Asia e Stefano si conoscono fin da bambini, un legame speciale li unisce. Raggiunta la maggiore età si rendono conto che il loro rapporto non è solo una semplice e bella amicizia, ma qualcosa di molto più profondo. Così iniziano ad amarsi, ma di nas...
Oggi è il grande giorno. Come ogni anno si terrà una festa dedicata alla nostra agenzia di famiglia. Sono sereno perché so che accanto a me ci saranno Asia e mia figlia. La mia testa e i miei pensieri hanno ancora mille dubbi, ma non posso nascondere i miei sentimenti. Anche se l'ultima volta che ci siamo visti non è andata tanto bene a causa della mia assurda gelosia. Riprendo il mio lavoro, sto valutando se accettare la proposta di quel Pietro, ho una strana sensazione su di lui, qualcosa mi dice che vuole altro da noi. Forse sarà che non mi fido di nessuno, ma devo anche ammettere che la sua proposta è ragionevole. Ma farò a modo mio, alzo la cornetta del telefono.
<Bruna nel mio ufficio.> ordino <Dimmi tutto.> dice <Fissa un un appuntamento con il signor Torre, entro oggi se possibile.> Bruna annuisce, devo assolutamente capire le sue intenzioni <Sarà qui tra mezz'ora.> dice lei, ha fatto presto <Perfetto, non voglio essere disturbato per nessun motivo, sono stato chiaro?> Dopo una mezz'ora sento bussare alla mia porta, entra Bruna che accompagna il mio ospite <Complimenti per il tuo ufficio.> mi adula <Grazie, ma prego accomodati.> e si siede <Mi hai fatto chiamare, come posso aiutarti?> chiede diretto
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<Arriviamo al dunque, io non sono come mio fratello, lui vede il buono anche dove non c’è né.> esordisco <Cosa stai cercando di insinuare?> <Cosa cerchi per davvero da noi?> chiedo cogliendolo di sorpresa <Te l’ho già spiegato quando siete venuti a casa mia.> risponde <Ma io non mi fido di te.> lui fa un sospiro <Sai mi avevano avvertito su di te, che sei un osso duro. Non hai bisogno di difenderti da me. Sono da poco in città con la mia famiglia, voglio farmi degli amici, non dei nemici.> dice troppo sicuro di sé, ma continuo a non fidarmi, devo però rischiare e non deludere mio fratello.
<E va bene, voglio darti una possibilità, quindi accettiamo la tua proposta. Naturalmente sei invitato al party che si terrà questa stasera in onore della nostra agenzia.> lui sorride <Ti ringrazio ma non amo molto partecipare a queste feste.> dice ma non me l’aspettavo <Insisto, avremo modo di conoscerci meglio, non credi?> lo esorto <Va bene, ci sarò.> e ci stringiamo la mano, da veri uomini d’affari Entra mio fratello <Stefano ho appena visto andare via Pietro Torre, come mai era qui?> chiede e gli racconto tutto quello che è successo, per una volta mio fratello è orgoglioso di me, e questo mi rende felice <Francesco io prendo la giornata libera, ho bisogno di schiarirmi le idee. Stasera sarà molto impegnativa.> dico e vado via
Francesco
Sono immerso nei miei pensieri, ancora non riesco a capire la mia rossa. Cosa le sarà successo? A volte è così distratta, sembra quasi assente, sono davanti alla finestra che affaccia nel parcheggio e la vedo parlare con uomo, da qui non riesco a riconoscerlo ma poi si volta.
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Un momento, è l'uomo fidato di mia nonna, ma come diavolo fa a conoscere Milagros? Non capisco…. Si salutano e mi precipito dietro la porta del mio ufficio, voglio una spiegazione, lei bussa due volte e sta per entrare quando l’afferro per il polso e l'attiro contro il mio corpo, lei è confusa, non si aspettava tutto questo.
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Le accarezzo la guancia con il pollice e poi senza pensarci la bacio, ho sognato le sue labbra molte volte e assaggiarle è come sentirsi a casa. La stuzzico un pó prima di rivendicare ciò che è mio, ricambia il mio bacio e la divoro lentamente. Poi di colpo si allontana <No.> grida <Inutile opporsi tu sei mia, lo sei sempre stata.> sentenzio <Tu… tu mi avevi promesso..> dice <Una promessa che ho infranto proprio adesso.> dico sardonico <Tu sei pazzo.> è stranita <Si, forse sono pazzo, ma sono felice perché non sono un codardo, ti amo e non ho paura di dirlo al mondo intero. Ma tu? Sai benissimo di amarmi ma rifiuti questo amore, per cosa poi? Soprattutto per chi?> sbotto <Ti sbagli io non ti amo.> afferma ma sta mentendo <Allora perché hai ricambiato il bacio?> <Tu devi starmi lontano.> mi intima <Chi era l'uomo con cui poco fa ti ho vista nel parcheggio?> lei spalanca gli occhi <Ti sbagli, non ero io.> <Milagros se scopro che mi stai mentendo o mi stai nascondendo qualcosa, giuro sulla mia vita che non mi rivedrai mai più. Sai bene che odio chi mi mente.> la avverto Lei per tutta risposta si volta ed esce dal mio ufficio. Anche questa volta Stefano aveva ragione, devo scoprire cosa mi sta nascondendo. Ad ogni costo.