One heart for two~ Jey and Jimmy Uso fanfiction💕

Capitolo 17

Stronzo maledetto. Non mi sono neanche svegliata completamente che già questa giornata ha preso una brutta piega. Anzi l'intera settimana è rovinata.  Come posso anche solo osare di guardare negli occhi Jey dopo l'accaduto? Avevo mandato una foto in cui ero nuda per metà a suo fratello gemello.  Sono una stupida,riesco sempre a rovinare tutto,se solo avessi chiesto il numero a Joe con una scusa, dato che siamo pure vicini di stanza,sicuramente non avrebbe fatto domande. Oppure avrei potuto usare instagram o facebook,ancora più semplice,siamo nell'era dei social e io ancora mi ostino a cercare il numero... Forse se ora sono a gambe incrociate su un letto,vestita in malo modo e completamente spettinata a piangere è solo colpa mia. Dovevo stare più attenta,Galina me lo ha sempre detto da quando ho avuto il mio primo ragazzino a 14 anni di non mandare mai queste foto in giro,o almeno di essere completamente sicura del destinatario. Raramente lo avevo fatto e sempre in modo cauto, senza farmi vedere in volto,ora mi sono fregata da sola come una polla. E se quel coglione  ieri sera l'avesse mandata a tutti i suoi amici? E se qualcuno qui presente lo scoprisse? Tipo una persona a caso: Trinity. Tutti mi prenderebbero per una poco di buono,credo che nemmeno mia sorella mi crederebbe. Sono nei guai. E poi questo segno sul collo,ora che faccio? Non posso continuare a ritoccarmi il correttore tutto il giorno... anche se non credo che uscirò più da qui per i prossimi sei giorni. Mi sfrego in modo isterico la mano sul collo e nel frattempo fisso con gli occhi velati di lacrime i vestiti della sera precedente,ancora sparsi a terra come se me li fossi strappati di dosso presa dalla foga di un rapporto selvaggio. Chissà cosa avrà pensato quel cretino.  E io,invece che tenerlo lontano da me, gli avevo dato un pretesto per tenermi in pugno. Di nuovo. Come aveva fatto quella maledetta sera in cui minacciò che avrebbe parlato con Trinity mettendomi in cattiva luce se solo avessi osato parlare con qualcuno della loro malefatta. Se solo Jey non si fosse lasciato scappare una parola con Joe probabilmente ora sarei ancora a casa sola nel mio dolore.  Ancora una volta devo ringraziare quel ragazzone che fin da quando andava al college è sempre stato presente nella mia vita come un fratello maggiore. Per proteggermi si era messo contro i suoi stessi cugini prendendosi pure qualche cazzotto,perché si sa che tra wrestler le cose non si risolvono parlando. E devo ringraziare in parte anche i sensi di colpa di Jey,il quale in spogliatoio, stanco dall'allenamento,aveva detto a Joe "ti devo parlare". Avevo passato questi due anni ad addossargli tutte le colpe soltanto perché fu lui a toccarmi,quando in realtà la mente malefica dietro a questo piano era quella di Jonathan Fatu. Gradualmente i ricordi riaffiorano da un angolo nascosto della mia mente e scorrono nitidi,come le immagini di un film: l'abbraccio caldo e confortante di Galina,unica sensazione positiva di tutta la vicenda, quell'abbraccio materno,quella sua convinzione che tenendomi stretta a lei ogni male sarebbe rimasto lontano da me,erano le uniche cose che mi consolavano.Joe era rientrato a casa,io ero lì da loro per un pomeriggio tra sorelle fatto di skincare e gossip,quando Galina saluta suo marito con un bacio. Joe ricambiò con uno sguardo serio la tenerezza,che ormai dopo anni era una loro piccola abitudine,e dopo avermi guardata mi disse:" Julia,quegli scemi non ti daranno più fastidio". Fui costretta a confessare,anche se parlai con piacere;era liberatorio, e Galina mi aveva riempita di coccole mentre cercavo di farmi capire con la voce rotta dal pianto. Fu così che scoprii che Jey si era preso in silenzio uno schiaffo da Joe, chiedendo scusa anche a mia sorella con gli occhi bassi. Mentre con Jimmy le cose andarono diversamente: Joe infatti era nero dalla rabbia,appena lo vide lo colpì sferrandogli un pugno sulla faccia. Ma il gemello cattivo,invece di prendersi le sue colpe, aveva trascinato Joe nel ring,dando inizio ad una rissa da bar. Ricordo ancora che Joe  era rincasato zoppicando in modo ridicolo. Ma soprattutto ricordo di aver riso come una matta con Jojo vedendo i gemelli in tv,entrambi con un occhio nero. Una piccola rivincita nel dramma generale.
Mi asciugo le lacrime che si stavano gradualmente fermando anche grazie alla risatina provocata dal ricordo dei gemelli massacrati. Prendo il cellulare che avevo appoggiato al comodino sotto carica ieri sera e controllo l'orario.  Sono appena le 8:15,abbastanza presto per svegliarsi in vacanza dopo aver fatto serata. Come minimo Jimmy aveva bussato alle 8 in punto. Era uscito presto per non farsi beccare dalla moglie. Ormai il tradimento era un'abitudine a quanto pare. Sblocco il cellulare e trovo dei messaggi di Jey:
"Buonanotte piccola❤". Era di ieri,ero già a letto quando l'ha inviato. Sua madre proprio non voleva schiodarsi dalla suite si vede. E poi altri due:
"Julia perché ti sento urlare?"
"Accompagno i bambini da Galina e torno,non ti muovere".
Non ci posso credere,Jey aveva sentito tutto. No forse ha sentito casino ma non ha capito. E se davvero avesse capito? Non ce la posso fare,mi sento troppo in colpa. Mi lascio cadere di faccia su uno dei numerosi cuscini del letto e riprendo a piangere senza sosta. Perché avevo accettato di venire a Samoa? Non so se mi provocava più rabbia il pensiero delle conseguenze disastrose,il comportamento da maleducato di Jimmy o l'aver fatto preoccupare Jey. Ha due bambini,dovrebbe preoccuparsi di loro invece che di me,anche se Jason aveva ormai 11 anni e il più piccolo 7 e non hanno bisogno di continue attenzioni come i bimbi più piccoli. È un bravo padre,nonostante abbia avuto il primo figlio a 23 anni e non abbia dei rapporti civili con le loro madri;almeno riesce ad essere vicino ai figli. È una persona buona,non si merita altri problemi da me. Il cuscino è ormai bagnato completamente dalle lacrime,sollevo un attimo la testa infastidita per girare il cuscino ma sento improvvisamente bussare alla porta:"Julia aprimi per favore,sono Jey!"