Capitolo 2

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Finalmente arriva il mio taxi che mi porterà all'albergo. Un signore di mezza età con una camicia hawaiana prende i miei bagagli e li carica nel bagagliaio e mi apre la portiera gentilmente. Mi rilasso sul morbido sedile in pelle e decido di ascoltare un po' di musica mentre mi perdo ad ammirare il bellissimo panorama di Samoa,il luogo dove tutto è iniziato. Già perché è proprio qui,sulla tanto amata isola d'origine che i gemellini mi hanno presa in giro due anni fa... era il loro compleanno ed erano entrambi ubriachi e fu così che la mia cotta di sempre,Jonathan,colui che avevo sempre affettuosamente chiamato Jimmy,aveva deciso di giocare con i miei sentimenti illudendomi di piacergli. Dopo un interminabile gioco di sguardi infatti finii a letto con uno di loro,ma purtoppo per me non era il gemello desiderato ma era Joshua. Già perché Jimmy non era mai stato interessato a me a differenza di suo fratello,e con un subdolo piano sono riusciti ad ingannarmi e a farmi trovare Jey nella mia stanza. Avevano giocato con i miei sentimenti,avevo solo 16 anni e credevo che la mia prima volta a letto sarebbe stata con il gemello che amavo. Da allora non ho più voluto saperne di loro e non avevo più partecipato ai party dei samoani quando sapevo della loro presenza. Anche Joe si arrabbiò molto all'epoca ma li perdonati dovendo lavorare con loro in WWE ed essendo comunque suoi cugini aveva deciso di invitarli al suo compleanno da sogno.
L'auto si ferma e ci impiego qualche secondo per riprendermi dai miei pensieri. Spengo la musica e scendo dalla macchina,e all'improvviso mi ritrovo davanti a un hotel stupendo sulla spiaggia. Non faccio nemmeno in tempo ad ammirare il panorama che subito vedo mia sorella Galina che mi abbraccia forte e mi saluta affettuosamente:"ciao sorellina! Da quanto tempo,sei sempre più bella!!! È andato bene il viaggio?" "Certo sorellona tutto bene,ti trovo in forma!"
Il pancione le era cresciuto a dismisura dall'ultima volta che l'avevo vista dal vivo e mi sembrava più felice che mai. Nel frattempo il tassista mi scarica le valigie e le affida a un ragazzino che mi dice le porterà nella mia stanza. Saluto anche i miei nipoti,prima i gemellini che si rincorrono sulla spiaggia come due matti e poi la più grande,Jojo,che a quasi 14 anni sembra ormai una piccola donna con quel top giallo corto e degli shorts di jeans strappati. In quel momento arriva anche Joe,in costume con i suoi muscoli possenti in vista che mettendosi davanti al sole mi fa un po' di ombra e porta un po' di fresco dato che indossavo ancora i pantaloni lunghi dal viaggio,ed esclama:" Julia,che piacere vederti! Sono felice che tu sia qui per noi nonostante tutto...". Mia sorella prontamente gli da una gomitata sul braccio e lo guarda male,io mi accorgo della scena e cerco di toglierli dall'imbarazzo:"tranquilli non avete detto nulla di male,Joe capisco che tu li abbia invitati perché sono i tuoi cugini, sono venuta unicamente per voi perché siete la mia famiglia,e di già saluterò anche i tuoi genitori e i tuoi fratelli..." Joe mi guarda turbato e cerca di scusarsi per la millesima volta a nome dei gemelli ma lo interrompe la receptionist che mi chiama per assegnarmi la stanza.
Entro nel grandissimo salone dell'albergo pieno di tappeti e oggetti di lusso e do i miei documenti alla donna di prima che nel frattempo aveva preso una tessera bianca con il numero 105 impresso sopra. Mi accompagna all'ascensore e mi porta al 4 piano: all'aprirsi delle porte mi ritrovo in un enorme atrio,lo percorro seguendola e arrivo finamente alla mia stanza. Inserisce la tessera nella porta ed esclama:"mi hanno chiesto di darti la stanza migliore,la nostra suite superior". Già era veramente superior quella stanza: aveva un enorme salone con tanti tavolini su cui erano appoggiati dei piccoli vasetti di artigianato e  nel quale c'era anche una tv da non so quanti pollici; sui due lati della stanza c'erano due porte che portavano rispettivamente al bagno(dotato di vasca e ogni confort) e alla stanza da letto,rigorosamente matrimoniale perché secondo quella cretina di mia sorella forse in quella vacanza mi sarei trovata un uomo. Infine la donna mi apre l'immenso finestrone vista mare e mi conduce a una terrazza bellissima dotata di lettini e di jacuzzi con tanto di luci e poi esclama:" ci sono dell'acqua fresca e champagne in soggiorno signorina,se gradisce altro può aprire il frigorifero nell'altra sala,ci sono altre bevande e frutta fresca,oppure usi il telefono per chiamare il bar. Ah e se ha qualche altra esigenza chiami questi numeri" e mi lascia una lista infinita sul tavolino a ogni numero della quale corrispondeva un diverso servizio.

One heart for two~ Jey and Jimmy Uso fanfiction💕 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora