E' arrivato il giorno della mia partenza, sembra quasi che devo andare in guerra, ci sono i miei genitori e naturalmente il mio ragazzo, cappellino e occhiali da sole per non farsi riconoscere. Dopo aver salutato mamma e papà tra mille raccomandazioni da parte loro, arriva il momento più difficile, io e Nicolò ci avviciniamo, lui è con le stampelle e mi fa una tenerezza assurda vederlo in queste condizioni, motivo in più per cui non vorrei dover partire, lo abbraccio e mi stringo a lui per poi guardarlo in viso
<<Ehi>>
Mi dice abbozzando un sorriso, faccio altrettanto
<<Ehi>>
<<Ci siamo a quanto pare>>
<<Già>>
Sembriamo quasi in imbarazzo, come se entrambi non sapessimo che dire, ma in realtà ci siamo già detti tutto nei giorni scorsi, gli tiro gli occhiali sopra la testa, voglio guardarlo negli occhi
<<Fai il bravo in mia assenza, mi raccomando>>
<<Anche tu fai la brava>>
Accidenti è così difficile doverlo lasciare, sapevo che lo sarebbe stato ma mi si sta spezzando il cuore, non siamo mai stati lontani e questo sarà un banco di prova molto importante per noi e la nostra storia e non nascondo di avere paura per quello che potrebbe succedere, appoggio la testa sul suo petto e lo stringo più forte a me, lo sento sospirare
<<Cazzo, è così difficile lasciarti andare piccola>>
<<Lo so, è lo stesso anche per me, non vorrei doverti lasciare ma devo farlo>>
<<Chiamami appena arrivi e poi videochiamami, scrivimi ogni volta che puoi, qualsiasi cosa per poterti sentire vicino a me>>
<<Lo farò ma fallo anche tu>>
<<Oh altroché se lo farò, anzi ti stalkererò amore mio>>
Esclama con un mezzo sorriso al quale rispondo con un altro mezzo sorriso, proprio in quel momento, annunciano il mio treno, devo avviarmi, lascio per un attimo Nicolò, dando un ultimo abbraccio ai miei e poi torno da lui, si china per baciarmi dolcemente e mi sussurra sulle labbra
<<Ti amo tanto, ricordalo sempre>>
<<Ti amo anch'io, ricordalo sempre anche tu>>
Sembra la scena di un film, gli accarezzo i morbidi capelli, continuando a guardarlo, fino a quando non sono costretta ad allontanarmi, l'ultima cosa che vedo è il suo sguardo triste e siccome non voglio che quello sia l'ultimo ricordo che ho di lui almeno per il momento, lo richiamo
<<Nico, sorridi ti prego>>
Allora lui lo fa, mi regala uno dei suoi sorrisi speciali, quelli che rivolge solo a me, gli soffio un bacio sulle dita della mano, poi mi volto e mi avvio al mio binario senza voltarmi indietro.
I primi giorni a Torino sono difficilissimi, mi manca la mia città, mi manca la mia famiglia e soprattutto mi manca il ragazzo che amo, al lavoro mi sto ambientando piano piano, devo dire che sono tutti gentili e disponibili nei miei confronti, certo l'inizio è stato in salita, ma ora va già un pochino meglio. Con Nicolò ci sentiamo tutti i giorni, se non ci telefoniamo, ci scriviamo, comunque troviamo sempre un modo per esserci l'uno per l'altra. Mi manca da impazzire, sapevo che mi sarebbe mancato ma non credevo così tanto, mi manca qualsiasi cosa di lui e a volte quando ci videochiamamo, è bruttissimo doverlo solo vedere senza poter avere un contatto fisico e so per certo che per lui è la medesima cosa, me lo dice sempre, ieri sera per esempio ci siamo solo telefonati ma lui si è accorto che ero un po' giù dal tono della mia voce
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Storia di un grande amore - Nicolò Zaniolo
FanficQuesta è la storia di un grande amore tra Nicolò Zaniolo, giocatore della Roma e della nazionale Italiana di calcio e di Giulia, una ragazza come tante, la loro storia dovrà affrontare non poche difficoltà, chissà se insieme ce la faranno, se riusci...