Capitolo 16: Minaccia

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Angelo POV

Ormai era passato più un mese da quando ero diventato un Latios, e mi ero abituato a tutto ciò che riguardava il mio corpo e i miei poteri. Volavo tranquillamente per la città a gran velocità, muovendomi tranquillamente, e sorvolavo i canali senza farmi notare dagli abitanti della città. Avevo imparato a controllare pienamente i miei poteri, almeno per quello che mi aveva insegnato Storm, ed ero finalmente riuscito a comprendere al meglio come funzionasse il mio corpo. Addirittura i miei fratelli mi ritenevano un prodigio, per il poco tempo in cui imparai a controllare pienamente i miei nuovi poteri, e mi sentivo un po' strano a pensarci, perché effettivamente non mi ero mai stressato così tanto durante gli allenamenti, imparavo molto in fretta. Caratterialmente ero diventato più serio quando era necessario, ma al tempo stesso ero molto più giocoso, e soprattutto ero un coccolone, amavo farmi accarezzare, ogni giorno facevo in modo di farmi accarezzare da qualcuno, altrimenti non ero contento. I rapporti coi miei compagni stava migliorando tantissimo: Storm stava molto tempo con me, e ci divertivamo anche dopo gli allenamenti, Ruby voleva giocare con me spesso, e quindi noi tre stavamo sempre più tempo insieme, comportandoci come dei veri fratelli. Stavo facendo da assistente a Lorenzo, perlomeno quando bisognava fare dei controlli al museo, e si dimostrava molto disponibile a insegnarmi tutto ciò che volevo sapere su Altomare e sul mondo in generale, nei limiti delle sue conoscenze. Bianca, invece, mi usava molto come soggetto dei suoi dipinti, avere un Latios con dei colori unici non era qualcosa da poco e che succedeva tutti i giorni, a me non piaceva stare fermo a non fare niente, ma per un amica mi sacrificavo molto volentieri, soprattutto perché dopo che aveva finito mi riempiva di coccole e di carezze; nell'ultimo periodo però mi ero accorto che quando mi coccolava io arrossivo. Non so perché lo facessi, mi veniva istantaneo ogni volta che eravamo in contatto fisico, probabilmente era dovuto al fatto che ero molto timido con le ragazze, e quindi mi imbarazzavo un po', ma questo non mi impediva di non godermi i suoi abbracci, soprattutto lei era contenta di accarezzarmi, sapeva quanto mi piacessero.
Storm mi aveva anche spiegato che mi aveva insegnato tutto ciò che lui sapeva, l'ultima cosa che avrebbe dovuto insegnarmi era Abbagliante, considerato come un rito di passaggio (come compiere i 18 anni per gli umani), ma poiché lo avevo già imparato da solo mi ha solo aiutato a perfezionarlo. Era molto fiero di me, e io ero contento di renderlo orgoglioso, aveva fatto tanto per me e dovevo ripagare i suoi sforzi.
La vita ad Altomare stava riprendendo a tornare alla normalità, ma non ci volle molto prima che succedesse qualcos'altro.

Infatti nell'ultimo periodo vedevo strani movimenti ad Altomare, specialmente di notte, in particolare vedevo qualche persona sospetta aggirarsi nei pressi del museo. Io facevo il possibile per scacciarli senza farmi notare, per esempio facevo cadere qualcosa di pesante, e loro scappavano, ma non spaventati, anzi sembrava che stessero fingendo. Io continuavo sempre di più a insospettirmi, e spiegai la situazione ai miei amici e fratelli. Aumentammo la durata delle pattuglie, da quando li avevo visti la prima volta erano passati tre giorni, e ogni notte ritrovavamo alcuni di loro. Avevo intenzione di catturarli, ma sarebbe stato troppo rischioso, ci saremmo fatti scoprire. Una notte, però, ne trovammo molti di più, almeno una ventina, e tra di loro c'era un uomo con dei capelli acquamarina, che si vedeva dare ordini agli altri uomini. Ognuno di loro indossava una tuta tuta, con una R rossa sul petto. Non ci voleva un genio a capire che facessero parte del Team Rocket, e quindi erano ad Altomare probabilmente per vendicarsi, e noi eravamo pronti a fermarli nuovamente. Mentre parlavano, io mi diressi invisibile verso di loro, afferrando al volo una recluta, che iniziò a urlare terrorizzata, mentre io la portavo in alto, facendola cadere e riafferrandola al volo continuamente, il tutto senza farmi vedere, per intimorire i miei avversari. Loro erano un po' spaventati, tranne il loro capo.
"Bene bene, ecco il Guardiano di Altomare. A giudicare da come tieni la recluta deduco che sei Latios. Io sono Milas, generale del Team Rocket. Dovete pagare per il vostro affronto. Vai Houndoom!" Concluse scagliando la Pokéball da cui uscì il suo Pokémon. Poi le reclute fecero lo stesso, e tutti si misero degli occhiali, come quelli di Annie e Oakley ma più piccoli, erano decisamente un nuovo modello. Rimanere invisibile non sarebbe servito a niente, perciò tornai normale, mi abbassai di quota e lanciai la recluta addosso a un suo compagno, non li uccisi ma gli feci molto male. Le altre reclute avevano iniziato ad attaccarmi, e si erano alzati gli occhiali, non gli servivano per il momento, e sbagliando, perché i miei fratelli li attaccarono da dietro, mandando K.O molti Zubat e Golbat. Milas si sorprese, ma riacquistò la compostezza e si diresse con qualche recluta dentro il museo, aprendosi un varco col suo Houndoom, e io li seguii, mentre i miei fratelli si occupavano delle poche reclute rimaste. Arrivati dentro loro provarono ad attaccarmi con dei Golbat, ma io li bloccai e li misi al tappeto in poco tempo, e immobilizzai le reclute con Psichico, bloccandogli i movimenti e legandoli alle colonne.
Era rimasto solo Milas, eppure mi sembrava troppo facile, non mi aveva fermato in alcun modo.
"Tyranitar, occupati di lui,Houndoom pure tu. Lo voglio vivo per il capo." Detto questo mando in campo un Tyranitar, ma era diverso dagli altri esemplari della sua specie. Non tanto di aspetto, quanto più per il suo sguardo, era vuoto, come se fosse incapace di pensare. Sembrava fosse controllato, e in fondo era qualcosa che mi aspettavo da uno del team Rocket.
Iniziò ad attaccarmi con Pietrataglio, mentre Houndoom con Neropulsar. Schivai gli attacchi velocemente, colpendoli entrambi con Dragospiro, e feci indietreggiare Houndoom, mentre Tyranitar parò il colpo con facilità, non l'avevo neanche scalfito. Ripresero ad attaccarmi, e io continuavo a schivare e rispondere, indebolendo pian piano Houndoom, ma senza provocare una minima reazione in Tyranitar. Quest'ultimo, dopo avermi mancato un sacco di volte, caricò un Frana e me la tirò addosso, io la schivai, venendo però colpito da un Pietrataglio nello stomaco, e cadendo a terra. Milas si stava avvicinando con fare minaccioso, e aveva in mano una Pokéball. Normalmente non sarebbe bastato per un Leggendario, però io non ero abituato a stare dentro una Pokéball, e quindi non avrei saputo opporre resistenza. In quel momento arrivarono Storm e Ruby, che attaccarono Tyranitar insieme, mentre quest'ultimo li attaccò con Neropulsar, seguito a ruota da Houndoom che fece lo stesso. Io usai Ripresa per recuperare le forze, e mi alzai in cielo. Diventai invisibile, ma Tyranitar continuò a mirare nella mia direzione, come se sapesse che ero lì.
"È inutile nascondersi. Questo Tyranitar può scovare facilmente la vostra locazione, i suoi sensi sono molto sviluppati. Non c'è modo di battere un Pokémon potenziato." Concluse Milas. Quindi quel Pokémon potenziato dal Team Rocket, per questo era così forte. Rimasi comunque invisibile, potevo guadagnare tempo con Houndoom, ma Tyranitar restava un problema. Poi mi venne in mente un idea per provare a indebolirlo. Caricai nelle mie mani una sfera di acqua, e la tirai addosso ad Houndoom, colpendolo in pieno e mandandolo K.O. in un sol colpo. Menomale che i Pokémon di Altomare erano perlopiù di tipo Acqua, e mi avevano insegnato Idropulsar, altrimenti non sapevo come affrontarli. Rimasto solo Tyranitar tornai visibile, e io iniziai a bombardarlo di Idropulsar, mentre mio fratello e mia sorella proseguivano con Dragospiro, loro non si erano allenati nelle lotte tanto quanto me, quindi non conoscevano Idropulsar. Tyranitar stava iniziando a subire colpi, ma non mollavo, e ci colpì tutti e tre contemporaneamente con Pietrataglio e Neropulsar, mandando mia sorella a terra, mentre fece arrancare me e Storm. Lasciai che mio fratello si occupasse di aiutare Ruby, mentre io continuavo a colpire Tyranitar, che si stava indebolendo pian piano. Stavamo più o meno in vantaggio, eppure mi rendevo conto di come Milas non fosse affatto spaventato di perdere, sembrava fosse tutto calcolato. Io e i miei fratelli combinammo i nostri Idropulsar e Dragospiro, mettendo finalmente K.O Tyranitar.
Milas si spaventò un attimo, poi si ricompose, e iniziò ad applaudire, ritirando nel mentre il suo Tyranitar. Io lo guardava, e mi stava salendo un disgusto nei suoi confronti, volevo spaccargli la faccia, ma dopo Annie e Oakley mi ero ripromesso di controllare le mie reazioni.
"Sono sorpreso, con voi bisognerà adottare armi molto più potenti di queste in futuro." Disse Milas, poi da dietro le colonne uscirono altre reclute, probabilmentente si erano appostate da prima, e lanciarono dei fumogeni come fecero Annie e Oakley, e in un attimo ci ritrovammo annebbiati. Comunicai telepaticamente ai miei fratelli di diventare invisibili, e usai i poteri psichici per scandagliare la zona, ma di Milas e dei suoi uomini nessuna traccia. Quando il fumo si diradò sentii il rumore di un motore, per cui mi diressi fuori, e li vidi partire su un jet semi-militare. Io stavo per fiondarmi verso di loro, ma Storm mi afferrò e mi disse di lasciar perdere. Ma io non ero soddisfatto, avevano faticato tanto per batterli, e in realtà stavano giocando con noi tutto il tempo.

Against Destiny (Ita)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora