Empatia: capacità di porsi in maniera immediata nello stato d'animo o nella situazione di un'altra persona.
Jungkook si stava ancora accarezzando il braccio, nella speranza che prima o poi quella sensazione fastidiosa potesse sparire, mentre Jimin lo guardava con un piccolo sorriso provocatorio sulle labbra, che fece alzare gli occhi al cielo al più piccolo, il quale decise di ignorarlo. Minji continuava a dire a raffica cose piuttosto insolite relazionate alla famiglia del ragno che lei presumibilmente aveva ucciso, e ciò fece si che il sorriso di Park si trasformasse in una fragorosa risata nell'udire tale discorso.
-Vuoi che ti picchi ancora, Jimin? Questa volta sarà di proposito- la ragazza guardò il maggiore un po' irritata per la sua mancanza di sensibilità.
-Piacerebbe molto anche a me, ma non farlo- Jungkook parlò.
-I tuoi schiaffi fanno male--Com'è che tu...
-Sono molto importante nella sua vita- tagliò corto Jimin, ridendo ancora. Jeon sbuffò e si mise le mani sugli occhi, coprendoli.
-Minji-ssi, per favore, picchialo-
-Qualcuno può spiegarmi cosa sta succedendo? State dicendo cose che non hanno molto senso per me.
Sinestesia tocco a specchio, una delle più interessanti per Jungkook, e quella a cui gli ci era voluto più tempo per abituarsi tra le quattro che lo caratterizzavano. È una condizione rara nella quale la percezione di un tocco nel corpo di un'altra persona, induce in quello che ha osservato l'azione la sensazione di essere stato toccato allo stesso modo. Coloro che la possiedono riescono a sentire sulla loro pelle i tocchi che vedono ricevere gli altri, come carezze o colpi, oppure è altrettanto possibile che essi provino dolore qualora vedano un'altra persona, per esempio, che cade o che viene punta da un'ape. Se un sinesteta si trova fermo davanti a un altro individuo e questo viene colpito al braccio destro, il sinesteta percepirà il colpo al braccio sinistro, chiamando tale effetto come tocco a specchio. Oltre a sentire i dolori e i contatti che ricevono gli altri, i portatori di questo disturbo generalmente sono legati ai sentimenti di questi individui e hanno maggior abilità nel riconoscere le loro emozioni.
Dopo qualche ricerca e viste dal neurologo, Jeongguk aveva scoperto che tutto ciò accadeva per via dei neuroni specchio, ovvero specifici neuroni che normalmente si attivano quando qualcuno esegue un'attività o vede eseguire tale attività da un'altra persona. Ma, nella sinestesia tocco a specchio, i neuroni specchio sono estremamente attivi, determinando involontariamente lo sviluppo eccessivo dell'empatia emotiva.
Nonostante sia curiosamente rara come condizione, vi è una caratteristica ancora più peculiare nel modo in cui essa si manifesta in Jungkook, rendendola ancor meno comune: questa sinestesia si rivela in lui solo quando il ragazzo possiede un legame affettivo con un soggetto, o meglio, Jeon è solo lo "specchio" delle persone considerate importanti per lui in campo emotivo. Era strano perfino per il giovane stesso, ma preferiva molto di più che il tutto accadesse in questo modo, dato che aveva già sentito casi in cui i sinesteti percepivano tali sensazioni con qualsiasi persona, e pensava dovesse essere orribile convivere in quelle condizioni ancora più specifiche. Benché fosse in grado di comprenderli, Jungkook era conscio che per loro doveva essere ancora più difficile. Nonostante ciò, dovuto a questo disturbo, il ragazzo era in grado di sapere quando qualcuno era davvero importante nella sua vita, era quasi come se il suo organismo fosse in grado di saperlo ancor prima di lui.
Conosceva Jimin da sempre, dato che i padri di entrambi erano sia amici che colleghi di lavoro. Ricordava vagamente di odiare il ragazzo all'inizio della loro conoscenza, e gli veniva sempre voglia di ridere quando si ricordava di questo particolare. Una volta, quando erano ancora piccoli, Jimin era caduto per terra e Jungkook, nell'osservare l'accaduto, cominciò a sentire del dolore espandersi per tutto il suo ginocchio. Si chiese quando si fosse fatto male esattamente per provare tale dolore, era come se anche lui fosse caduto. Il bruciore sulla sua pelle si faceva sempre più intenso e a causa di ciò scoppiò in un pianto disperato. Il piccolo Park, che osservava la propria gamba con le lacrime agli occhi, sentì Jungkook gridare e piangere. Camminò con difficoltà fino a lui non comprendendo il motivo di tale pianto e trattenne le proprie lacrime per confortare il più piccolo. A partire da quel giorno erano diventati migliori amici. Nell'anno precedente, quando erano entrati all'università, il duo era riuscito a rimanere nella stessa stanza di dormitorio grazie all'aiuto dei loro genitori. La stessa era già occupata da Hoseok, che li accolse con molta allegria e commentava ogni due per tre quanto fosse felice d'avere dei dongsaengs così carini e teneri. Il ragazzo più grande si stava comportando come uno hyung così amorevole e fantastico per Jungkook, e ci vollero meno di tre mesi affinché il ragazzo venisse a sapere che Jung era importante per lui. Accadeva in questo modo, quasi casualmente, non era Jeon colui che controllava la situazione.
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Lack Of Color · jjk [Italian Version]
FanfictionSinestesia: (syn): "unione" + (esthesia): "sensazione". Deriva dalla parola greca synaísthesis, il cui significato è "sentire assieme" o "sentire allo stesso tempo". Dove i colori prendono vita e si fondono al monocromatico. ◆ BTS | Jungkook | longf...