Lack Of Color · jjk [Italian Version]

05

Tutto quello era intrigante per Jungkook. Anche se non vi era nulla di speciale nel fatto che fossero nella stessa classe, infondo, probabilmente era già capitato alcune volte durante l'anno precedente.
Era comune per lui vedere il miscuglio colorito presentarglisi davanti quando vi era un agglomerato di persone, il ragazzo aveva un'ottima memoria e poteva facilmente distinguere la colorazione di ciascun individuo, ma lo faceva solo con le persone a lui intime, con il resto era sempre stato indifferente e pigro per notarle. Dunque, molto probabilmente si erano già incrociati prima d'allora, forse era accaduto in modo banale, nonostante in fondo lui sapesse che non aveva mai realmente visto tali colori... o allora era stato veramente molto distratto prima. Nonostante ciò, il fatto cambiava un po' di più adesso dato che si erano scambiati alcune parole, non omettendo di menzionare che Minji aveva invaso la sua stanza e, nel fare ciò, aveva centrato in pieno la porta sulla sua fronte, si era nascosta nel bagno ed era fuggita. Nulla di che.

Jungkook, nel ricordare tale situazione, si sentì in imbarazzo. Ma non era questo che lo stava lasciando a disagio, non erano le azioni di lei, ma bensì le reazioni di sé stesso. Tutto ciò che aveva visto, udito e provato.

Una leggera pulsazione si fece presente sulla sua fronte, nell'area in cui si trovava ancora la piccola ferita. Automaticamente i suoi occhi si posarono sulle ginocchia -che si trovavano fasciate da alcuni medicamenti- della ragazza. Subito, accompagnata da Jihoon, la medesima salì alcuni gradini dopo aver trovato un posto a sedere, non impiegandoci molto affinché il professore tornasse a parlare.

-Bene, come stavo dicendo, la semiotica è "l'arte e la scienza generale dei segni", e rivela semplicemente le forme come l'individuo dà significato a tutto ciò che lo circonda. E non potevo parlare di ciò senza citare questo uomo molto importante, chiamato Peirce...- diceva il professore mentre poggiava due mele sulla sua cattedra, una intera e una con un morso.
-Peirce ci identifica qualche segno, per essere più precisi, tre, ma oggi ci concentreremo su uno soltanto: l'icona, che ha un collegamento con il segno e l'oggetto in sé, l'intendimento superficiale di qualcosa, come la pittura, o la propria fotografia.

Il Signor Sam continuò l'argomento trattando della storia, della Grecia antica, della filosofia, allegando culture e altre cose in cui Jungkook non era molto interessato. Odiava queste parti della materia, per questo finiva per distrarsi facilmente, nonostante il giallo mostarda roteasse davanti a lui durante la spiegazione. In tutto ciò, la sua attenzione fu catturata quando il professore scrisse la parola "percezione" sulla grande lavagna e si voltò verso la classe alla ricerca di qualcuno, non tardano a trovare il suo obiettivo.

-Jeon Jungkook, qual'è il colore della parola percezione per te?- chiese, facendo si che il ragazzo guardasse nuovamente la parola scritta sulla superficie bianca.

-Azzurro...- si schiarì la gola percependo che la sua voce fosse uscita un tantino roca e bassa. Oltre a vedere i colori nei suoni, li vedeva anche nelle parole, lettere e numeri. La sinestesia grafema-colore era molto comune. -Un azzurro così opaco che potrebbe sembrare quasi grigio.

Era completamente imbarazzato, e si sentì ancora più a disagio con gli sguardi degli alunni puntati su di sé. Odiava essere al centro delle attenzioni, ma era qualcosa che capitava sempre nelle lezioni del Signor Sam. I professori sapevano della sua sinestesia, era pure scritto nel suo fascicolo, ed era qualcosa considerato persino rilevante in un corso di arte. In modo generico lo consideravano qualcosa di normale, ma i suoi professori di fotografia e pittura trovavano affascinante il fatto di insegnare ad un sinestetico, cosa che li portava a porre al ragazzo domande su domande. Se non fosse per loro, nemmeno la metà delle persone che in questo momento conoscevano della sua condizione ne avrebbero saputo qualcosa.