Act XIX

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Gatta ci cova

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Gatta ci cova

«Sei libero nell'aria, ti senti sempre più leggero, sei leggero...ti senti così perché ora sei un uccello. Un piccolo e leggero pettirosso, o qualsiasi altro uccello ti piaccia, che vola libero nel cielo azzurro. Ora non sei più in quella gabbia che era la tua cameretta, sei libero nella natura. E dunque vola piccolo uccellino, vola!».

«Taehyung?» la voce non più alta di un sussurro del mio amico copre la voce registrata della donna che sta ancora parlando in sottofondo, togliendomi dal mio momentaneo stato di trance.

«Sì?» rispondo con calma tenendo gli occhi chiusi, cercando di tornare a sentirmi un piccolo fringuello svolazzante. I fringuelli volano? Non importa.

«Cosa stiamo facendo esattamente?» continua e sento la sua voce ora più vicina, credo mi stia sussurrando all'orecchio il che è abbastanza disturbante.

«Stiamo cercando di rilassarci attraverso esercizi di mindfulness» almeno credo. Ho cercato su youtube degli esercizi di rilassamento e mi è uscito questo video. Perché? Sono piuttosto convinto che possa aiutarmi con il mio disturbo. Eliminando lo stress automaticamente elimino il doc, facile no?

«Ma io sono già rilassato» sussurra Yoongi e lo sento muoversi accanto a me. Cerco di non aprire gli occhi e concentrarmi sulla voce della donna che mi incita a volare via.

«Be' io no quindi lo stiamo facendo» rispondo secco sperando che capisca che deve rimanere in silenzio per un altro paio di minuti prima che finisca il video.

Ovviamente non gli è chiaro. «E perché hai chiamato anche me se serve solo a te?», apro di scatto gli occhi sospirando pesantemente. Stoppo il video e mi giro irritato verso di lui.

«Perché non volevo farlo da solo ma forse sarebbe stata l'idea migliore» mormoro distendendo le gambe a terra mentre il biondo si alza andando a sistemarsi sul mio letto. Ci riproverò questa sera prima di andare a dormire. «Come procede l'affitto della casa?».

«Non dirlo a Jungkook ma entro questo fine settimana avrò tutti i soldi necessari per l'appartamento e finalmente sarà mio» sorride ampiamente portandosi le braccia dietro la testa. «Vi inviterò appena avrò sistemato tutte le mie cose».

«Devo...arrivare in ritardo di proposito? Non so, per farvi inaugurare la camera» ridacchio alzandomi per andare a mettere a posto il tappetino da yoga.

«Non sarebbe male se lo facessi» Yoongi scoppia a ridere alla mia faccia indignata e subito dopo lo colpisco sulla pancia facendolo lamentare.

«Io stavo scherzando! Non ci credo che volevi che lo facessi davvero, ingrato di un Min» borbotto guardandolo dall'alto.

«Mi dispiace» ridacchia lui rimettendosi comodo sul letto. La maniglia della porta si abbassa mostrando la figura sorridente di papà.

«Ciao Yoongi, ciao Tae. Dov'è il mio figlio preferito?» domanda facendo vagare gli occhi scuri per la mia camera. Lo guardo male facendo finta di lanciargli in faccia il cuscino. «Scherzo, scherzo. Ho preparato qualcosa da stuzzicare di sotto» ci avvisa lasciando la porta aperta.

Come Romeo e Giulietta. O Quasi ¦ VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora