Asia e Stefano si conoscono fin da bambini, un legame speciale li unisce. Raggiunta la maggiore età si rendono conto che il loro rapporto non è solo una semplice e bella amicizia, ma qualcosa di molto più profondo. Così iniziano ad amarsi, ma di nas...
Sono qui davanti a lei che mi osserva con disprezzo, e me lo merito. A causa mia e della mia famiglia ha sofferto molto, ma anch'io ho sofferto in questi anni. Sono stato ingannato e manipolato da mia nonna e lei mi ha nascosto l’esistenza di mia figlia. <Ti sei calmata?> chiedo, lei mi guarda male <Sarò calma quando tua nonna pagherà per il male che mi ha fatto.> dice arrabbiata cerco di avvicinarmi ma si allontana <Non ti avvicinare.> intima <Voglio solo che ti calmi e mi ascolti.> dico, sembra addolcirsi <Lo so, hai sofferto a causa mia e della mia famiglia, mi maledico ogni giorno per questo credimi. Ma io ti amo, non ho mai smesso di pensarti, di desiderarti, e lo sai bene. Perdonami per tutto il dolore che ti ho causato, perdonami se sono stato così stupido di credere a delle menzogne e per averti abbandonata. Ma soprattutto perdonami per non essere stato presente quando è nata nostra figlia.> dico sincero mentre guardo i suoi occhi riempirsi di lacrime, è tutta colpa mia ma giuro che farò di tutto per renderla felice. Questa volta non si allontana e mi avvicino, fa male vederla in questo stato.
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Con mano tremante asciugo le sue lacrime, quanto vorrei poter alleviare il suo dolore ma mi spaventa un suo possibile rifiuto. <Ti prego non piangere.> sussurro, lei si riprende e come c’era da aspettarselo molto freddamente si allontana <Sto bene non ho bisogno della tua pietà.> dice cattiva <Non è pietà lo sai bene.> <Cosa vuoi da me? Non ti basta quello che mi hai fatto?> grida <Voglio riaverti con me. Voglio la vita che abbiamo sempre sognato insieme, con nostra figlia.> <Scordatelo.> afferma decisa e mi fa rabbia vederla così combattiva.
<Asia che ti piaccia o no verrai a stare da me, sei mia moglie e mia figlia deve stare accanto a me.> dico arrabbiato ma in modo fermo <Con quale diritto osi darmi degli ordini. Tu per me non sei nulla.> stringo i denti dalla rabbia e mi avvicino minaccioso <Quando te la sei spassata con me sotto la doccia mi sembra che ero tutto per te.> le ricordo e lei sbianca <Sei un bastardo.> dice arrabbiata mentre alza il braccio per schiaffeggiarmi, faccio in tempo a bloccarla.
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