Bianca POV
Sono passate circa due settimane dal ritorno di me e Angi, ed eravamo ritornati alla vita di tutti i giorni, anche se con delle piccole novità. Nonno aveva permesso a me ed Angi di gestire più cose all'interno del museo, e noi ci mettevamo tuto il nostro impegno affinché tutto procedesse per il meglio, avvalendoci dell'aiuto di Storm e Ruby. Il mio ragazzo aveva iniziato ad allenare i suoi due fratelli, ripetendo gli stessi allenamenti fatti con Mewtwo, ma purtroppo loro non erano decisamente abituati a quella fatica e a quella mole di lavoro fisica e mentale, e infatti faticavano a tenere il passo con Angi, anche se comunque cercavano di fare del loro meglio per non rimanere troppo indietro. Io passavo molto più tempo con loro ed era piacevole vederli affrontarsi tra di loro, sia per poter fare qualche dipinto sia per godermi lo spettacolo, non erano combattimenti violenti ma molto giocosi, e quindi erano un bel modo di intrattenersi. Per il resto del mio tempo libero stavo con Angi, coccolandoci oppure giocando insieme. In quel momento ero appena tornata nel Giardino, per vedere il mio ragazzo venirmi incontro e abbracciarmi calorosamente, abbassando subito la testa per lasciarsi coccolare.
"Ben svegliato piccolo. Dormito bene?"
Gli chiesi, accarezzandogli le guance e rispondendo al suo abbraccio.
"Abbastanza, ma non chiamarmi piccolo. Mi fai sentire in imbarazzo, cucciola." Mi rispose, arrossendo leggermente mentre mi leccava le guance. Mi sedetti su una panca vicina per lasciare che Angi si sdraiasse col collo sulle mie gambe, per poter ricevere dei grattini sul pancino. Venimmo raggiunti dopo un po' da Storm e Ruby, che ci guardavano contenti, per poi sedersi accanto a noi e iniziare a leccarmi le guance.
"Ti stai rilassando fratellino? Adesso dovrebbe essere il tuo turno di pattugliare la città."
"Si, dammi solo 5 minuti. Voglio godermi un po' di tempo con Bianca."
Mentre continuavamo a parlare nonno ci raggiunse sorridendo, avvicinandosi e accarezzando Angi.
"Che ci fai qui nonno? Non dovresti essere a lavoro?"
"Oggi avevo intenzione di tenere il museo chiuso, in giornata dovrebbe arrivare un'opera nuova, e ho lasciato a degli operai il compito di sistemare la sala in cui esporla, per cui niente turisti oggi, ne approfitto per passare un po' di tempo con voi." Ci rispose, e restammo tutti insieme a chiacchierare tranquilli. Dopo una buona mezz'oretta Angi si alzò dalle mie gambe, per poi darmi un bacetto sulla guancia e sorriderci.
"Vado a fare una ronda della città, torno sub-" stava dicendo, per poi fermarsi e rimanere con lo sguardo perso. Anche Storm e Ruby iniziarono a guardarsi intorno, come se percepissero qualcosa.
"Che cosa succede?" Chiese mio nonno, mentre guardavo preoccupato Angi.
"C'è una forte energia psichica nel Giardino." Rispose Ruby.
"Non è possibile. Questa energia è..." Rispose Angi, per poi gettarsi a capofitto verso la fontana della Cuorugiada. Iniziai subito a inseguirlo, raggiungendolo dopo poco e fermandomi accanto a lui.
Cercai di attirare la sua attenzione, lui mi fece cenno di guardare, e quando lo feci rimasi a bocca aperta. Sopra il laghetto poco sotto la fontana si trovava un Pokémon, unico nel suo genere. La sua forma umanoide, la sua lunga coda viola e la sua pelle bianca, tutte caratteristiche di un Pokémon che conoscevo benissimo.
"Mewtwo!" Rispose Angi, per poi dirigersi verso di lui e abbracciarlo contento, mentre Mewtwo sorrideva. Corsi anche io ad abbracciarlo, nel mentre gli altri ci raggiunsero e si fermarono dietro di noi.
"Mewtwo, che bello rivederti. Ne è passato di tempo dall'ultima volta. Ma che ci fai qui? È successo qualcosa a New Island o coi cloni?"
"No tranquilli, nulla di tutto ciò. Sono venuto a trovarvi, anche se purtroppo non porto buone notizie. Ma è meglio se vi spiego tutto."
"Maestro, non tenerci sulle spine. Riguardano gli altri Leggendari?" Chiese il mio ragazzo, e Mewtwo annuì preoccupato. Nel frattempo Storm si avvicinò e cominciò ad osservare Mewtwo, e i due si fissarono per un po' di tempo, finché Storm non gli allungò la zampa sorridendo.
"Grazie per esserti preso cura di loro per tutto questo tempo. A proposito, il mio nome è Storm, piacere di conoscerti." Rispose, mentre Mewtwo gli strinse la zampa e iniziò a osservarlo. Poi gli sorrise, e si presento agli altri, mantenendo comunque un atteggiamento molto distaccato.
"Mewtwo, adesso dovresti dirci perché sei qui."
"Molto semplice. Mi sono occupato di presentare indirettamente Angi e i suoi fratelli agli altri Leggendari, e purtroppo non ho raccolto delle opinioni molto positive. Come avevi già intuito, Angi, i pochi che ho sentito non hanno una bella opinione riguardo alla tua trasformazione, mentre su Storm e Ruby non so dirti molto, eri tu l'argomento centrale. Ad ogni modo, Arceus vuole parlare con voi tre, e mi ha mandato a chiamarvi. Dobbiamo raggiungerlo a breve, spero che siate pronti." Ci rispose, lasciandoci abbastanza spaventati. Angi mi afferrò da dietro e mi abbracciò, iniziando a baciarmi in fronte e a stringermi forte.
"Hai paura Angi?"
"Non paura, provo un po' di ansia ad essere sincero. Mi sono preparato psicologicamente per tutto questo tempo, eppure adesso non mi sento pronto."
Mi girai per abbracciare a mia volta il mio ragazzo, per poi baciarlo sulle labbra, rimanendo a baciarci per quasi un minuto. Purtroppo dovemmo interrompere, e Angi si avvicinò a Mewtwo per poi essere raggiunto dai suoi fratelli.
"Allora Mewtwo, come arriviamo da Arceus?"
"Appena Hoopa aprirà un portale arriveremo nello Spazio Origine, solo che evidentemente è in ritardo."
In quel momento un anello d'oro comparve dietro i tre Pokémon Leggendari, per poi ingrandirsi e diventare un portale, che sembrava condurre a delle antiche rovine, che non riuscivo esattamente a riconoscere o a collocare nel mondo. Angi mi guardò e sorrise, facendo un bacio volante verso di me, per poi seguire Mewtwo, che nel mentre era entrato nel portale. Una volta che i tre Lati entrarono nel portale esso si chiuse, sparendo nel nulla così come era apparso.
"Potete farcela ragazzi, credo in voi."
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Against Destiny (Ita)
FantasyCerte volte, il destino è una bestia crudele. Chi merita viene schiacciato, chi dovrebbe sparire va avanti. Ma se ci fosse una possibilità di evitarlo, di riscriverlo? Si rinuncerebbe a tutto, pur di assicurare giustizia, o qualcosa quanto più simil...