Voglio fidarmi di te

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La mattina dopo quando metto i piedi giù dal letto, mi rendo conto che Nicolò è uscito senza nemmeno salutarmi, ma d'altronde cosa mi aspettavo, me lo merito, per il modo in cui mi sono comportata. Oggi è sabato e per fortuna non lavoro, così non sarò costretta a rivedere Daniel e posso crogiolarmi per casa, senza fare niente, anche perché non ho proprio voglia di muovere un dito, scendo a farmi un caffè, poi mi faccio una doccia, faccio colazione, mi lavo i denti e poi mi piazzo sul divano. Decido di chiamare Martina, ho proprio bisogno di sfogarmi con lei, quando le racconto tutto, mi rimprovera

<<Giulia, ti avevo detto di non fare casini, invece è esattamente quello che hai fatto, anche se mi hai detto che potevo stare tranquilla e meno male>>

<<Lo so, ho combinato un guaio enorme, ora Nicolò è giustamente incazzato con me e non posso certo dargli torto, al suo posto lo sarei anch'io>>

<<Ecco appunto, soprattutto quando ti sei arrabbiata con lui per la storia dell'amica, quando tu gli hai nascosto cose più importanti>>

<<E' lo stesso che ha detto lui, comunque hai ragione>>

<<Cosa pensi di fare adesso?>>

<<Suggerimenti? Perché io non so davvero che fare, so solo che vorrei che mi perdonasse e che non voglio perderlo di nuovo>>

<<Ehi, non succederà, ora non essere melodrammatica, Nicolò sarà anche testardo e orgoglioso, ma ti ama alla follia e sono sicura che ti perdonerà, devi solo lasciargli sbollire la rabbia>>

<<E nel frattempo che faccio?>>

<<Niente, aspetta e basta, non credo che ci sia altro che potresti fare, a meno che non vuoi fare altri danni>>

<<No che non voglio farne, forse potrei provare a parlargli, a chiedergli di nuovo scusa>>

<<Si, potresti ma bisogna vedere se lui ti vorrà ascoltare, dammi retta, aspetta qualche giorno>>

<<Ok, allora farò come dici tu, spero che possa tornare come prima tra di noi, era così perfetto e io sono riuscita a rovinare tutto>>

<<Dai su, avete superato tante cose voi due, superete anche questa>>

<<Lo spero>>

<<Vedrai che sarà così, ne sono certa, ora devo andare ma mi raccomando tienimi aggiornata>>

<<Certo, grazie Marti, ti voglio bene>>

<<Ti voglio bene anch'io Giulia>>

Dopo aver salutato la mia amica, prendo il mio kindle e mi metto a leggere un po', ma non riesco a concentrarmi, continuo a pensare al mio ragazzo, alla fine ci rinuncio e mi metto a preparare il pranzo, di solito cucinare mi rilassa, ma oggi non funziona neanche quello. Quando Nicolò torna a casa mi saluta a malapena

<<Ciao Nico>>

<<Ciao Giulia>>

<<Ho preparato il pranzo>>

<<Grazie>>

E' tutto quello che si limita a dirmi, ci mettiamo a tavola a mangiare senza dire altro, lui non mi guarda nemmeno, sembra che non riesca a farlo e mi fa male, appena finisce di mangiare sparisce al piano di sopra e non lo vedo fino all'ora di cena. Nel pomeriggio mi arriva un messaggio di Daniel che si scusa per il suo comportamento della sera prima, apprezzo il gesto ma non mi prendo nemmeno il disturbo di rispondergli, tutto ciò che mi interessa ora è sistemare le cose con il mio ragazzo, il resto non ha nessuna importanza. Il giorno dopo non mi parla ancora se non per dirmi lo stretto necessario, vorrei provare a parlargli io ma ho paura di fare solo peggio, così decido di aspettare che gli passi l'arrabbiatura, prima o poi dovrà succedere, anche se la sua freddezza nei mie confronti mi sta uccidendo. La settimana successiva, tra il mio lavoro e i suoi allenamenti, ci ritroviamo solo la sera, mangiamo in silenzio e poi ognuno se ne sta per i fatti suoi, non ce la faccio a continuare in questo modo, mi manca il mio ragazzo, perché anche se siamo nella stessa stanza, lo sento distante come non mai e rivoglio indietro quello che avevamo. Credo di avergli dato il tempo sufficiente per poter smaltire la rabbia, quindi quella sera quando torna a casa, decido di affrontarlo

Storia di un grande amore - Nicolò ZanioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora