Act XXIII

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Preferisco un cane

Ieri non è stata una delle migliori giornate primaverili dal momento che ha fatto il temporale: Hulk terrorizzato dai tuoni si era nascosto dietro il divano per mezza giornata, di notte invece si era infilato sotto le mie coperte  ̶  cosa che soli...

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Ieri non è stata una delle migliori giornate primaverili dal momento che ha fatto il temporale: Hulk terrorizzato dai tuoni si era nascosto dietro il divano per mezza giornata, di notte invece si era infilato sotto le mie coperte  ̶  cosa che solitamente non fa mai  ̶ . Fuori ora è tutto bagnato ma non mi dispiace perché l'odore della pioggia sull'asfalto e sull'erba fresca mi piace da matti.

Dovrei avere tutta la mia attenzione focalizzata sul televisore, dove l'avatar di Jungkook sta battendo il mio, ma non ci riesco perché oggi è domenica e questo significa che papà a momenti uscirà. Sta facendo avanti e indietro dalla camera da letto alla cucina da almeno cinque minuti, borbottando parole confuse a bassa voce e questo mi agita ancora di più perché non capisco cosa sta dicendo. Potrebbe essere un chiaro indizio su dove andrà e non posso saperlo!

Sento Jungkook dirmi qualcosa mentre ride ma non lo ascolto: papà mi è appena passato accanto emanando un buonissimo profumo. Da quando si cosparge di profumo? Lo guardo con la coda dell'occhio continuando a muovere del tutto a caso le dita sul joystick. Si infila una giacca leggera...nuova? Quando l'ha comprata? Perché non mi ha detto niente? Prende il cellulare e sorride rimettendoselo in tasca prima di afferrare le chiavi della macchina. «Esco un attimo ragazzi, torno fra poco! Jungkook rimani a mangiare per cena? Devo dire una cosa ad entrambi».

Lo guardo sospetto fermandomi di colpo mentre lui ci guarda con una strana luce negli occhi. Oh spero per lui che stia andando a comprare un cucciolo di pastore tedesco. «Certo grande D, a tra poco!» sento dire da Jungkook accanto a me. Papà sorride ampiamente e ci saluta uscendo subito dopo di casa.

Getto il controller a terra in un impeto di irritazione ma subito dopo lo sistemo per bene sotto la tv. «Dobbiamo seguirlo» proferisco parola alzandomi dal pavimento. Abbasso lo sguardo su Jungkook e lo trovo a guardarmi confuso.

«Ora?» alza le sopracciglia mettendo in pausa il gioco. Annuisco con convinzione portando lo sguardo sulla porta chiusa da pochi secondi.

«Ora» ripeto calcando sulla parola. Mi avvicino di soppiatto alla finestra e vedo papà mettere in moto la macchina. «E dobbiamo anche darci una mossa altrimenti lo perderemo di vista. Avevi detto che lo avremmo seguito un giorno, no? Be' quel giorno è arrivato Jeon quindi alza le chiappe da terra».

Jungkook borbotta qualcosa d'incomprensibile alle mie orecchie. Spegne la console e un po' di malavoglia mi segue alla porta. «Ma Tae, ha detto che doveva dirci una cosa a cena e sono sicuro che riguardi il suo uscire spesso di pomeriggio quindi perché non aspettare?».

«Perché ho un bisogno disperato di farlo ora» gli rispondo in fretta. Nell'esatto momento in cui papà esce con la macchina dal vialetto spalanco la porta e mi precipito fuori casa. Sento i passi frettolosi di Jungkook dietro di me per questo rallento un po', senza mai perdere di vista la macchina di mio padre.

Come Romeo e Giulietta. O Quasi ¦ VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora