Ruby POV
Stavamo sfrecciando ad alta velocità tra i canali di Altomare. Mi serviva volare per scaricare la tensione, dopo la verità su Angi avevo bisogno di riprendermi. Storm stava volando dietro di me, e si stava divertendo un mondo, Bianca si trovava a mio agio sulla mia groppa, non mi era mai capitato di vederla così allegra, Angi d'altro canto......
Lui era aggrappato con le braccia e avvinghiato con le gambe intorno al collo di Storm e con la testa sprofondata tra le sue piume.
"Fratellino tutto bene? Non hai mai avuto paura, neanche quando mi hai cavalcato dentro al Giardino."
"Storm...vai p-piano. Non sono abit-tuato a non decid-dere dove volo." Rispose Angi balbettando, per poi aggrapparsi al suo collo più forte.
"Dai fratellone stai tranquillo, abbi fiducia in Storm, non vuole di certo farti cadere." Risposi, per poi avvicinarmi a lui e leccargli le guance. Angi alzò lentamente la testa cominciando a guardare me e Bianca e accennando un sorriso.
"Ruby resta ferma, vado a tranquillizzarlo." Mi disse Bianca, per poi cercare di salire sulla groppa di Storm. La aiutai con la Telecinesi e lei si posizionò dietro Angi, cominciando ad abbracciarlo e provando a farlo alzare.
"Respira Angi, stai calmo. Sono qui con te, non aver paura." Gli disse, per poi abbracciarlo più forte. Angi si alzò pian piano, e si girò con la testa verso di lei, per poi leccarle le guance anche se era in forma umana. Smise subito ricordandosi che non era un Latios e cominciò ad arrossire, per poi girarsi nuovamente verso Storm.
"Scusa, forza dell'abitudine." Gli rispose, ma Bianca cominciò ad abbracciarlo più forte e baciarlo sulle guance.
"Va bene, stai tranquillo. Fai ciò che ti senti di fare, se vuoi leccarmi le guance fai pure, anzi mi farebbe piacere."
Angi cominciò ad arrossire più forte, ma si girò verso Bianca ricominciando a leccargli le guance. Lei cominciò subito a ridere, per poi accarezzargli la testa. Angi smise di leccargli le guance e cominciò a fusare, per poi accoccolarsi sulle sue guance.
"Non sapevo che ti piacesse essere coccolato anche in forma umana fratellino."
"Mi viene istintivo lasciarmi accarezzare in qualunque forma sia, perché mi piace come sensazione. Mi viene naturale rilassarmi, e mi lascio coccolare da voi." Ci rispose, mentre continuava a fusare soddisfatto. Arrivammo dopo poco al Giardino, e raggiungemmo gli altri davanti alla fontana. Lorenzo corse subito da noi per abbracciare Angi, per poi venire raggiunto da Mewtwo e Mew.
"Spero che tu abbia una buona spiegazione per questa tua fuga." Gli disse Mewtwo, cominciando a guardare Angi in maniera arrabbiata.
"Si, ho una buona spiegazione, ma è molto lunga, e vi chiedo di non interrompermi mentre parlo." Gli rispose, per poi parlare del suo passato e del suo suicidio, lasciandoli ovviamente sconvolti. Lorenzo lo abbracciò nuovamente, mentre Mewtwo e Mew si avvicinarono a lui.
"Scusate se non ve l'ho detto prima, ma avevo paura di come avreste potuto reagire. Maestro, Lorenzo, Mew, mi dispiace." Gli rispose, per poi chinare la testa, staccarsi dall'abbraccio di Lorenzo e ritornare da noi.
Mewtwo lo raggiunse e gli poso una mano sulla spalla, Angi se ne accorse e cominciò a guardarlo.
"Mi dicesti che non aveva senso come eravamo nati, ma era ciò che vivevamo a determinare ciò che eravamo. Ma io la mia vita non l'ho rispettata, l'ho gettata via alla prima difficoltà."
"Angi...hai ragione, hai fatto ciò che ritenevi più giusto ma hai ferito molte persone. Tutti coloro che ti amavano non ti potranno vedere mai più. Tuttavia è lecito sbagliare, ed è giusto perdonare gli altri quando sbagliano. Ho vissuto in primis le tue esperienze, anche io ho sbagliato, eppure ho trovato qualcuno che mi ha aiutato a capire i miei errori. Tu hai delle persone al tuo fianco che vogliono aiutarti, non abbatterti ripensando al passato. Oltretutto non riesco ad essere arrabbiato con te, non dopo ciò che mi hai dimostrato durante il tuo allenamento."
"Maestro... grazie." Gli rispose Angi, per poi abbracciarlo.
"Stai tranquillo, non hai nulla di cui essere spaventato. Oltretutto, è la prima volta che ti vedo in forma umana. Ora capisco perché Bianca si è innamorata di te." Aggiunse Mewtwo, mentre tutti noi cominciammo a ridere, eccetto per Angi e Bianca che arrossirono imbarazzati, salvo poi cominciare anche loro a ridere.
"Angi, verresti un momento con noi?" Gli chiedemmo, per poi spostarci lontano dagli altri.
"Dovete dirmi qualcosa? Nel frattempo io torno in forma normale se non vi dispiace." Ci disse, ma noi assumemmo forma umana mentre parlava.
"Niente affatto fratellone, andiamo a farci un giretto tutti insieme. Noi tre dobbiamo parlare." Gli rispondemmo, per poi uscire tutti insieme fuori dal Giardino e dirigerci verso il centro di Altomare.
"Vi mettete pure voi adesso? Sapete che non mi piace camminare."
"Non piace neanche a me fratellino, ma è necessario. Vogliamo farti apprezzare di più te stesso, anche così." Gli rispose Storm, per poi avvicinarsi ad Angi e abbracciarlo, iniziando a fargli i grattini sulla testa.
"Non qui fratellone, se mi vede qualcuno mi imbarazzo."
"Stai tranquillo Angi, non c'è nessuno intorno, quindi possiamo coccolarti quanto ci pare." Gli risposi, per poi fargli una pernacchia sulla guancia. Lui cominciò subito ad arrossire, per poi coprirsi la faccia per evitare di essere visto.
"Apparte le coccole dobbiamo sinceramente parlare. Hai bisogno di apprezzarti come umano, anche se non lo sei più. Per questo oggi passeremo una giornata solo noi tre, facendo quello che fanno gli umani, per esempio possiamo andare a fare acquisti, oppure a fare un giretto. Ne avremmo bisogno tutti e tre, saremmo più coinvolti con le attività della città." Gli rispose Storm, per poi cominciare a trascinarlo mentre io li precedevo e li guidavo verso la piazza principale. Da lì cominciammo ad orientarci per i canali, e decidemmo di mangiare qualcosa tutti insieme visto che era passata da poco l'ora di pranzo.
"Ora che siamo solo noi tre vorrei farti i complimenti fratellino."
"Per cosa?"
"Per il modo in cui hai combattuto contro....meglio non dire certi nomi mentre siamo per strada, la gente potrebbe farsi strane idee."
"Non penso ci stiano ascoltando Storm, quindi vai tranquillo." Gli risposi.
"Forse hai ragione. Ad ogni modo, hai affrontato Dialga in maniera fantastica. Riuscivi a muoverti a una velocità incredibile, e hai sfruttato ogni finestra in cui era scoperto per attaccarlo. Con le tue abilità di combattimento proteggere Altomare sarà un gioco da ragazzi, e devi aiutarci a migliorare."
"Grazie fratellone, farò del mio meglio per insegnarvi tutto ciò che so." Ci rispose, arrossendo leggermente per poi abbracciarci. Cercammo in lungo e in largo un ristorante dove mangiare, e Angi ci propose di andare da Vito, un uomo che aveva conosciuto insieme a Bianca. Raggiungemmo il suo locale in pochi minuti, e venimmo subito accolti dal proprietario.
"Che piacere rivederti Angi. E loro sono?"
"I miei fratelli Vito. Storm, Ruby, vi presento Vito, il proprietario di questo ristorante. C'è posto?" Chiese Angi. Vito ci fece accomodare fuori, su una piccola balconata con dei tavoli. Prendemmo un piatto di pasta a testa, e nell'attesa ci mettemmo a chiacchierare tra di noi.
"È un posto carino, e anche il propietario è simpatico, sembravi in buoni rapporti con lui. Prova a essere suo amico, ti farebbe bene."
"Non lo so Ruby, mi serve tempo. Non voglio mettere fretta alle relazioni, preferisco fare le cose con calma." Mi rispose, ma gli afferrai la mano per dargli coraggio.
"Siamo con te fratellino, sempre." Gli rispose Storm, per poi accarezzarlo.
"Buon pranzo ragazzi." Ci disse Vito, portandoci i piatti di pasta.
"Grazie Vito. Comunque non vorrei essere scortese, ma ci siamo solo noi a mangiare, non vorremmo darti fastidio." Gli chiese Angi, cercando di non mancare di rispetto.
"Ma no stai tranquillo. Comunque è normale ci sia poca affluenza, siamo nel primo pomeriggio e la gente sta passeggiando per i canali. Se ripassi stasera questo posto sarà pieno, te lo assicuro." Ci rispose, per poi lasciarci da soli per mangiare. Era squisito, probabilmente anche più buono dei piatti di Bianca, anche se non glielo avrei mai detto, altrimenti avrei passato i guai. Finito di pranzare Vito ci portò un po' di torta al cioccolato.
"Un piccolo segno di benvenuto per voi. Altomare vi accoglie a braccia aperte." Ci rispose, per poi guardarci incuriosito.
"Posso farvi una domanda? Perché avete scelto di vivere qui ad Altomare?" Ci chiese, mentre Angi iniziava a guardare me e Storm per comunicare telepaticamente.
"Ci penso io, voi assecondatemi." Ci disse, per poi rispondere a Vito.
"In realtà non abbiamo scelto noi di venire qui, abbiamo avuto la fortuna che Bianca e Lorenzo ci abbiano accolto. Anche se sono molto felice di essere qui, Altomare mi ha sempre affascinato per la sua storia."
"È normale aspettarselo, la leggenda di Latios e Latias attira molta gente."
"Già, soprattutto perché ho sempre ammirato la figura di Latios."
"In che senso?"
"Latios viene indicato come una figura fraterna, e mi ha sempre affascinato come Pokémon, ho sempre avuto il desiderio di incontrarlo. Speravo che in qualche modo mi avrebbe aiutato a trovare qualcuno che mi amasse oltre ai miei due fratelli." Rispose Angi intristendosi, ma sorridendo poco dopo e guardandoci felici.
"Anche se non ho mai incontrato Latios, il mio desiderio si è realizzato. Ho un fratellone e una sorellina incredibili, e abbiamo avuto la fortuna di incontrare Bianca e Lorenzo, due persone di gran cuore. Ciò che volevo era amore, e ne ho ricevuto più di quanto potessi mai aspettare. Tuttavia non voglio essere ipocrita, anche Storm e Ruby mi davano amore e non è un desiderio giusto nei loro confronti." Rispose, ma noi ci alzammo per abbracciarlo e dargli un bacio sulla guancia.
"Non importa che sia un desiderio ipocrita, fintanto che ti rende felice va bene fratellone. Anche se non c'è nulla di ipocrita nell'essere amato, né nel desiderare amore da qualcun'altro."
"Voi tre siete fatti l'uno per l'altro, non ho mai visto un amore fraterno così grande." Ci rispose Vito, per poi abbracciarci. Rimanemmo a mangiare la torta con lui e chiacchierammo un po' del più e del meno, per poi salutarlo e andarcene, dato che aveva deciso di offrirci il pranzo. Continuammo poi la nostra passeggiata sul lungomare, anche se notai che Angi sembrava nervoso. Dopo un po' si distacco da noi e si diresse in un vicolo, cominciando a guardarsi intorno.
"Qualche problema fratellone?"
"Mi assicuravo che non ci fosse nessuno che potesse vedermi." Ci rispose, per poi tornare in forma Latios e diventare subito invisibile.
"Che stai facendo? Ci stavamo divertendo tutti insieme."
"Ho bisogno di riflettere, e vorrei farlo da solo, senza le persone che mi camminano intorno." Ci rispose, per poi cominciare ad allontanarsi. Io e Storm tornammo subito in forma Pokémon e lo raggiungemmo, cominciando a consolarlo.
"Non sono triste ragazzi, ho solo bisogno di riflettere."
"Su cosa fratellino?"
"Su questo. Sull'essere vostro fratello. Più passa il tempo e più mi rendo conto che tutto ciò che sta succedendo ruota intorno a me. I Leggendari odiavano me e non voi, Arceus ha affidato a me la MegaPietra. Altomare è in pericolo per colpa mia. Mi sento come se vi stessi mettendo involontariamente in secondo piano, ma io non voglio questo. Non voglio essere nessuno di importante, voglio solo che siate felici, eppure non so se ci sto riuscendo. Se siete in questa situazione è solo colpa mia, mia e del mio desiderio egoista di volervi incontrare, mia e del mio stupido suicidio." Ci rispose, ma noi lo abbracciamo subito e lo stringemmo forte su di noi.
"Se siamo in questa situazione è grazie a te, perché se non ci fossi stato tu a quest'ora io sarei una pietra, e Ruby sarebbe sola. Oltretutto, se non fossi arrivato qui, non avresti conosciuto Bianca. Angi, tutto ciò non è il frutto di un desiderio egoista, non c'è nulla di sbagliato in quello che hai fatto, e non stai mettendo in pericolo nessuno." Gli rispose Storm, per poi abbracciarlo e stringerlo sul petto. Angi rimaneva pensieroso nonostante tutto, e decisi di provare a dargli anche io il mio conforto, cominciando a leccargli la guancia per farlo sorridere. Nonostante questo, però, sentivo che non fosse abbastanza. Storm lo aiutava sempre di più, essendo più grande di noi due, e molto spesso mi sentivo incapace di capire veramente che cosa passasse Angi pur essendo empatica. Decisi dunque di aiutarlo a modo mio, e mi venne in mente un idea per rallegrarlo.
"Seguimi Angi, ti porto in un posto in cui rilassarti." Gli risposi, per poi afferrarlo dalla zampa e provare ad allontanarlo da Storm. I miei due fratelli smisero di abbracciarsi e mi diedero un bacio sulla guancia, per poi cominciare a seguirmi.
"E comunque non sei incapace di aiutare Angi, fidati. Siamo entrambi facendo del nostro meglio affinché le sue paure non prendano il sopravvento, ma a giudicare dagli ultimi eventi ho la netta sensazione che il più grande avversario che Angi dovrà superare sarà se stesso." Mi rispose telepaticamente Storm, per evitare di essere sentiti da Angi. Io gli sorrisi e ci strofinammo le guance, per poi immergerci tutti e tre in un canale.
"Dove ci stai portando Ruby?"
"In un posto molto speciale. Io e Storm ci rintaniamo lì quando abbiamo bisogno di riflettere, oppure quando vogliamo stare da soli." Gli risposi, per poi continuare a muoverci tra i canali. Arrivammo dopo pochi minuti in un canale che sfociava direttamente verso il mare, e cominciammo a immergerci fino ad intravedere un insenatura sul fondale. Entrammo all'interno per poi ritrovarci in una maestosa caverna abbastanza grande da contenere tutti e tre, completamente asciutta e isolata.
"Questo posto è il nostro angolo felice. I Pokémon acqua non vi entrano perché non c'è nulla, ma in realtà negli anni abbiamo nascosto un sacco di tesori qui." Gli risposi, per poi mostrargli gli oggetti raccolti: giocattoli, peluche rovinati e monete. Per quanto fossero cose di poco valore erano molto graziose e io e Storm ne eravamo affascinati, alcuni erano oggetti regalati da Bianca e Lorenzo mentre altri li avevamo trovati mentre sorvegliavamo la città. Invitai Angi a sedersi accanto a me, per poi passargli un peluche di un Seadra, un po' scolorito ma ancora morbido.
"Hai avuto un ottima idea nel portare qui Angi, Ruby. Questo posto significa molto per noi, abbiamo molti oggetti a cui teniamo." Gli rispose, per poi prendere il peluche e abbracciarlo, dandolo poi ad Angi. Lui lo afferrò con le zampe e cominciò ad osservarlo, per poi sorridere ed abbracciarci forte a lui.
"Grazie ragazzi, grazie per condividere tutto questo con me. È bello vedere quanta fiducia avete nel mostrarmi questo luogo, grazie."
"Non devi ringraziare fratellone, lo facciamo perché siamo tuoi fratelli, perché ti amiamo, e vogliamo farti sentire più conscio di questo." Gli risposi, per poi dargli un bacio sulla guancia e accarezzarlo. Lui scoppiò a ridere a crepapelle, per poi abbracciarci nuovamente e iniziare a leccarci le guance. Dopo questo momento di affetto rimanemmo li tranquilli, giocando un po' e chiacchierando. Il tempo passava, eppure lì dentro non c'è ne accorgevamo, se non fosse per la luce che filtrava dall'entrata.
STAI LEGGENDO
Against Destiny (Ita)
FantasíaCerte volte, il destino è una bestia crudele. Chi merita viene schiacciato, chi dovrebbe sparire va avanti. Ma se ci fosse una possibilità di evitarlo, di riscriverlo? Si rinuncerebbe a tutto, pur di assicurare giustizia, o qualcosa quanto più simil...