Capitolo 43

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Galina non risponde. Il telefono suona a vuoto. Chiudo la chiamata e ripongo il telefono nella borsa per maneggiare meglio la boccetta dei calmanti. Prendo un po' di gocce,dovrei diluirle nell'acqua ma forse così faranno più effetto. Rimetto tutto nella borsa e mi volto verso la tavola. Ma che cosa sto facendo? Non posso andarmene così,sembrerei solo una maleducata... e poi Jey,non posso lasciarlo solo nell'imbarazzo generale. Devo tornare a tavola,il mio istinto sarebbe quello di lasciare il locale e mettermi a letto ma non posso. Le mani mi tremano e ho il respiro corto. Devo solo rilassarmi un attimo. Mi siedo al bancone del piano bar in un angolo isolato e ordino un bicchiere d'acqua. Mando un messaggio a mia sorella dicendole che la chiamata è partita per sbaglio,ma noto che il telefono trema insieme alla mia mano. Non dovrei sentirmi così male ma non riesco a non mettermi nei panni di Trinity. Sento che tutti i problemi stanno prendendo il sopravvento,non voglio sentirmi male di nuovo,ne sono appena uscita con tanta fatica. Le guance rosse bruciano quasi dal calore e sto perdendo il controllo. Non manca molto,Jey mi verrà a cercare. Me lo sento. Cerco di distrarmi un attimo. Alzo lo sguardo lungo il corridoio e osservo i quadretti di dubbio gusto raffiguranti paesaggi marini. Il ristorante è affollato,dall'altra parte del bancone sono sedute un bel po' di persone con dei cocktail in mano. Spero che nessuno mi veda. "Julia!" Alle mie spalle mi ritrovo improvvisamente Jimmy. "Ecco io... ho chiuso la telefonata...ehm". Prende posto a fatica nello sgabello accanto al mio e mi osserva dispiaciuto. Credo abbia capito che gli sto mentendo ma non posso farci nulla. "Hey Julia lo so che sei a disagio... anche io lo sono! Siamo tutti imbarazzati". Abbasso lo sguardo e noto il suo ginocchio gonfio. Aveva alzato il pantalone probabilmente per il fastidio. "Io voglio andarmene... Jimmy per quanto tempo pensi ancora di mentirle? È stato due anni fa questo bacio,se lo scoprisse non-" "Julia non alazare la voce! E poi: ci vuoi mandare tutti nei casini? Ricorda che Jey era ancora sposato quando siete andati a letto,vuoi passare per una poco di buono davanti a tutta la famiglia? Lui ha lasciato sua moglie per te. Si è reso conto di amarti. Vuoi rovinare tutto per uno stupido bacio? " per un attimo mi sento in colpa. Non dovrei essere così dura,il matrimonio di Jimmy non mi riguarda. Continuo a sentire un fastidioso nodo alla gola. "Tesoro tutto bene?" La sua mano calda afferra la mia,fredda e tremolante. "Julia non ti senti bene? Ti chiamo Jey,l'ho lasciato a intrattenere Trinity con i video dei bambini-" "no sto bene" rispondo sottovoce. Ho i brividi,sento freddo nonostante abbia le guance rosse. "Non voglio che stai così per questo,mia moglie non sospetta niente se è questo che ti preoccupa..." sento la sua voce sempre più lontana. "Due anni fa abbiamo fatto i coglioni... la rissa tra di noi è stato un malinteso,io e Trinity abbiamo problemi a letto e non credevo che mio fra-". Improvvisamente una stanchezza terribile mi pervade. Non riesco più a seguire il discorso,ho le vertigini... "Julia ma mi stai ascoltando?" Non riesco più a tenere gli occhi aperti.
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"Amore!" Riconosco la voce di Jey. La luce forte mi abbaglia mentre cerco di aprire gli occhi. "Dove sono?" Oltre alla faccia preoccupata di Jey riesco a distinguere un soffitto bianco. Cerco di muovermi ma una flebo mi punge nel braccio. "Amore mio ti sei sentita male al ristorante,sei in ospedale..." "Dove sono Trin e Jimmy?". Mi sento un forte mal di testa e ho la nausea. Vorrei solo dormire ma non so cosa mi sia successo. "Sono fuori,aspettavano che ti svegliassi." Stringo debolmente la sua mano nella mia. I suoi baci mi fanno sentire protetta. "Amore dimmi la verità,quante ne hai prese di quelle gocce?" Sono svenuta per questo? Non avrei dovuto berne così tanto,e lui come lo sa? "Non mentirmi Julia,lo vedo dalla faccia. Ti hanno fatto un prelievo,sospettavano avessi abusato di qualche farmaco dato che tremavi e hanno trovato le tracce di quella roba... ma sei impazzita?" Gli occhi mi si riempiono di lacrime. Ho rovianto tutto,doveva essere solo una serata e invece siamo tutti in ospedale per colpa mia. "Amore io...sono svenuta?" Il suo sguardo si fa subito tenero quando mi vede piangere. Il calore delle lacrime mi aiuta a non sentire i brividi di freddo. "Signorina Becker!" Un medico entra improvvisamente con la mia cartella clinica in mano. Almeno deduco sia la mia perché mentre legge mi scruta attentamente. "Signorina mi hanno detto che si è svegliata,la devo visitare." Jey si allontana dal mio letto e prende posto su una sedia accanto. "Signorina non abbia paura,il suo ragazzo l'ha portata qui,ha avuto uno svenimento... eccesso di farmaci,combinato all'alcol non aiuta. Per fortuna lei non ha esagerato troppo con la dose. Ci siamo permessi di guardare nella sua borsetta per capire se i nostri sospetti fossero corretti e abbiamo trovato le gocce,lei per caso ricorda quante ne ha assunte di preciso?" Il medico mi fissa con aria interrogativa. Mi vergogno a rispondere,avrei dovuto parlare prima con Jey di questo ma ormai sono qui. "Ecco io li ho presi tre volte oggi,l'ultima volta prima di venire qui. E ho bevuto due,forse tre bicchieri di vino..." il medico annota freneticamente sulla cartellina le mie risposte. "Lei da quanto assume questo farmaco? Ha la prescrizione vero?" Jey mi osserva. Mi sento in colpa per non averglielo detto subito. "Ecco è circa un anno,ho sofferto di depressione e ne sono guarita ma a volte mi capita di avere attacchi d'ansia... li prendo quando sono nervosa,il mio medico mi ha prescritto poche gocce una volta al giorno,so che non dovrei abusarne ma io-". "Signorina non si giustifichi,capisco benissimo,non è la prima paziente che ha fatto ciò. Tenga a mente che è molto pericoloso. Le abbiamo fatto una flebo,il suo corpo ha reagito bene,l'intossicazione non è grave quanto pensavamo però è meglio che resti in osservazione fino a domani mattina. Vado a chiamare l'infermiera che la visiterà,cerchi di riposarsi." Chiudo gli occhi esausta e Jey si avvicina a me. "Amore cosa aspettavi a dirmelo? Tutto questo stress,Galina,la rissa,Jojo e Brandon..." non riesco a rispondere,sul mio viso scorrono solo due grosse lacrime. "Baby non saremmo dovuti venire." "Cosa dici? No io... è che succede all'improvviso,quando ho l'ansia non riesco a calmarmi con niente." La sua mano stringe forte la mia. Le sue dita fra i miei capelli e il suo sguardo cercano di rassicurarmi. "Non è colpa tua. Soltanto nostra. Noi gemelli ti abbiamo fatto soffrire e tu ci sei caduta. Non me lo volevi dire per questo." Stringo le mie dita tra le sue,per quello che posso data la debolezza. "Amore io ci sono stata molto male...ecco nella mia vita altre cose non andavano già. È stato un periodo brutto e sì io pensavo spesso a quella notte a Samoa. Ma non darti le colpe,doveva succedere. Ho avuto tutta la famiglia vicino-" "io non c'ero però". "Amore non piangere,ci sei ora e ci sarai sempre. E poi so che chiedevi a Joe di me... Jojo non si fa gli affari suoi." Mi sposto un po' più a destra per fargli posto nel letto e lo invito a sedersi accanto a me battendo la mano sul materasso. "Amore vieni qui con me". "Vengo subito" risponde sussurrando. Prendo posto tra le sue braccia cercando di non farmi male con l'ago della flebo. Punge questa maledetta. "Amore mio non voglio vederti soffrire mai più,scusami" afferma a bassa voce stringendomi ancora di più nell'abbraccio. Chiudo gli occhi al piacevole tepore della sua pelle. "E io voglio che mi baci" rispondo accarezzandogli il petto.

One heart for two~ Jey and Jimmy Uso fanfiction💕 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora