꒰ ͜͡➸
non esiste sensazione più opprimente di sentirsi rifiutata dall'uomo che ami.
qualche giorno fa eravamo in missione e Bruce era talmente fuori di sé che non si è reso conto, mentre era trasformato di avermi scambiata per il nemico, scaraventandomi come un giocattolo.
quando è ritornato umano, credo che qualcuno glielo abbia riferito perché da quel momento mi ha completamente ignorata, quando entro nella stanza in cui lui è presente, cerca la scusa anche più banale per scappare via.
ieri Steve mi ha chiesto di chiamare Bruce perché doveva parlargli, quindi mi sono recata nel laboratorio dove trovo Bruce intento a lavorare su qualcosa.
mi avvicino lui e lo chiamo, appoggiando una mano sulla spalla, si gira scattante allontanandomi da me.
posso fare finta di niente, ma quello che provo ogni volta che mi ignora, non fa altro che aumentare, visto che amo Bruce da un anno tutto ciò altera il mio dolore.
mentre ognuno è impegnato con le proprie cose colgo l'occasione per parlare una volta per tutte Bruce.
lo trovo, come al solito, in laboratorio.
busso, Bruce si gira e la sua espressione cambia quando mi nota, non aspetta una sua risposta, entro e lui si gira per guardare quello a cui stava lavorando.
"Bruce dobbiamo parlare e non trovare una scusa perché non esci da questa stanza prima della nostra conversazione."
Bruce sospira mentre si toglie gli occhiali, ma non ribatte, propenso ad ascoltarmi.
"so il motivo per cui mi stai ignorando, evitando il mio sguardo e il mio tocco e stai sbagliando perché non sono arrabbiata o spaventata di te"
Bruce mi guarda con lo sguardo che non avevo mai visto così triste.
"potrei farlo di nuovo, è per questo che ho paura di starti vicino."
mi avvicino a lui piano, non voglio farlo allontanare.
quando gli sono vicina e di fronte prendo il suo volto tra le mani.
"ci vuole molto più di un Hulk arrabbiato a far cambiare i miei sentimenti per te, Dr Banner." gli rivolgo un sorriso mentre lui arrossisce
"che-che vuoi dire?"
mi faccio scappare una risata mentre Bruce continua a non capire.
"certo che per essere un genio, mi aspettavo che capissi anche queste cose."
mi avvicino e lo bacio leggermente, allontanandomi subito, con un'improvvisa insicurezza sui suoi reali sentimenti.
"quindi?" gli chiedo dopo alcuni attimi di silenzio totale
"provo lo stesso anche io T/n, mi dispiace ancora per averti fatto del male, non accadrà più."
"ne sono sicura Bruce, io credo in te."