Gelosie, litigi, riconciliazioni e piccole sorprese

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E' sabato sera, io e Nicolò siamo venuti nel solito locale, a passare la serata con i suoi amici, ultimamente ci siamo un po' troppo isolati, stando sempre soli io e lui e almeno per una sera abbiamo voluto fare qualcosa di diverso. Fino a questo momento ci stiamo divertendo, abbiamo appeno smesso di ballare e stiamo andando a prenderci qualcosa da bere, quando ci si para davanti una ragazza, che guarda il mio ragazzo mangiandoselo con gli occhi e sorridendogli languidamente, è strizzata in un vestitino che lascia ben poco all'immaginazione, mi domando come faccia respirare dentro a quel coso, la sua voce stridula mi infastidisce appena apre bocca

<<Tesoro, era un po' che non ti si vedeva da queste parti, pensavo ti fossi dimenticato di noi>>

Parla con lui come se io non ci fossi

<<Evidentemente ho avuto di meglio da fare>>

Gli risponde il mio ragazzo in tono duro

<<Beh ora sei qui però, se ti va possiamo passare un po' di tempo insieme>>

E nel dirlo gli fa scivolare un dito lungo l'addome, non posso crederci a che razza di faccia tosta abbia questa tipa

<<Ma non lo vedi che sono con la mia fidanzata? E anche se fossi da solo non gradirei comunque la tua compagnia>>

Come se solo in quel momento si fosse accorta della mia presenza mi lancia uno sguardo sprezzante

<<Oh ma io potrei farti trascorrere una serata molto più piacevole e tu dovresti saperlo bene>>

Sto per dirgliene quattro quando Nicolò esclama

<<Rebecca stai veramente esagerando, levati dalle palle>>

Lei che evidentemente non se lo aspettava, lo guarda scioccata a bocca aperta e non sa più che dire per fortuna, ce ne andiamo lasciandola lì impalata e ci dirigiamo verso il bar, in tutto questo tempo Nicolò non ha mai lasciato la mia mano, anzi l'ha stretta ancora più forte come se temesse che potessi scappare via da un momento all'altro, ordiniamo due drink e mentre aspettiamo gli domando

<<E' quella del gossip vero?>>

<<Si, è lei, mi dispiace>>

<<Non è colpa tua, purtroppo certe donne non hanno un minimo di dignità e non sanno che cos'è la vergogna>>

Non mi risponde, appena arrivano le nostre ordinazioni, le prendiamo e ci andiamo a sedere su dei divanetti, sorseggiando le bevande in silenzio, mi sono stranita, la scenetta di poco fa mi ha fatto venire il voltastomaco, quella ci ha provato spudoratamente con lui davanti a me, figuriamoci cosa sarebbe stata capace di fare se lo avesse trovato da solo, non voglio nemmeno pensarci. Mi sporgo verso il mio ragazzo dicendogli

<<Nico, ho bisogno di prendere una boccata d'aria, vado un po' fuori>>

<<Ti senti bene?>>

Mi chiede immediatamente preoccupato

<<Si, sto bene, stai tranquillo, ho solo un po' caldo>>

<<Ok, andiamo, ti accompagno>>

<<Posso anche andare da sola>>

<<Non se ne parla nemmeno>>

Insiste lui e così usciamo da quel posto, una volta fuori, respiro l'aria fresca della sera, Nicolò mi domanda

<<Amore va tutto bene?>>

<<Si, anche se sinceramente preferirei tornarmene a casa>>

<<E' per quello che è successo poco fa vero? Ha dato fastidio anche a me e ti ripeto mi dispiace>>

Storia di un grande amore - Nicolò ZanioloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora