A cena col nemico
Fisso l'armadio aperto davanti a me mentre la voce di Jungkook mi rimbomba nelle orecchie ma non gli sto prestando molta attenzione. Non so assolutamente cosa mettermi e questo è un bel problema: non che voglia fare particolarmente bella figura davanti a Park Jimin ma detesto uscire senza essere almeno decente.
Lancio un'occhiata all'orario sul cellulare e sospiro rendendomi conto di dovermi sbrigare: ho detto a Jimin di non venirmi a prendere ma di aspettare solamente davanti al ristorante e ovviamente non posso chiedere il passaggio a nessuno ̶ come glielo spiego che devo andare ad una cena col mio peggior nemico? Potrebbe essere frainteso ̶ dunque dovrò avviarmi a piedi. Maledetto me che ho iniziato così tardi scuola guida.
«...e non lo so onestamente Tae, le cose sembrano esattamente come prima ma in realtà sento che qualcosa non va. Cosa dovrei fare?» la voce del mio migliore amico torna ad essere più nitida e torno a prestare attenzione a ciò che sta dicendo. Immagino stia parlando di Yoongi.
«Sai che faccio schifo a dare consigli Kookie e non ho neanche un minimo di esperienza però posso dirti che magari la cosa migliore sarebbe forse parlargli? Nel senso, digli che ultimamente ti senti così e vedi cosa succede. Non metterti sempre sulla difensiva come fai sempre quando i toni si alzano, somigli troppo a me in quel caso e sai perfettamente che non sono l'esempio migliore da prendere» provo a dargli un mezzo consiglio utile mentre afferro una camicia e dei pantaloni che mi sembrano i più decenti che ho.
Vorrei tanto parlarne con Jungkook, esporgli come al solito le mie titubanze ed i miei pensieri in generale uniti ad insulti che non possono mai mancare. Detesto con tutto me stesso tenergli nascoste le cose, va contro la mia natura: sa anche che mutande indosso ogni giorno come faccio a tenermi un cecio in bocca con lui? Purtroppo devo e non posso farci nulla.
Lo sento ridacchiare ed abbozzo un sorriso mentre poggio gli indumenti sul letto. «Ora devo andare, papà è appena andato a lavorare e ho delle commissioni da fare per lui e no, tranquillo, non serve che vieni ad aiutarmi. Ci sentiamo appena riesco».
«Mh...d'accordo ma per qualsiasi cosa chiamami tanto sono a casa a non fare nulla se non studiare» sbuffa sonoramente facendomi ridere. Le nostre vite sono sempre state abbastanza monotone, be' forse la sua un po' meno da quando sta con Yoongi. «Ci sentiamo».
«Mh-mh» rispondo sovrappensiero fissando la camicia. «Ti voglio bene, a più tardi».
Non sento nulla per una manciata di secondi poi la voce del corvino si ripresenta questa volta molto più incerta e dubbiosa. «Anche...io, a più tardi Melanie Martinez» riattacco subito dopo posando il cellulare sul comodino.
Bene, rendiamoci presentabili per una cena di merda.
Mi sbrigo a spogliarmi e ad indossare la camicia rossa infilata nei jeans neri, metto gli scarponcini e corro verso il bagno per sistemarmi. Fisso per qualche attimo il mio riflesso nello specchio e noto che la parte rosa dei capelli è quasi completamente andata via lasciando spazio solamente al biondo della decolorazione. Non è poi così male alla fine ma la ricrescita inizia a notarsi quindi probabilmente mi toccherà tagliarli perché non posso cambiare colore nuovamente.
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Come Romeo e Giulietta. O Quasi ¦ Vmin
RandomNella Cheonsa High school i ragazzi dell'ultimo anno si stanno preparando a mettere su una fantastica recita sulla famosissima tragedia di Romeo e Giulietta. Kim Taehyung, un ragazzo estremamente preciso con un disturbo ossessivo compulsivo che lo s...