Senza di te
nulla conobbe affatto
la natura della vita.
perché tutto partecipi
tu sola domini
e su tutto regni,
agitata sull'onda
con sibilli d'aria.
Dea beata,
dai molti nomi,
di tutto sovrana,
vieni benevola rallegrandoti
nel bel volto.10 Maggio 1470, Careggi
Lucrezia percorreva i corridoi di villa Medici, si posizionò davanti alla porta della stanza di Giuliano e bussò.
"Giuliano è ora di alzarsi"
Il ragazzo che era già sveglio ma nudo letto con una donna, non aveva ragione di fuggire davanti al bel sesso, e così ora nel suo letto c'era una serva di cui non ricordava neanche il nome.
"Sono sveglio madre" rispose lui mentre la sua dama stava sopra le sue gambe.Lucrezia con una faccia ormai certa di chi ci fosse in quella stanza, proseguì verso la stanza di Lorenzo.
Quando arrivò davanti alla porta della stanza e bussò non ottenne risposta, Lorenzo infatti era nella sala a bere con Sandro e Poliziano, come fratelli per lui e Giuliano.
Il pittore e il filosofo discutevano su chi fosse un mulo e su chi fosse un somaro, Lorenzo allora intervenne ricordandogli della loro importanza.Lorenzo uscì nel giardino, dove i servi sistemano i bagagli sulla carrozza, sistemo le briglie del cavallo e in quel momento arrivò Giuliano, da una siepe però qualcuno li spiava e non era di certo lì per fare delle lodi.
Intanto a Fiesole, Beatrice era riuscita a convincere il padre a non farla sposare con Francesco Pazzi e ci era riuscita, ora era nel giardino della grande villa che avevano a Fiesole, si dedicava alla scrittura amava scrivere. Non disse a nessuno di quello che era successo tra lei e Giuliano, rimase un segreto, è lo rimarrà per sempre.
Giuliano girò il viso verso una delle serve, quella che fino a poco prima era con lui, e li sorrise, Lorenzo lo notò e ridendo li disse "lunga notte anche per te Giuliano"
"La bocca non si usa solo per parlare fratello" i due finirono in una leggera risata e dopo essere montati a cavallo lasciarono la villa inconsapevoli di quello che sarebbe successo.Mentre percorrevano la strada per casa, dietro alla carrozza dove sedeva Piero, e davanti a quella dove erano Sandro,Poliziano Bianca e Lucrezia, delle frecce scagliate da chissà dove colpirono alcune guardie, i cavalli subito si spaventarono, venne poi colpito il cocchiere della carrozza di Piero, che ven trainata via dai cavalli.
"Indietro! Indietro!" Grido il Magnifico.
Fecero come disse.
"Giuliano la carrozza!" con i cavalli si misero a correre verso il mezzo.
Correvano, correvano più veloci che potevano.
"Padre" Giuliano urlò e dalla carrozza si sentirono le urla del padre, la ruota si staccò e la carrozza si rovesciò mentre i cavalli liberi scapparono via.I giovani si catapultarono alla carrozza.
"Padre, padre state bene!" Giuliano si alzò per cercare di girare il possente oggetto, ma un freccia per poco non lo colpì.
"Fate attenzione!" Esclamò il padre.
Due cavalli con a bordo due uomini giunsero per distruggere i Medici.
I due fratelli si capirono subito e Giuliano dopo aver tirato fuori la spada si scontrò con uno di quelli, Lorenzo invece prese la lancia di una guardia caduta li vicino.
Si misero a combattere, e Piero con una mossa azzardata uscì dalla carrozza e si unì al combattimento, rimase ferito da una freccia, Giuliano corse da lui e lo mise al riparo.
Lorenzo invece andò a cercare l'uomo che usavo l'arco, li saltò addosso, ma quello lo colpì con una pietra, non li successe niente e dopo aver preso una freccia la infilò nel corpo dell'uomo che aveva davanti.
Giuliano andò in soccorso del fratello e lo riportò alla carrozza.Poco dopo arrivarono a Firenze, nella loro Firenze.
I due dopo essere entrati a cavallo nel cortile del palazzo, scesero e andarono dalla madre, la aiutarono a scendere.
"Siete stato forte padre, sembravate uno di quei Dei Greci di cui parla sempre Poliziano" disse Giuliano sorridendo.Davanti a loro alcuni cari amici di Lorenzo e Giuliano aspettavano di avere notizie da loro.
"Lorenzo hai ucciso un uomo?" Li chiese il suo amico
"Si, Roberto"
"Un gesto coraggioso e incauto" replicò Sandro
"Ha affrontato una pioggia di frecce" continuò il giovane Poliziano
"Avete avvisato i Priori?" Chiese i maggiore dei Medici
"Jacopo Pazzi ha convocato un'assemblea nel suo palazzo" disse Roberto mentre riprendeva il fazzoletto che aveva dato a Lorenzo.
Giuliano entrò finalmente a far parte della conversazione "perché nel suo palazzo?"
"Per prendere il potere a porte chiuse, è meglio se andiamo"Nel frattempo ha villa Ridolfi a Fiesole, la notizia dell'attacco arrivò velocemente. E velocemente i servi fecero i bagagli dei Ridolfi che partirono subito.
"Ma almeno padre ditemi se stanno bene" Beatrice insisteva nel sapere le condizioni dei Medici.
"Tra poco arriveremo e lo scoprirai tu stessa" le rispose il padre guardando Fiammetta.
Jacopo e Cosimo erano già a Firenze, anche Beatrice avrebbe voluto arrivare a cavallo, avrebbe fatto prima.
Quando arrivarono a Firenze, la ragazza non entrò neanche in casa e di nascosto si diresse verso Palazzo Pazzi, sapeva che andare lì non sarebbe stata una buona idea, ma doveva vedere Giuliano.
Beatrice incapucciata arrivò davanti al Palazzo, e ansiosa aspettò che i presenti la dentro uscissero.
Ad un certo punto sentì un vociferare dietro di lei, si girò, e Lorenzo e Giuliano camminavano, tranquilli ma con il viso rigido, Beatrice corse subito incontro ai due ragazzi.
"State bene per fortuna, ho avuto paura, cosa è successo?" Beatrice che stringeva Giuliano tirò un sospiro di sollievo.
"Non dovevi venire qui Beatrice, sai che è pericoloso" le rispose il ragazzo tanto bello "lo so, ma dovevo vedervi Giuliano, dovevo assicurarmi che non solo te ma anche Lorenzo eravate vivi e vegeti"
In un impeto di preoccupazione Beatrice abbracciò Giuliano poi Lorenzo.
"Sanguini Lorenzo, ecco tieni" lei tirò fuori un fazzoletto e lo passò prima sulla ferita alla testa e poi tra le mani di Lorenzo.
"Grazie Beatrice"
"Vostro padre come sta?"
"Una freccia l'ha colpito alla gamba, ma lo conoscete, non si arrende davanti a queste cose" la Ridolfi sorrise e Lorenzo fece lo stesso.

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Dalla Più Alta Stella
RomanceFirenze 1467 Beatrice è una ragazza proveniente da una ricca famiglia, fin da piccola è invaghita di Giuliano de'Medici, ma lui no, a lui piace la vita con tutti i suoi piaceri, a lui piace bere, piace portarsi a letto donne di cui non conosce il no...