Act XXXIV

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Lui sa

Quella notte, quella in cui Jimin ha dormito con me per la prima volta, è stata un sogno. Io e Jimin ci siamo addormentati poche ore dopo nello stesso letto il quale non era mai stato così comodo. Se n'è andato la mattina presto prima che mi svegliassi per andare a scuola. Mi ha lasciato un biglietto salutandomi e augurandomi una buona mattinata. L'ho infilato nel mio portafoglio dove adesso lo custodisco gelosamente.

Notti così non mi dispiacerebbero affatto devo dire, sono stato molto tranquillo ed è stato bello. Davvero bello. Non riuscivo a nascondere la mia felicità questa mattina presto, onestamente non m'interessava se Jungkook avesse iniziato a fare strane domande perché sentivo anche di volergli raccontare tutto. Stavo bene, ero su di giri, avrei voluto iniziare a correre ovunque senza mai fermarmi.

Questo fino a prima dell'inizio delle prove. Ora tutto ciò che voglio fare è dare una testata a Sunhee. Gelosia? Diamine sì. Non potete biasimarmi, non penso che voi ve ne stareste seduti a braccia conserte a guardare la persona che vi piace recitare versi d'amore a qualcun altro. Certo, è una recita ed è tutta finzione ma non è carino lo stesso. Perché ho dovuto dare la parte proprio a lui?

«Tae, stai bene?» Jungkook si volta verso di me con sguardo accigliato. Io lo guardo con la coda dell'occhio e mi giro verso di lui senza cambiare espressione.

«Certo che sto bene, sto alla grande, in ottima forma. Cosa ti fa pensare il contrario?» rispondo sbuffando una risatina che non sembra esattamente divertita. Non so neanche cosa sembra ma poco mi importa.

«Stai per distruggere quella matita, hai fatto fuori due fazzoletti riducendoli a brandelli e guarda Sunhee come se improvvisamente volessi picchiarla» il mio migliore amico sembra abbastanza incerto mentre parla e forse spaventato. Grugnisco gettando la matita sul banco non appena arriva la scena del bacio. Avevamo concordato fosse sulla fronte ma deve esserci per forza? Non possono, che so, stringersi la mano?

«Stop! Non mi piace» esclamo alzandomi dal mio posto iniziando a fare avanti e indietro sotto al palco. Alzo lo sguardo sugli "attori" i quali mi stanno guardando confusi, ad eccezione di Jimin che pare si stia divertendo come non mai.

«Ma abbiamo rivisto tempo fa questa scena e andava bene il bacio sulla fronte» protestò Sunhee lasciando le mani di Jimin. Io inclino la testa assottigliando lo sguardo.

«Dimmi, Sunhee, il tuo ragazzo non è geloso di vedere una scena del genere alla recita? Perché io lo sono!» esclamo istericamente. Cala un silenzio tombale intorno a me e vedo Jimin con gli occhi spalancati, rosso in viso per le risate che sta trattenendo. «Cioè, lo sarei! Al posto suo sarei molto geloso. Ora non ne avrei motivo. Mi stavo solo mettendo nei panni del tuo ragazzo. A lui va bene?» chiedo sistemandomi il basco sulla testa. Non andrà mai fuori moda un capo d'abbigliamento simile. I francesi hanno così stile.

«In realtà ne abbiamo discusso e non ci sono problemi. Sa che Jimin è impegnato. Sono i nostri genitori ai quali farà piacere vederci così» fa spallucce lei sorridendomi. Annuisco, dimentico che teoricamente loro dovrebbero essere fidanzati agli occhi dei loro genitori. Un momento, che ha detto?!

«Impegnato?» mi va la saliva di traverso e la voce mi esce più acuta del dovuto. Il mio...più che amico mi guarda sorridendo fiero più che mai.

«Oh sì mi ha raccontato che è occupato sentimentalmente. Con un ragazzo molto carino anche se isterico e con delle manie di controllo che sta cercando di diminuire» ride la ragazza guardandomi allusiva. Arrossisco fino alla punta delle orecchie accorgendomi che lei sa tutto perfettamente.

«Riprendiamo la scena, ma cerca di non tenere troppo a lungo le labbra sulla sua fronte. Poi diventa inquietante» borbotto prima di girarmi e tornare al posto con la testa china.

Come Romeo e Giulietta. O Quasi ¦ VminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora