Sono sempre io

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Nel periodo successivo Nicolò si impegna veramente molto nel corteggiarmi, mantenendo ciò che ha detto, mi invia mazzi di fiori, mi fa improvvisate al lavoro invitandomi fuori a pranzo, mi porta fuori a cena, mi manda messaggi a volte anche sdolcinati, mi fa ridere, è premuroso, attento, insomma fa il possibile e anche l'impossibile per farmi stare bene e per farmi capire quanto sono importante per lui, che il suo amore per me è più forte che mai, tutto questo però senza mai forzarmi la mano e per quanto spesso gli leggo negli occhi, il suo desiderio di baciarmi, non ha mai provato a farlo e immagino quanto gli costi, ma costa anche a me, perché anch'io sento il bisogno di colmare quella distanza tra di noi, però voglio che sia lui a fare la prossima mossa. Da parte mia inizio a credere sempre di più ai suoi sentimenti e ad avere man mano meno paura di ricominciare con lui e mi sento quasi pronta a perdonarlo, un giorno sento suonare il citofono e mi ritrovo davanti un fattorino con una consegna per me, non riesco a credere a miei occhi, davanti a me c'è una composizione enorme e meravigliosa di rose rosse, saranno sicuramente più di un centinaio, non c'è nessun biglietto ma solo Nicolò può aver fatto una pazzia del genere, decido di mandargli un messaggio

"Tu sei completamente pazzo"

Mi risponde quasi immediatamente

"Di te, solo di te"

"Comunque grazie, sono bellissime e profumate, vuoi venire a cena da me una di queste sere?"

Visualizza e non risponde ma poco dopo il mio telefono squilla

<<L'idea mi piace ma ne ho una migliore, perché non vieni tu a casa mia?>>

<<Ma volevo cucinare per te, magari qualche piatto prelibato, di quelli che ti piacciono tanto>>

Mi lamento

<<Beh puoi farlo anche qui, mandami una lista di quello che ti serve e ci penso io, poi la mia cucina è ultra moderna e non la uso praticamente mai, almeno la mettiamo in opera>>

<<E va bene, ma la spesa la faccio io che è meglio>>

<<Non ti fidi eh? Donna di poca fede>>

<<Direi di no>>

<<E va bene miscredente, se ti passo a prendere e ci andiamo insieme?>>

<<Vuoi venire a fare la spesa con me?>>

<<Perché no? Non sarebbe mica la prima volta>>

Ha ragione, quando vivevamo insieme andavo spesso io e lui al supermercato

<<Ok, facciamo sabato?>>

<<Perché non oggi?>>

<<Perché sono appena tornata dal lavoro, sono stanca e sinceramente non ho molta voglia di cucinare>>

<<Possiamo sempre ordinare qualcosa>>

<<Nicolò, ho detto sabato, non farmi cambiare idea>>

<<Uffa ma devo aspettare due giorni per rivederti>>

Esclama con una vocetta lagnosa e io ridacchio

<<Sopravviverai>>

<<Sei crudele ma a quanto pare non ho scelta, ci vediamo sabato pomeriggio>>

<<Ciao Nicolò>>

<<Ciao principessa>>

E non posso fare a meno di sorridere quando chiudo la telefonata.

Storia di un grande amore - Nicolò ZanioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora