Capitolo 2: Dubbi

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Stavo correndo come un matto da ormai 20 minuti, cercando di fare più in fretta possibile. Non potevo sprecare tempo, ogni secondo poteva risultare prezioso, se si trattava di salvare una vita. Più correvo, e più avevo dubbi, ma al tempo stesso avevo sempre più voglia di aiutarli. Avevo esplorato buona parte della città, e devo riconoscere che sembrava molto più grande di quanto avrei immaginato. Altomare era un isola gigantesca, facente parte della regione di Jotho, anche se era molto distante da essa, per cui mi immaginai si autogestisse da sola, almeno politicamente, un po' come le Isole Orange. La città in sé era piena di canali, che probabilmente sostituivano le strade. C'erano delle piazze con alcune effettive strade, ma perlopiù si sviluppavano sopra il livello del mare, in una zona leggermente più collinare. Avevo già preparato un piano per provare a salvare la situazione: bisognava innanzitutto trovare Ash, pedinarlo fino al Giardino Segreto, cercare di convincere gli altri evitando che Latios mi uccidesse. E dopo questo avrei improvvisato. Direi che era un piano ben studiato, quantomeno riguardo l'inizio, anche se avevo ancora molti dubbi su come convincerli. Con questo intendo che non potevo semplicemente presentarmi e dirgli che conoscevo il futuro, non mi avrebbero mai potuto credere. Intanto mentre pensavo continuavo a cercare Ash, ma di lui nessuna traccia.
'Diamine. È così difficile trovare un ragazzo con un cappello e un Pikachu in spalla, lo si riconoscerebbe tra mille' pensavo 'Oltretutto non so se sono in tempo. Per quanto ne so, potrebbe essere troppo tardi.'
Anche questo era un dubbio che mi assaliva: cosa avrei fatto se Latios era già morto? Di certo non sapevo come riportarlo in vita. Poi ripensai al mio "incontro" con la voce, e alle sue parole. Avrei dovuto salvarlo, per cui implicava che non era ancora successo nulla. Mi convinsi di questo, anche per darmi maggiore carica.
'No, non è tardi, altrimenti non sarei qui' mi ripetei mentalmente, per cui ripresi a cercare Ash.

Il tempo passava, ormai stavo esplorando tutti i vicoli, tutte le strade, ma lui non era da nessuna parte. Mi poggiai su una ringhiera, sopra una piazza, e d'un tratto sentii una voce.
"Dai Ash, scendi, ti stiamo aspettando"
Era una voce femminile, e ad essa seguì una voce maschile.
"Dov'eri finito? E da un po' che ti cerchiamo"

Misty e Brock.

'Ok, non sono in ritardo, ricordo perfettamente che scena è questa, non si sono ancora incontrati' pensavo, nel mentre mi dirigevo verso la piazza lì vicino, sapendo che le voci provenivano da lì. Ripensai agli eventi del film: Latias era appena stata attaccata da Annie e Oakley, le due ladre intenzionate a rubare la Cuorugiada, il "cuore" che manteneva al sicuro la città di Altomare, e Ash aveva salvato il Pokémon Leggendario, nel suo travestimento da Bianca, per cui si era appena ricongiunto coi suoi amici.
Mi affacciai dall'alto e li vidi, e riconoscerli fu facile, ero abituato a vederli da molto tempo, visto che ero cresciuto con Pokémon. In parte il mio cuore stava tremando, perché ero davanti a persone che non avrei mai immaginato di vedere. Dopotutto ero un ragazzo di quasi 13 anni, era normale avere quella reazione. Feci un bel respiro, affacciandomi nuovamente per osservarli meglio. Ash, sempre col suo solito cappello rosso, Brock con il suo libro, in cui probabilmentente c'era scritto di tutto e di più, e Misty col suo fare sempre un po' arrogante.

Rimasi lì, in attesa. Avvicinarmi sarebbe stato troppo sospetto, dovevo aspettare ancora un po'. E così il tempo passava, e loro se ne andarono, diretti verso il museo. Io li seguii, comportandomi come un normale turista in visita alla città. Rimasi fuori dal museo, facendo un giro per assicurarmi di trovare un punto in cui poter vedere senza alcun problema i tre protagonisti. Il museo aveva molte entrate, oltre ad avere due piani, e mi diressi verso il piano superiore. Mentre mi affacciai alla balaustra girai un attimo lo sguardo, per vedere alla mia destra Bianca, l'amica di Latios e Latias, nonché nipote del proprietario del museo, Lorenzo. Lei mi guardò un attimo, per poi girarsi verso il suo dipinto facendomi un cenno della mano per salutarmi, e io risposi a mia volta salutandola. Rimasi ad osservarli, nel mentre davo uno sguardo al resto del museo. Dall'alto potevo avere una visione più ampia di tutta la struttura, e si potevano osservare tante cose. Prima fra tutti, al centro del museo svettava l'MDA, e vicino a essa i fossili di Kabutops e Aerodactyl. Dopo un po' di tempo notai che Bianca se ne stava andando, e vidi Ash separarsi dal gruppo, e decisi di muovermi anche io.
'Ok' pensai 'Ora devo seguirlo, mi condurrà al Giardino Segreto.'

Against Destiny (Ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora