One heart for two~ Jey and Jimmy Uso fanfiction💕

Capitolo 45

"Tesoro mi raccomando,se hai bisogno di qualcosa telefonami. Riposati per oggi." Mando un bacio da lontano a mia sorella prima di sentire la porta richiudersi. Sistemo bene la coperta sulle gambe e mi rannicchio sul divano. Mi sento meglio dopo la dormita di stamattina ma non voglio farmi beccare in giro in hotel dopo che tutti ormai hanno scoperto del mio problema con l'ansia. Galina aveva letteralmente cacciato Jey dalla mia stanza prima di chiamare mamma e papà,i quali erano naturalmente molto preoccupati. Non gli ho parlato di Jey,preferirei annunciarlo ufficialmente in un altro momento. Mia sorella l'ha presa male,come già immaginavo. Pur di non lasciarmi con lui era rimasta con me per due ore per assicurarsi che mangiassi e per aiutarmi ad entrare e uscire dalla vasca da bagno. Le avevo detto più volte che non era necessario ma non ha voluto sentire ragioni. Avevo bisogno di un bagno caldo e di mettermi vestiti comodi per rilassarmi. Accendo la tv e scelgo una sitcom per passare il tempo fino a stasera. Mi manca Jey e mi dispiace tantissimo per come Galina lo ha trattato. Vorrei solo fosse qui con me,chissà come l'ha presa,non ho nemmeno potuto dire niente che mia sorella lo aveva quasi trascinato fuori dalla stanza chiudendogli la porta in faccia. Prendo il telefono e gli scrivo un messaggio:
"Amore dove sei? Mi dispiace tanto per ciò che è successo. Mia sorella è andata via,ho mangiato e ho fatto un bagno. Ti amo❤"
Gemellino mio❤: "amore non preoccuparti,la capisco. Sono in palestra,appena finisco salgo da te. Riposati mi raccomando"
Rispondo con un cuoricino e poso il telefono accanto a me. Spero non sia arrabbiato. Mi sento tanto in colpa per non aver detto a mia sorella che stava esagerando. Capisco che lei voglia proteggermi ma così non fa altro che peggiorare la situazione allontanando Jey. Cerco di allontanare i pensieri concentrandomi sulla tv. È carina questa serie,riesce sempre a strapparmi qualche risata. Rimbocco bene la coperta e poso la testa su un cuscino per mettermi comoda.
"Julia! Sono Jonathan,mi puoi aprire o sei in vasca anche questa volta?" Abbasso il volume della tv per accertarmi di aver sentito bene. "Hey sei in stanza? Josh mi ha detto che eri qui!" Sì è proprio lui. Non ho voglia di vedere nessuno ma capisco che sia preoccupato,ieri sera se non ci fosse stato lui forse avrei un taglio in testa o una commozione cerebrale. Gli sono riconoscente per avermi soccorsa. "Hey si sono qui,arrivo!" Rispondo avviandomi verso la porta. Mi sento debole e devo appoggiarmi ad un mobile a metà strada. "Sicura che non sei nuda?" "No! Ecco,sono vestita un po' male...ma sono coperta,vieni pure!" Esclamo aprendo la porta. Sembra stare meglio con la gamba. Il suo sguardo analizza a fondo il mio outfit. "Era meglio l'altra volta" risponde alzando gli occhi al cielo. So che esistono outfit nettamente migliori dei pantaloncini  sportivi e e una maglia oversize di un colore a caso ma non mi sembra di essere del tutto impresentabile. "Scemo sono in convalescenza!" Rispondo guardandolo negli occhi. "Lo vedo,sei pallida". Chiude dietro di sè la porta della stanza. "Julia ti senti meglio? Ieri io e Trinity eravamo molto preoccupati,continuavamo a fermare le infermiere per chiedere di te..." Mi sento un po' in colpa nei loro confronti,ho scoperto dopo anni che anche il gemello cattivo ci tiene a me...e non è solo sua moglie a dire che "Jon ci tiene" ma è lui stesso a dirlo questa volta.  Anche se in modo velato. "Sto meglio grazie,stavo vedendo un po' di tv. Grazie mille per avermi soccorsa ieri sera. Non saresti dovuto rimanere dopo,non dovevate disturbarvi..." Un piccolo sorriso accompagna i suoi passi zoppicanti. Mi avvio anch'io verso il divano. Cammino lentamente per stare al suo passo ma nonostante ciò allungo improvvisamente la mano al muro per reggermi. "Hey non fare questi scherzi!" Afferma Jimmy afferrandomi per un braccio. La sua presa salda su di me mi fa sentire sicura. "Nulla,ho avuto un mancamento,sto bene..." "no per favore niente scuse,aggrappati a me". Il suo gomito scivola velocemente sotto al mio braccio. Avanziamo lentamente verso il divano. "Ecco ora siediti". Non riesco nemmeno a oppormi. Con un gesto veloce mi trovo stretta nella sua presa. "Mettimi giù!" Urlo disperata. "Ecco ora ti accontento" risponde posandomi dolcemente sul divano. Le sue braccia calde si allontanano subito dal mio corpo. Quel contatto risveglia in me vecchi ricordi. Il modo in cui ci siamo abbracciati e desiderati quella sera. No basta è il passato. Butto un occhio alla tv per scacciare il ricordo. "Posso sedermi?" Annuisco. Dovrei provare imbarazzo a restare accanto a lui adesso,ma in realtà non provo nessuna vergogna. "Sono venuto a vedere come stavi,per fortuna Joe ha scelto di rinviare la festa...". Cavolo oggi è il compleanno di Joe. Me ne ero completamente dimenticata.  Appena lascerà la stanza gli mando un messaggio,ora non voglio fare figure con suo cugino. "Ah non sapevo avesse rinviato tutto,per Galina vero?" Jimmy abbassa la testa. "Già. Julia so che le vuoi bene,sei sua sorella. Ma anche Joe sta soffrendo tanto. Non se la sentiva di festeggiare. La festa la faremo sabato,stasera se ti va io e Trinity andiamo nella sua stanza per una fetta di torta e fargli gli auguri... ti va di venire?" "Oh grazie per l'invito,se mi sentirò meglio volentieri...vi avviso dopo cena." Mi fingo dispiaciuta ma in realtà non avevo la minima voglia di andare a una festa questa sera. Anche se forse Galina eviterebbe di controllarmi in tale contesto. Non vuole che io stia sola con Jey,anche se non credo approverebbe nemmeno che io stia parlando sola con Jimmy. La verità è che entrambi i gemelli si stanno rivelando buoni e gentili con me. Persino Jimmy lo stronzo. "Ok va bene,non fare sforzi" mi aveva risposto alzandosi a fatica dal divano. "Julia,mi dispiace tanto. È solo colpa mia se tu sei andata in depressione. Ecco,io ho avuto l'idea di farti credere che mio fratello in stanza...mi vergogno di ciò che ho fatto e ti chiedo scusa." La sua mano ruvida scorre leggermente sulla mia guancia. Avevo aspettato questo momento per tanto tempo. Le loro scuse sono arrivate. È come se ci fossero di nuovo tutte le carte in gioco. Spero non abbia ragione Galina.