Un arrivo inaspettato

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E' passato un altro mese, come avevo previsto non siamo riusciti a rivederci, almeno per il momento, continuiamo a sentirci ogni giorno in tutti i modi, io ogni tanto esco con i miei nuovi amici anche se non sempre, alcune sere voglio solo starmene a casa tranquilla, magari facendo una videochiamata al mio ragazzo e parlando con lui, a volte stiamo anche ore al telefono, la mancanza si fa sentire davvero tanto, troppo direi. Federico ci ha provato spudoratamente con me ma gli ho dato il due di picche naturalmente, non l'ho detto a Nicolò e non so nemmeno se lo farò, per me è stato un episodio senza nessuna importanza, perché dirglielo quando so già che se lo sapesse si arrabbierebbe e non poco? Meglio evitargli un inutile sofferenza. Oggi è sabato e anche se preferirei rimanere a letto a poltrire ancora un po', mi tocca lavorare, per cui mi alzo contro voglia e vado in bagno, poi mi dirigo in cucina a farmi il caffè, nel mentre sento suonare il campanello e mi chiedo chi possa essere a quest'ora, i miei amici non sanno dove abito, penso subito ai miei genitori ma se fossero venuti mi avrebbero avvisato, poi un pensiero mi attraversa fugacemente la mente, ma lo scaccio subito perché non può davvero essere lui, mi avvicino alla porta domandando

<<Chi è?>>

<<Sorpresa>>

E' davvero la sua voce questa non me la sono immaginata, spalanco l'uscio e mi getto tra le sue braccia, mi prende al volo

<<Ciao amore mio>>

Mormora sulla mia bocca mentre mi sta già baciando, lo trascino dentro casa dando un calcio alla porta per chiuderla

<<Ciao piccolo>>

Sussurro sulla sua bocca, sorride sornione

<<Qualcosa mi dice che sei contenta di vedermi>>

<<Solo contenta? Io sono felicissima di vederti, ti adoro>>

<<E io adoro te piccola>>

Mi bacia ancora e a me non sembra vero di poterlo fare di nuovo, di toccarlo, averlo sotto le mie mani, gli scompiglio i capelli, mentre continuo a baciarlo, non riesco a staccarmi da lui e dalle sue labbra

<<Dio quanto mi sei mancato amore>>

<<Anche tu mi sei mancata ma ora sono qui>>

<<Si ed è la sorpresa più bella che tu potessi farmi>>

Avanziamo nella stanza fino a quando non cadiamo sul divano scoppiando a ridere

<<Stavo per prendermi un caffè, ne vuoi?>>

Mi schiocca un'altro bacio

<<Si, ho viaggiato di notte ma non ho dormito un granché, quelle cuccette sono così scomode>>

<<Povero tesoro mio>>

Lo prendo in giro bonariamente, mi guarda storto inarcando un sopracciglio

<<Mi stai sfottendo per caso? L'ho fatto solo per te>>

<<E tu non sai quanto lo apprezzo>>

<<Beh vorrei anche vedere che non lo facessi>>

Mi alzo e preparo i caffè, ci sediamo ma lui mi prende e mi porta in mezzo alle sue gambe

<<Nico dovrei bere il mio caffè>>

<<Puoi farlo anche così, non stai comoda?>>

A dire il vero sto comodissima ma non voglio dargli questa soddisfazione per cui bevo il mio caffè, ridendo sotto i baffi ma lui mi sgama

<<Guarda che l'ho visto quel sorrisetto, sai?>>

Storia di un grande amore - Nicolò ZanioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora