Cammino a piedi scalzi per la casa nel cuore della notte.
Il cuore mi martella in petto senza un motivo apparente, mentre scendo le scale, vagando verso una meta imprecisa.
Mi sono svegliata, turbata da un sogno in cui non riuscivo a vedere nitidamente, in cui tutto appariva sfocato.
Mi passo una mano tra i capelli e li raccolgo da un lato, lasciandoli ricadere sulla spalla destra.
Silenziosamente, arrivo in cucina.
Apro il rubinetto e prendo un bicchiere dalla credenza sopra esso.
Mando giù in un sorso l'acqua fresca, che mi aiuta ad aprire gli occhi ancora di più.
Uscendo dalla stanza, penso di tornare in camera, ma qualcosa mi spinge ad andare nel corridoio opposto.
Arrivo davanti la prima stanza.
Provo ad aprirla.
Non succede niente.
Passo a quella accanto, ma è ugualmente chiusa a chiave.
Arrivo davanti la palestra.
Provo a girare il pomello, e la porta si apre con un leggero click.
Sono quasi entrata completamente nella stanza, quando qualcuno mi afferra da dietro.
Avrei già urlato, se non fosse per la mano salda che mi tappa la bocca.
Il mio respiro è talmente affannoso, ol mio cuore batte così forte che è la sola cosa che si sente nel silenzio.
"Che diavolo stai facendo tu qui?"
Cerco di divincolarmi.
Le braccia di Damien si stringono intorno a me.
"Ti piace tanto questa stanza, non è così?"
Mi sfugge un gemito, e la sua mano aumenta la pressione sulla mia bocca.
Ho paura che mi stia uccidendo, tentando di soffocarmi.
Devo assolutamente prendere un respiro.
Sto cercando di prendere aria in un modo disperato, il poco ossigeno che riesce a passare dalle narici si mescola a quel poco trattenuto nei polmoni, tramutandosi in piccoli e rapidi respiri.
"Cosa volevi fare qui, a quest'ora della notte?"
"Ti sei persa? Non riesci a dormire? Oppure sei semplicemente una stupida, ragazzina ficcanaso?"
Avvicina all'improvviso le labbra al mio orecchio, nel quale sussurra direttamente parole che mi fanno rabbrividire.
"Per questa volta sarò clemente: decido di chiudere un occhio. Ma la prossima volta che ti trovo in questo corridoio nel cuore della notte, non la passerai liscia. Prenderò seri provvedimenti."
Fa una pausa.
"Tutto chiaro?"
Annuisco brevemente, per quanto questo possa sembrare inutile.
"Bene"-mi guarda negli occhi.
Quando mi lascia andare, devo concentrare tutta la mia forza di volontà per non crollare sul pavimento, boccheggiante.
A passo svelto, raggiungo la mia stanza, dove mi rannicchio sul letto ed aspetto il sorgere del sole.
Non mi rendo conto di essermi addormentata finché non apro gli occhi, svegliata dalla forte luce proveniente dalla finestra.
Dopo essermi vestita, sento un lieve bussare alla porta.
"Avanti"-dico incerta.
Tiro un momentaneo sospiro di sollievo quando vedo Adam.
"Adam"-dico, il tono involontariamente sorpreso.
"Ehi"-fa lui passandosi una mano fra i capelli scuri.
Chiude la porta con cautela, poi rimane fermo un instante, per poi decidere di avvicinarsi a me.
"Tutto okay?"-domanda, esitante.
"S-sì"-balbetto dopo un secondo di troppo.
Lui ingoia.
Resta in silenzio.
Guarda il pavimento.
"Io..."-inizia, nello stesso momento in cui sto dicendo il suo nome.
Ci blocchiamo entrambi, sorridiamo in imbarazzo.
Sento il forte campanello della porta d'ingresso suonare.
Mi affaccio dalla porta della mia stanza, mentre Adam va verso le scale.
Decido di scendere con lui, proprio nell'istante in cui passa Alexa in maniera frettolosa.
Damien ci raggiunge, insieme alla moglie e ad Andrew, che continua a rivolgermi occhiate speranzose e supplichevoli.
Lo ignoro, troppo presa a cercare di non mostrare il mio disagio in presenza del padre, il quale mi riserva uno sguardo che mi fa distogliere il mio.
"Saranno arrivati i nostri ospiti"-dice con un sorriso, sfregandosi le mani.
"Alexa, apri la porta."
La cameriera annuisce, poi fa come le è stato ordinato.
Il mio cuore perde un battito, il mondo sembra perdere il suo equilibrio e la sua stabilità ed il mondo sembra crollarmi addosso.
Non posso crederci
Lei è qui.
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Pain is human
RomanceLenah Ariston si sta riprendendo dalla sua esperienza in manicomio; sta cercando di rifarsi una vita, ha conosciuto nuove persone. Una di queste è un ragazzo, Andrew Sheen, conosciuto in manicomio e che poi la ospita in casa sua, una volta usciti e...