Angelo POV
Era da un po' che non vedevo Manu. Lui mi aveva sempre aiutato fino ad ora, ed era bello rivederlo dopo 3 settimane. Io stavo continuando a coccolarmi intorno a lui, ma sapevo benissimo che non gli piacevano tante queste manifestazioni di affetto, ma mi stava comunque lasciando fare. Ora che ero un Latios, mi stavo rendendo conto di quanto fossi effettivamente più grande di lui, e in generale delle persone, prima ero semplicemente un po' più alto, ora ero il doppio di lui in larghezza, anche se non di altezza, ero solo molto più alto di prima. Dopo un po' Manu iniziò a farmi domande sui miei nuovi poteri, e sul mio nuovo aspetto. Lui era un amante del fantasy, come me, ma non dei Pokémon, era molto neutrale in quell'ambito, specialmente perché era sarcastico (in realtà era sempre sarcastico) e faceva molte battute.
"Quindi Angi, come ci si sente ad essere un aeroplano?" Mi chiese, sorridendo.
Io gli diedi uno schiaffo telepatico, ovvero gli feci venire un leggero mal di testa, e lui si fermò un attimo.
"E questo cos'era, mi ha dato molto fastidio."
"Manu, la prossima volta, invece di uno schiaffo telepatico, te ne tiro uno vero. Ma comunque noi non siamo aeroplani."
"Beh, Angi, in realtà è il contrario. Qualche aneddoto dice che gli aeroplani hanno quella forma perché i creatori si sono ispirati a noi Latios e Latias."
Io annuii, aveva senso pensarlo, e Manu invece sorrise soddisfatto.
"Visto, siete aeroplani. Comunque, quanto tempo vuoi restare?"
"Non lo so sinceramente, qualche giorno credo. Comunque, cosa mi sono perso durante la mia assenza?"
"Beh, il gruppo si è intristito tantissimo. Nessuno riusciva a credere che tu fossi scomparso. Eravamo impegnati a cercarti, ma ora sei qui, puoi dire a tutti che sei tornato." Io però mi bloccai un attimo, e lui mi guardò strano.
"Manu, ho rivelato questo a te, ma al momento non ho intenzione di farlo con gli altri, sono intenzionato a dirlo a chi mi ha sempre sostenuto, e tu sei quella persona." Poi lo abbracciai, e lui cominciò a farmi delle carezze. Io lo presi e iniziai a fargli il solletico, facendolo scoppiare a ridere.
Poi mi venne in mente una bella idea, per farlo divertire con me.
"Ehi, vuoi salirmi in groppa?" Lui mi guardò, era abbastanza contento, ma con la sua solita faccia scherzosa.
"Non lo so, sicuro che non mi fai cadere?"
Io mi imbarazzai un po', era il suo modo di scherzare, abbastanza diretto, ma comunque risultava simpatico.
"Beh, se vuoi puoi cavalcare Storm, ma devi chiedere il permesso a lui."
"Beh Angi, io non vorrei, la prima cosa che ha fatto è stato darti un pugno, devo vedere se posso fidarmi di lui." Mentre parlava, io mi avvicinai, iniziando a coccolarmi sulle sue guance.
"Dai, fallo per il tuo fratellino. Ti pregooooooooooo."
Lui mi guardò, sbuffando, e poi riassunse il suo vero aspetto.
"Lo faccio solo per te. Però devi promettermi, Manu, che non farai più del male al mio fratellino. Altrimenti, te la vedrai con me! Sono stato chiaro?" Lui annuì, ma sorrise un po'.
"Dipende da come si comporta lui" e a quel punto Storm voleva prenderlo e fargli probabilmentente male, ma io mi misi in mezzo tra i due.
"Buoni, non litigate." Dopo aver placato gli animi Storm si abbassò per farlo salire in groppa, anche se era ancora un po' arrabbiato. Dopo che montò diventammo invisibili, io aprii il balcone e ci dirigemmo fuori, esplorando la città. Stavo facendo da guida ai miei fratelli, gli avevo portati prima sul lungomare, per fare un giretto vicino al mare, per poi spostarci in città. In confronto ad Altomare la mia città era più grande e industrializzata, ma non era niente in confronto alle metropoli. Manu rimaneva tranquillo sulla schiena di Storm, non si muoveva mai e non si lamentava della velocità. Noi per precauzione volavamo bassi, per non fargli prendere freddo, e io rimanevo comunque molto vicino, leccandogli le guance ogni tanto.
Storm restava neutrale nei confronti di Manu, e mi dispiaceva, volevo che diventassero amici.
Nel mentre che volavamo parlavamo del più e del meno, ed era un bel modo per passare il tempo. Poi tornammo a casa, e proposi a Manu di restare a casa a mangiare, e decisi di far vivere ai miei genitori e a lui un'esperienza unica. Feci Visione Condivisa con Storm e Ruby, e feci un tour della città, facendo un giretto sott'acqua, e andando più in alto che mai. Poi pranzammo, e feci giocare i miei fratelli alla PlayStation, e fu molto divertente, specialmente perché mi ero ostinato a giocare a Dark Souls in forma Latios, e quindi usando gli artigli senza il pollice opponibile, e non riuscivo a muovermi correttamente o a pigiare i tasti. La giornata stava passando tranquillamente, e Manu ci propose di andare al Locale, un posto tranquillo dove mi riunivo con gli amici miei, ed era letteralmente un locale abbastanza grande da ospitare otto persone tranquillamente. Ci dirigemmo a piedi con Storm e Ruby in forma umana vicino a Manu, mentre io ero invisibile dietro di loro, essendo scomparso non poteva usare il mio aspetto e andare in giro tranquillo, e non volevo utilizzare quello di Bianca, decisamente no. Durante il tragitto incontrammo un paio dei miei amici, e quando uscì un discorso su di me scoprii che si erano effettivamente depressi un po' quando avevano scoperto della mia scomparsa. In quel momento pensai a quanto forse io non avessi mai aperto gli occhi per rendermi conto di quanto fossi importante per gli altri. Storm se ne accorse, e quando fummo soli mi accarezzò la testa, e io mi accoccolai vicino a lui. Dopo un po' arrivammo al locale, Manu ci fece entrare e appena chiuse la porta io tornai visibile, e mi buttai subito sul puffo, prendendo Manu al volo e portandolo sul puffo con me, e cominciando a coccolarlo sulla faccia, mentre lui cercava di distanziarsi da me, e io ne approfittavo per fargli il solletico.
Poi mi alzai e mi ricomposi, mentre sghignazzavo contento, e lui si sistemò comodo. Passammo il pomeriggio insieme, a giocare un po'. Passato un po' di tempo, però, vidi Manu intristirsi.
"Storm, Ruby, vorrei chiedervi se potete lasciarmi 5 minuti solo con Angi, vorrei parlare da solo con lui."
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Against Destiny (Ita)
FantasyCerte volte, il destino è una bestia crudele. Chi merita viene schiacciato, chi dovrebbe sparire va avanti. Ma se ci fosse una possibilità di evitarlo, di riscriverlo? Si rinuncerebbe a tutto, pur di assicurare giustizia, o qualcosa quanto più simil...