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Firenze
Le carrozze arrivarono lentamente trainate dai cavalli a Palazzo Medici, Lorenzo entrò e diede i suoi guanti e il suo mantello ad un servo.
"Fratello" esclamò Giuliano uscendo dalla stanza in cui era con Sandro, Cosimo, Poliziano ed altri amici.
"Com'è andata?" Chiese Sandro
"Un disastro...fallimento completo"
"Siamo rovinati" disse Poliziano "nostra madre è rimasta la...spera di negoziare il mio matrimonio...con Clarice Orsini"
"Ah l'ho vista..." Cosimo si appoggiò ad una colonna, difianco a Giuliano.
"E com'è? Bella?" Chiese il giovane ragazzo dai capelli biondi
"È una perla rara Giuliano" Giuliano fece una smorfia accattivante.
"Lorenzo" Bianca sbucò fuori dal nulla "ah...Bianca" lei si avvicinò a lui velocemente e senza farlo parlare li tirò uno schiaffo, un bellissimo schiaffo in viso.
Tutti li guardarono
"Hai promesso di darmi in matrimonio senza neanche chiedermelo"
"Bastiano Soderini è un buon partito e può portare benefici alla famiglia"
"Ma non l'ho scelto io"
"Ha importanza? Nostra madre vuole farmi sposare una nobildonna di Roma e nemmeno io l'ho scelta" Giuliano si avvicinò"però è bellissima" disse sottovoce il ragazzo scherzando, i due fratelli lo guardarono,"Giuliano" lui annuì e si spostò, " Ascolta io non voglio sposare Bastiano e non ho altro da dire " la ragazza se ne andò" bianca!"

Roma
Lucrezia era in un grande giardino con il cardinale Orsini, poco distante da loro c'era Carlo.
Lei si avvicinò al prete e Orsini andò via.
"Ebbene?" "Il cardinale appoggerebbe le nozze se facessimo nominare Aldo, il fratello di Clarice, cardinale di Firenze"
"Quindi avete un accordo?"
"Clarice ha ancora intenzione di prendere i voti"
"Come potete farle cambiare idea?"
"Io non posso" Carlo guardò Lucrezia
"eh...ti aspetti che lo faccia io?"
"Sua madre dice che Clarice ti rispetta più di chiunque altro al mondo "
"non posso allontanarla da Dio"
"lo capisco Carlo, eh se non riuscirai ad aiutare questa famiglia, io ti perdonerò*Lucrezia si avvicinò e posò le mani sulle sue spalle*Ma è un perdono che sarà necessario chiedere"
Carlo senza altre scelte annuì.

Firenze
Lorenzo percorreva le strade di Firenze in fretta, passava tra i poveri, tra quelle povere persone che lui amava aiutare.
Si fermò davanti alla porta di casa Ardinghelli.
Lucrezia aprì la porta, lo guardò prese il suo braccio lo trascinò dentro "Quanto mi sei mancato!"
Lorenzo la baciò, erano nudi nel letto, sovrastò poi il corpo di Lucrezia mentre ancora le loro labbra erano unite, il fuoco che li scaldava scoppiettava dietro di loro.
"Sapete, voi sarete a buon diritto, La regina del torneo Madonna Ardinghelli" la ragazza rise amorevolmente.
"Vi ringrazio messer medici"
"è un piacere"
"hai mai pensato a quanto potevano essere diverse le cose per noi"
"Cosa vuoi dire?"
"Magari se io fossi stata più ricca...o tu più povero...ora forse staremo insieme "
"forse è vero...ma adesso mia madre vuole vedermi sposato con la nobiltà romana" sul volto della ragazza comparsero segni di sconforto "sposato!?" Lucrezia si alzò coprendosi il corpo, scese e prese la sottoveste "ora sono a capo della famiglia"
"e non hai pensato di dirmelo prima che facessimo l'amore" lei li lanciò i vestiti.
"Ti disturba?"
"Perché non dovrebbe?"
"Forse perché sei già sposata?"
"Ho sposato un uomo che non amo"
"sì neanche io amo la mia promessa sposa...la conosco a malapena" continuò Lorenzo
"Se la sposerai, le cose tra noi cambieranno "
"non devono cambiare...non devono" si guardarono negli occhi e Lucrezia nei suoi aveva tanto disprezzo.
"Vattene!"
"Lucrezia che cosa ho detto?"
"Ti prego, vattene" Lorenzo rimase ferma e seduto dov'era,sospirò e si alzò.
Prese i vestiti, guardò un ultima volta Lucrezia e uscì.

Roma
Clarice era nell'ospizio a servire gli ammalati. Padre Carlo si avvicinò a lei.
"Padre! Va tutto bene?"
"Ehm...bene bene "
"avete parlato con Madonna medici vuole che mi convinciate a sposare Lorenzo, si...avete rifiutato" disse Clarice "avete rifiutato?" Continuò lei preoccupata.
"Clarice sei pronta davvero a rinunciare alla possibilità di essere madre, di avere una persona da amare, qualcuno che tenga a te"
"Servire Dio è un privilegio padre"
"certo, ma ci sono modi per servire Dio, che non richiedono questi sacrifici"
"di certo non sposare Lorenzo De' Medici"
"i Medici... Non sono una famiglia come le altre... I medici hanno cambiato Firenze e sono convinto che Lorenzo possa davvero cambiare questo mondo...E se fallisce perché tu hai rifiutato di dargli la tua mano, le conseguenze ricadranno sulle generazioni a venire quindi servi questa famiglia Clarice...e servirai Dio" vennero interrotti poi da una suora, Calrice non sapeva cosa dire, rimase immobile a guardare la terra sotto i suoi piedi.

Dalla Più Alta StellaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora