One heart for two~ Jey and Jimmy Uso fanfiction💕

Capitolo 9

"Sei Julia vero? Scusate se vi interrompo,buonasera... sono Richard Anderson,il padre di Brandon...era con Joelle ma è da un po' che si sono allontanati... sai dove potrebbero essere?"
NON CI VOLEVA. Proprio ora che stavo avendo una conversazione con il gemello maledetto dovevo pensare anche alle marachelle di mia nipote. Subito mi raggiunge Joe con una faccia impanicata seguito da Galina che cerca goffamente di correre nonostante il peso della pancia. "Julia per favore sei arrivata con lei,dimmi che sai dove si trova,non risponde al cellulare,non ti ha detto dov-" viene interrotto da Galina che inizia a urlare:" Julia dov'è mia figlia dimmelo subito,so che sai dov'è,avanti dimmelo se è andata a fumare qualche sigaretta o a fare qualche stupidaggine ma non farmi stare in pensiero!" Subito Joe la abbraccia e le sussurra all'orecchio: "amore non ti agitare,vedrai che sarà in stanza,ti fa male fare questi sforzi..." Mi stavo seriamente preoccupando. " Io non l'ho vista, siamo arrivate insieme è vero ma è corsa subito da Brandon e io mi sono seduta qui con le ragazze" e le indico con la mano. Ho detto con le ragazze ma in realtà è evidente che stavo parlando con Jey. I tre mi guardano un po' perplessi dato che ero totalmente girata a sinistra con lo sgabello e le ragazze nemmeno si erano accorte di questa interruzione ma non ci danno troppo peso perché subito Joe interviene: " e tu l'hai lasciata sola con il ragazzo vero?" E rivolge un'occhiataccia al signor Anderson da bravo padre protettivo e geloso. "Joe,non oserai mica insinuare che mio figlio... Brandon è un ragazzo per bene,non ti permetto di pensar-". "Rilassati amico!" urla Jey al signor Anderson e poi si gira verso Joe: " e tu cugino,cosa facevi all'età di Brandon? Noi a 15 anni ci divertivamo,non ricordi quante ragazzine avevamo ai nostri piedi... " Joe è nero dalla rabbia e anche io e Galina gli rivolgiamo uno sguardo di rimprovero. "ASCOLTAMI BENE CUGINO,IO DEVO TROVARE MIA FIGLIA,NON TI PERMETTO DI DIRE UNA COSA DEL GENERE SULLA MIA BAMBINA. Vado a cercarla in hotel." Joe aveva ragione,non aveva perso il vizio di dire fesserie quest'uomo. Anch'io mi alzo dallo sgabello e dico al signor Anderson di cercarla in spiaggia. Nel frattempo aiuto Galina a sedersi e le faccio portare un bicchiere di acqua fresca. " Vedrai che torneranno presto tesoro non ti preoccupare..." le dice Becky premurosa che nel frattempo aveva sentito Joe urlare e aveva interrotto il suo monologo sugli omogeneizzati e aveva ritirato il cellulare con le innumerevoli foto di Roux che aveva mostrato a Renee nell'ultima mezz'ora.  Prendo la borsetta e mi dirigo verso la piscina,non prima di aver rivolto uno sguardo furioso a Jey.
Arrivo in piscina non senza aver rischiato di inciampare per via dei tacchi e inizio a chiamare Jojo e Brandon. Nessuno rispondeva. Stavo per mettermi a piangere quando intravedo attarverso la tenda di un gazebo due sagome. Mi faccio coraggio e tiro la tenda: erano Jojo e Brandon che mi guardano imbarazzati. Jojo arrossisce e io le urlo "ma ti sembra il caso di sparire in questo modo? Rispondi al telefono!" I due intanto si erano allontanati e tenevano lo sguardo basso. Quei due si stavano lasciando troppo andare. "Senti zia,potresti non dire a mio padre che..." " va bene dirò che vi ho trovati a vedere la tv nella hall. Mi auguro sia stato solo un bacio." "Si certo non mi permetterei mai di-" interviene Brandon. "Sentite a me non interessa cosa fate,basta che non fate stare in pensiero i vostri genitori e soprattutto state attenti." Li obbligo a seguirmi verso la spiaggia  in un clima di imbarazzo generale ma a metà strada incontriamo Joe e il signor Anderson :" dove siete stati!?!?" Esclamano entrambi quasi in modo sincronizzato e io prontamente rispondo :"erano nella hall a vedere la tv,Brandon ha il telefono scarico e Jojo l'ha lasciato nella mia stanza." "Jojo vieni subito qui,dobbiamo parlare!" Dice Joe con tono serio. Qui per la ragazzina si mette male. Decido di allontanarmi e di andare a vedere come sta Galina. Arrivo a metà della passerella ma incrocio due persone in lontanaza: erano Jimmy e Trinity. Evidentemente si era sparsa la voce dei due ragazzini smarriti,oppure anche loro volevano approfittare del gazebo,ma a differenza dei ragazzi per andare oltre il bacio. "Hey Julia hai trovato Jojo? Ci stiamo preoccupando tutti di là,Galina è in ansia da mezz'ora..." "Sì,li ho trovati nella hall a vedere un film". La fronte corrucciata dalla preoccupazione lo rende bellissimo ai miei occhi. Perché i gemelli erano entrambi così carini? Mentre dalla sua bocca escono parole di rimprovero su Jojo la mia attenzione è attirata dalle sue labbra carnose,quelle labbra morbide e delicate che avevo osservato tutta la sera e che desideravo da morire,e alla fine si erano posate sulle mie per regalarmi un bacio appassionato.  Se solo Trinity sapesse cosa avevano combinato suo marito e il gemello probabilmente non sarebbero più insieme. La donna mi guarda con un'occhiata gelosa in quanto si è accorta che davo troppa attenzione al visino bello di suo marito e quindi mi allontano velocemente per andare a rassicurare Galina. Odio quello che mi hanno fatto. Ma allo stesso tempo so che ciascuno dei due mi ha lasciato una parte di sè. Gemelli infami. Se non fossero così dannatamente simili non sarebbe successo tutto questo. Ma allora non sarebbero gemelli. E io non avrei dovuto bere troppa vodka quella sera. Da un lato c'era Jimmy,il gemello che credevo di amare ma che ha buttato l'esca per attirarmi a sè; dall'altro c'era Jey,l'uomo che mi voleva come sfizio personale ma che mi aveva regalato emozioni stupende. Mi è dispiaciuto trattarlo male quella notte.  Vederlo così,nudo dopo una notte di fuoco, in piedi con quella faccia mortificata che non osava nemmeno guardarmi negli occhi mi aveva lasciato una sensazione orribile,come un senso di colpa profondo che nonostante fossi io ad avere ragione mi stava divorando da dentro. Mentre Jimmy,dopo avermi dato quel bacio se n'era andato a letto con Trinity,dopo aver lasciato la preda al fratello,come se nulla fosse successo.