Capitolo 13

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Jey appoggia la testa sul mio petto e mi da dei teneri bacini. Non posso crederci. È successo di nuovo. Ma questa volta non credevo fosse Jimmy.  È stato tutto così diverso,tutto così passionale,tutto così vero. Già, siamo io e lui,nudi su una spiaggia,nessuno ha imbrogliato,nessuno è stato ingannato. Solo noi due nella nostra essenza più vera. Niente più bugie. Finalmente non mento più a me stessa,l'uomo che amo è qui,reduce da una imminente unione carnale,sdraiato teneramente su di me. I suoi occhi sono dolcissimi,brillano come due perle, o come il riflesso della luna nel mare alle nostre spalle. Mi chino e gli do un bacino tra i capelli ormai scompigliati e lo stringo forte a me. È assurdo come un uomo così forte e cresciuto in realtà sia così avido di carezze. Lascio la sua mano e inizio ad accarezzargli il fianco tatuato,con il braccio sinistro lo abbraccio come se lo supplicassi di non lasciarmi andare mai. "Mi sei mancata " sussurra mentre mi afferra per la vita abbracciandomi. "Anche tu" rispondo avvicinandomi al suo orecchio.  Sento la sua presa salda su di me: vorrei che questo momento non finisse mai. Mi stringe ancora più forte e all'improvviso si rigira nella sabbia.  Ad un tratto mi ritrovo sdraiata al suo fianco. Afferra la sua camicia e mi copre dolcemente,come faceva quando da bambina mi rimboccava la coperta a casa di Joe,e ci guardiamo dritti negli occhi,persi in una conversazione fatta di sguardi di cui solo noi sappiamo l'esistenza; una tale intesa non si può descrivere a parole. Mi butto tra le sue braccia perché una brezza marina mi accarezza la schiena nuda,facendomi venire un po' di pelle d'oca.  Nel girarmi avverto un po' di dolore. Era pur sempre la mia seconda volta nella vita e a due anni di distanza. La mia prima vera volta emotivamente parlando. Jey mi stringe a sè con i suoi grossi muscoli e mi da un bacio sulla guancia per poi chiedermi:"ti ha fatto male? Ti ho vista un po' tesa." Che carino quando si preoccupa per me. Sto scoprendo il suo lato protettivo. Devo ammettere che mi manda fuori di testa
"Sì un pochino" rispondo a voce bassa. Non mi va di rovinare il momento.  Lui mi da un bacio e mi tranquillizza accarezzandomi i capelli. "Baby stai tremando... fa troppo freddo,vieni con me in camera. Ti ammalerai se stiamo qui,è tutta la sera che sei scoperta,chissà che freddo che hai..." dice con una voce dolce e rassicurante. Effettivamente non mi sono accorta ma il mio corpo stava tremando per il freddo. Cerco di rassicurarlo dicendogli che sto bene così,che è solo una leggera brezza dal mare che mi infastidisce,ma lui insiste nel volermi riscaldare a ogni costo. È strano come le persone non mostrino mai totalmente il proprio carattere. Un uomo così scherzoso e apparentemente stupido in realtà ha un lato tenero. Mi piace sentirmi coccolata da lui,la stessa persona che mi aveva fatta piangere per due anni ora mi sta facendo toccare il cielo con un dito. "Grazie che ti preoccupi per me. Mi dispiace di averti trattato male quella notte... Jey io ero convinta di essere in camera con Jimmy,scoprire che in realtà non ero con lui mi ha destabilizzata..." Mi accarezza il viso con la punta delle dita e mi dice"scusami..." tenendo gli occhi bassi. L'uomo che avevo creduto un bastardo in realtà è solo un cucciolo da proteggere. "Non importa,tesoro fare l'amore con te st-". Sentiamo un telefono suonare improvvisamente. Ovviamente è il suo,il mio è spento nella borsa. Questi maledetti telefoni,riescono a rovinare ogni momento. Prende il cellulare dalla tasca dei jeans deciso a spegnere la chiamata ma poi mi guarda con una faccia preoccupata ed esclama: "piccola devo rispondere,è mio padre..." "tranquillo fai pure" rispondo. Spero sia veramente necessario richiamarlo. Rikishi ti odio. Approfitto per rivestitrmi mentre Jey risponde al telefono. Recupero i miei indumenti e li sbatto per togliere la sabbia. Dopo essermi vestita prendo la camicia di Jey e la appoggio sul tronco piegata un po' alla buona.
- "...cosa? Papà come è successo? Arrivo subito,sono in spiaggia...eh sì ero uscito a prendere aria,stai con lui."
Qualcun altro si è messo nei guai. Ma sta volta almeno non è Jojo. "Baby devo andare,mio figlio sta male..." dice con tono preoccupato mentre cerca di infilarsi velocemente i pantaloni saltellando. Gli passo la camicia e lo aiuto a vestirsi mentre lui continua a scusarsi inutilmente. "Hey non preoccuparti per me,ti accompagno,corri da tuo figlio" gli dico abbracciandolo forte prima che si chiudesse la camicia. "Piccola vai in camera..." "no vengo con te" rispondo con tono deciso. Gli do un bacio veloce sulle labbra e afferro la mia borsetta mentre finisce di allacciare gli ultimi bottoni. So quanto ci tiene ai suoi figli e voglio stargli accanto. Mi prende velocemente per mano e corriamo verso l'albergo.  Arrivati alla passerella gli lascio la mano per evitare che qualcuno intuisse il nostro feeling e rimango qualche passo dentro di lui.  Già in lontanaza sento le urla di un bimbo che piange disperatamente. Cammino sempre più lentamente e alzo lo sguardo per vedere la reazione di Jey che nel frattempo aveva iniziato a correre velocemente.  Lo vedo arrivare alla piscina e io lo seguo discretamente. Arriviamo alla hall e vedo una scena terribile: Rikishi è seduto a terra e urla a Jey di muoversi tenendo in braccio la creatura che piange senza quasi prendere fiato. Il povero bambino ha infatti un taglio sulla mano che sgorga sangue sporcandogli tutti i vestiti. Mi volto per un secondo e mi accorgo che a terra ci sono dei cocci di uno degli innumerevoli vasi esposti nel salone e altri tre bambini che osservano in silenzio la scena con il volto spaventato. "Presto chiamiamo un medico!"urla Jey impanicato. Nel frattempo la receptionist si era accorta della scena e ha composto un numero al telefono dicendo che sarebbe arrivato il dottore.  "Papà cosa ha combinato? Hai lasciato i bambini da soli?" Jey si sta infuriando visibilmente e Rikishi afferma " no i bambini erano stufi di stare a tavola e li stavo accompagnando qui per vedere un film insieme...loro però hanno iniziato a correre...gli ho detto di non correre ma non ho fatto in tempo a raggiungerli che sento un tonfo e lo trovo a terra in mezzo ai vetri... ti giuro li stavo controllando..." "ne parliamo dopo,lascialo a me...amore non è successo nulla, vieni in braccio a me...il nonno va dai cuginetti...papà accompagnali di là per favore...ah e il piccolino dov'è?" "È in camera con tua madre,sta dormendo già da un'ora,si vede che sei un padre attento" gli dice Rikishi con tono ironico mettendo una mano sulla spalla a un bimbo e accompagnando gli altri con un gesto della mano. "Dai bambini,chi vuole le crêpes?"

One heart for two~ Jey and Jimmy Uso fanfiction💕 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora