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"Madre! Visto che Maddalena si sposa e quindi non può più essere la mia dama, ne ho trovata una nuova, lei è Fioretta Gorini"
La ragazza teneva il viso basso, non sapeva che dire.
Fiammetta sorrise e prese la mano di quella giovane ragazza.
"Vieni ti do dei vestiti nuovi"
La madre di Beatrice percorse i corridoi insieme alla povera ragazza, Beatrice le guardò e sorrise, amava fare del bene e aiutare le persone.
A proposito di questo, stava per andare all'ospedale ad assistere i malati e i bambini che erano nell'orfanotrofio vicino.

Mentre velocemente percorreva la strada verso l'ospedale, passò davanti a Palazzo Medici e vide Bianca e Lucrezia fuori dalla porta, stavano aspettando Clarice.
Si avvicinò.
"Beatrice, tesoro che fate qui?" Chiese Lucrezia.
"Sto andando all'ospedale"
"Sarei venuta volentieri, ma sta arrivando Clarice, perché non aspetti un po' con noi, ah eccola!" Io mi girai di scatto e la carrozza della famiglia Orsini giungeva verso di noi.
Clarice scese dopo il Maestro De Becchi.
"Spero abbiate fatto un buon viaggio"
"Il Maestro è stato molto gentile da farmi accompagnatore, sarà stato un ottimo tutore per Lorenzo, è bellissima questa città, la cupola è meravigliosa"
"È stato un vero privilegio accompagnarvi!" Rispose Gentile De Becchi.
"Lei è mia figlia, Bianca"
"Piacere"
"Il piacere è mio!" Rispose Bianca
"Beatrice che bello vederti!" Esclamò Clarice
"Lo è anche per me, magari domani vieni a pranzo a Palazzo Ridolfi, ora devo andare all'ospedale"
"Ma certo, buona giornata!"
"Lorenzo non c'è?"
"Sarà qui presto! Puoi aspettarlo nelle sue stanze " Rispose Lucrezia.

"Buongiorno Padre!"
"Oh Beatrice vieni, Giovannino chiedeva di te!" Beatrice mise una grembiule e raggiunse la branda di Adele, una giovane donna, la mamma di Giovannino.
"Adele...come state!"
"Madonna promettetemi di prendervi...cura di Giovannino, vi prego!" Non le restava tanto tempo.
"Te lo prometto, lo porterò con me a Palazzo...eccolo!" Giovannino si avvicinò.
"Mamma!"
"Giovanni...ascoltami...quando io non ci sarò più, tu dovrai promettermi di fare il bravo, di rispettare le persone che ti vogliono bene, e di non uccidere, promettimelo!"
Il bambino di solo 6 anni strinse la mano della madre.
"Te lo prometto, ti voglio bene mamma" le ultime parole che disse alla madre furono quelle, si strinse al corpo di Beatrice piangendo, la ragazza aveva gli occhi lucidi.
"Andiamo Giovannino, vieni!"
Beatrice prese per mano il bambino e si diresse a casa.

"Giovannino ciao!" Esclamò Giulio.
"Buongiorno Messer Ridolfi" rispose il bimbo.
Il padre guardò la figlia che aveva un'espressione triste.
"Ho capito...ehm...Anna prepara una stanza Giovanni"
"Giovanni vai con Anna" li dissi io.
"Quando?"
"Poco fa...ho promesso di proteggerlo"
"E lo farai...lo faremo tutto noi, vivrà qui!"
Beatrice abbracciò il padre.
"È arrivata Clarice, l'ho vista prima, le ho detto se le avrebbe fatto piacere venire da noi a pranzo domani, magari possiamo invitare anche Lorenzo, Giuliano, Bianca e Lucrezia?
"Va bene, dopo alla festa le lo chiederò"

Clarice osservava i libri uno ad uno, giravaper la stanza in attesa di Lorenzo e quando sta per aprire un libro la porta si aprì.
"Scusa" Clarice rimise subito apposto il libro.
"Ti prego...guarda pure quanto vuoi...com'è andato il viaggio, Gentile è stato di buona compagnia?"
"È stato prodigo di informazioni, Firenze lo appassiona"
"Ti ha annoiata"
"No...no no,non intendevo questo"
Lorenzo sorrise.
"L'hai letto? È Ovidio, la versione originale" Clarice lo guardò con uno sguardo incompreso.
"Non leggi il latino...dovrei avere la traduzione italiana qui da qualche parte"
"No...non è questo"
Lorenzo alzò il viso verso la moglie.
"E allora cos'è?"
"Se non sbaglio lui educa uomini e donne nell'arte della seduzione"
"...dovevo immaginarlo"
"Mi dispiace"
"No, no, è a me che dispiace" mentre Lorenzo si avvicinava a Clarice qualcuno bussò.
"Lorenzo!"
Soderini aprì la porta velocemente.
Guardò Clarice.
"Ah...scusate"
"Luca Soderini lei è mia moglie...Clarice De'Medici"
"Onorato...ho urgenza di parlarti Lorenzo...in privato sarebbe meglio"
"Su vai pure" disse Clarice
Lorenzo annuì e seguì Soderini.

Dalla Più Alta StellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora