prologo.

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Nessuno mi crederebbe se dicessi che a 18 anni ero la ragazza più felice del mondo a iniziare l'Università.

Non spiccavo nello studio, anzi, ad essere sincera non faceva proprio per me, alcuni si chiedevano come fossi riuscita a entrare all'Università di Seoul; alcuni miei parenti pensavano che ci fossi riuscita grazie a tutte le preghiere di mia madre, altri invece credevano che mio padre avesse corrotto qualcuno a scuola.

E invece no.

Ho studiato giorno e notte, senza un momento di pausa solo per una persona, la persona per cui avevo una cotta sin da quando all'età di 3 anni mi trasferii accanto casa sua.

Lui, era il mio vicino di casa, lo obbligavo sempre a giocare con me quando eravamo piccoli, ad andare insieme a scuola da quando cominciammo le elementari, e a studiare insieme durante le superiori.

Per me ogni occasione era buona per ripetergli quanto mi piacesse, ero insopportabile, lui ogni volta mi rifiutava, ma ero convinta che se mi fossi sforzata sempre di più, il mio amore sarebbe stato ricambiato.

Era una guerra: in un modo o nell'altro cercavo di incontrarlo, mentre lui cercava tutti i modi possibili per evitarmi e ignorarmi.

Credo che si meriti una statua per tutta la pazienza che aveva.

Quando avevo 17 anni, lui ne aveva 18, e mentre io cominciavo l'ultimo anno di superiori, lui le aveva appena finite, e si stava trasferendo da Busan a Seoul per l'Università.

Quando lo vidi caricare tutti i bagagli in macchina sentii chiaramente il mio cuore spezzarsi in mille pezzettini, significava che non avrei più potuto vederlo.

FLASHBACK

<<Mi piaci veramente tanto.>> ripetei per la millesima volta.

<<Si Y/N lo so.>> sbuffò il corvino in risposta.

<<L'anno prossimo entrerò anche io nella tua Università, aspettami.>> dissi decisa.

<<Ne sei proprio sicura? Vedi che è molto difficile entrarci.>> rispose il ragazzo chiudendo il bagagliaio.

<<Certo! Dovresti sapere che se voglio veramente qualcosa la ottengo!>>

<<Va bene Y/N, ma ricorda di studiare per te non per me.>> ridacchiò.

<<Mi mancherai.>> sussurrai <<Non bloccarmi su KakaoTalk mentre sei lì, mi faresti preoccupare solo di più.>>

<<E tu non inviarmi 500.000 messaggi al minuto.>>

<<Ci proverò.>> ridacchiai anche io <<Buon viaggio!>> mi buttai letteralmente addosso al ragazzo per abbracciarlo, e come mi aspettavo lui non ricambiò, ma poco mi importava.

Lui un giorno sarebbe stato solo, ed esclusivamente, mio.

FINE FLASHBACK

Okay, potevo sembrare un po'.. come dire.. ossessionata? Si, direi che è il termine giusto.

Ma ero veramente innamorata di quel ragazzo, e quando finalmente arrivò il giorno in cui mi trasferii anche io a Seoul, non stavo più nella pelle.

Angolo autrice

Ehila, visti i MAMA ieri? Che ne pensate?
Io ho adorato l'esibizione degli Ateez e TXT, ovviamente anche Straykids.

*My cold boy*-  Yang Jeogin x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora