54 cap

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Stefano 

Il giorno dopo 

Ho provato a richiamarla ma non risponde, è da ieri ha il telefono spento, ma non riesco a stare fermo a casa ad aspettare che possa richiamarmi. Ho preso la macchina e sono uscito. Mi fermo sotto casa sua, prima o poi deve uscire, lei ha sempre avuto ragione. Prendo il telefono ma questa volta chiamo sua nonna
<Pronto.> risponde 
<Ines sono Stefano, ho bisogno di parlare con Asia.> esordisco 
<Con quale coraggio osi chiamare? Dopo quello che hai fatto a mio figlio.> grida delusa, ecco lo sapevo 
<Ines ti prego, almeno tu ascoltami.> supplico 
<Stefano ti ho sempre difeso ma questa volta hai superato il limite. E comunque Asia non c'è, è partita per lavoro.> dice di colpo, ma come partita? Lavoro? Non è possibile 
<Partita per dove?> cerco di calmarmi 
<Non posso…> 
<Ines ti prego non posso perderla, non dopo averla ritrovata, per favore.> supplico 
<Parigi.> risponde e poi attacca il telefono 

Sfreccio tra le macchine devo fermarla prima che parta. Non posso accettare che vada lontano. Non posso permetterlo, sarebbe la fine di tutto.  
Arrivo all'aeroporto lascio la macchina dove capita non mi interessa di nulla, devo trovarla. Mi faccio spazio tra la gente, ma dove sei amore mio? Mi guardo attorno cercando i suoi occhi tra la gente. Mi dirigo dove fanno il verso check- in, mi manca l'aria, poi all'improvviso la vedo di spalle 
<Asia…> grido si volta e mi guarda confusa, non si aspettava di vedermi qui. Mi avvicino velocemente mi guarda male ma non me ne importa, a questo ci penserò dopo. 
<Perché stai scappando?> chiedo, Asia mi guarda e cede a un pianto disperato, la stringo forte tra le mie braccia, così forte da sentire il suo cuore battere.

Le sue lacrime mi fanno maledire ogni volta che l'ho ferita

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Le sue lacrime mi fanno maledire ogni volta che l'ho ferita. Chino la testa vicino al suo orecchio e le sussurro 
<Perdonami… perdonami amore mio.> dico disperato anche io tra le lacrime. Le bacio dolcemente i capelli e la stringo più forte a me
<Ho sbagliato tutto, mi dispiace. Ma io ti amo più della mia vita credimi.> dico in lacrime, si stringe forte alla mia schiena ed è la sensazione più bella che io abbia mai provato, e finalmente ritorno a vivere. Asia continua a singhiozzare ma non si ribella, anche lei aveva bisogno di questo abbraccio, forse mi ha perdonato o almeno lo spero. Poi di colpo si allontana e il mio sogno svanisce 

<Amore non allontanarti.> dico
<Come l'hai saputo?> ritorna la donna fredda 
<È stata tua nonna ma non prendertela con lei, ho insistito. > rispondo sincero 
<Cosa vuoi?> chiede acida 
<Lo so che merito il tuo disprezzo ma ti prego non partire, cerchiamo di risolvere i nostri problemi. Ma non chiedermi di lasciarti andare.> dico 
<Non ti sto chiedendo il permesso.> afferma decisa 
<Se te ne vai cosa ne sarà di me?> 
<È un problema tuo.> risponde cattiva
<Ti giuro che farò di tutto per farmi perdonare ma non lasciarmi.> mi dispero e mi inginocchio davanti all'unica donna che io abbia mai amato. La sto supplicando di non abbandonarmi.

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