Storia di un grande amore - Nicolò Zaniolo

Il suo compleanno

Oggi è il compleanno di Nicolò, per stasera insieme ai suoi genitori gli abbiamo preparato una bellissima sorpresa, alla fine poi sua madre si è scusata per il suo comportamento avuto nei miei confronti, non dico che ora mi abbia accettato come fidanzata di suo figlio, né che i nostri rapporti siano migliorati, ma perlomeno c'è stata una piccola tregua, almeno per il momento e mi auguro che prosegua, naturalmente il mio ragazzo è contento che le cose si siano in qualche modo sistemate. Il giorno dopo che era venuto a casa dei miei genitori, sono tornata nel nostro appartamento e tra me e lui è tornato l'idillio. Decido di svegliarlo in modo simpatico e carino, ho preso un muffin al cioccolato e ci ho messo in mezzo una candelina azzurra, entro in camera cantando "Tanti auguri" al che lui apre gli occhi e guardandomi ancora assonnato sorride pigramente, si stiracchia e si tira su, è adorabile e sexy, in questo momento, me lo mangerei di baci, mi siedo sul letto tenendo il dolce tra le mani, nel frattempo anche lui si mette seduto

<<Buon compleanno amore mio>>

<<Grazie piccola ma lascia che te lo dica sei stonata come una campana>>

E scoppia a ridere il bastardo

<<Ma quanto sei stronzo quando ti ci metti, lo so benissimo che sono stonata ma avresti dovuto comunque apprezzare il pensiero>>

<<Oh ma l'ho apprezzato tantissimo, davvero>>

Continuando a ridere

<<Si come no e io che ho voluto fare una cosa carina per te>>

Nel frattempo mi ha preso il muffin dalle mani e io mi metto a braccia conserte imbronciata, con la mano libera mi prende il mento tra le dita per farmi girare a guardarlo

<<E dai cucciola non fare così, lo sai che scherzo, sei stata carinissima e dolcissima>>

<<Beh sei comunque un cretino>>

Esclamo facendogli la linguaccia, a volte sono più infantile di lui, lo so ma è più forte di me, dopo di che gli ordino

<<Ora avanti su, chiudi gli occhi ed esprimi un desiderio>>

Così lui lo fa, poi soffia sulla candelina, si volta verso di me ed esclama

<<Il mio desiderio si è già avverato, è qui davanti a me>>

<<Ruffiano che non sei altro>>

<<E' la verità e lo sai>>

Mi dice seriamente adesso per poi mormorarmi prima di baciarmi

<<Ti amo da morire>>

<<Anch'io>>

<<Dimmelo>>

<<Lo sai>>

Voglio farlo soffrire giusto un pochino e lui ora insiste con tono perentorio

<<Dimmelo>>

Così decido di finirla lì e di accontentarlo

<<Ti amo Nicolò, da impazzire>>

<<Adoro sentirtelo dire>>

Appoggia il piattino sul comodino lì di fianco e poi me lo ritrovo addosso

<<Voglio il mio regalo di compleanno>>

Fingo di non capire

<<Adesso?>>

<<Si proprio adesso>>

<<Uhm credo che dovrai aspettare stasera per averlo>>