Act XXII

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Conoscersi senza accorgersene

Non appena esco dalla struttura dove seguo le lezioni di scuola guida vengo investito dalla luce solare che mi costringe a chiudere gli occhi e lamentarmi

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Non appena esco dalla struttura dove seguo le lezioni di scuola guida vengo investito dalla luce solare che mi costringe a chiudere gli occhi e lamentarmi. Che diamine, fino a due giorni fa non c'era tutto questo sole! Amo Marzo ma questo suo essere bipolare è irritante.

Sto per tirare fuori il cellulare ed avvisare papà che ho finito così appena riesce può venirmi a prendere ma una figura che mi si piazza davanti mi distrae. È alto, muscoloso ̶ o almeno così pare - ed onestamente mi fa paura. Vuole prendere e picchiarmi in un vicolo cieco? No, impossibile nessuno lo farebbe mai alla luce del sole. O sì?

Quando torno ad essere capace di vedere bene, riconosco la persona davanti a me e tiro fuori un sospiro di sollievo che non mi ero reso conto di star trattenendo. Jungkook mi sorride salutandomi con la mano in modo così tenero che mi vergogno di aver pensato che potesse picchiarmi. Be' l'ho pensato prima di riconoscerlo ma fa lo stesso. Ecco perché non bisogna giudicare una persona dall'aspetto fisico.

«Kookie, che ci fai qui?» domando sorpreso salutandolo a mia volta con un sorriso. Il minore si infila una mano in tasca facendo spallucce.

«Volevo solo uscire un po' per liberare la mente e sapevo che ti avrei trovato qui». Annuisco stringendomi lo zaino in spalla e lo osservo meglio prima di parlare. Devo andare dritto al punto, inutile fare giri di parole.

«Cosa sta succedendo tra te e Yoongi?», ammetto che vedendolo irrigidirsi mi sento in colpa per averglielo chiesto ma voglio saperlo. Lui sospira iniziando a camminare verso non so dove e lo seguo in silenzio senza fare alcuna protesta.

«Piccoli disguidi. Stiamo cercando di venirci incontro e capire cosa c'è che non va» risponde con una piccola smorfia. So che non mi sta dicendo tutta la verità, glielo leggo in faccia. Mi dà un po' fastidio ma non sono esattamente nella posizione di poter giudicare dopo avergli nascosto la cena con Jimin. E poi lo capisco, insomma sono cose loro e immagino sia normale non sbandierare al proprio migliore amico i dettagli dei litigi a meno che non vuole un buon consiglio, cosa che da me non riuscirebbe ad avere.

«E sta funzionando?» chiedo passando le mani sulla maglietta per allisciarla. Stringo le labbra rendendomi conto di ciò che ho fatto e trattengo un verso di frustrazione. Ho bisogno di più video di meditazione a quanto pare.

Jungkook fa scontrare la lingua contro il palato provocando uno schiocco. «Onestamente non lo so, sembrano non esserci progressi. Però ci saranno, lo so, dobbiamo darci solo un po' più di tempo. È un periodo che attraversano tutte le coppie, non è niente di preoccupante».

«E tu stai bene? Yoongi sta bene?» domando timoroso mordendomi il labbro inferiore. Non ho mai palesato così la mia preoccupazione per loro e non ho idea di cosa stia capitando ultimamente ma sento questi impulsi di tanto in tanto.

Come Romeo e Giulietta. O Quasi ¦ VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora