27.

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Tina si porta una mano al petto e, vedendomi in bagno, sobbalza facendo un passo indietro.

Tina: "..."

(Ho appena sentito Tina parlare con qualcuno al telefono e chiamarlo 'cucciolo'... Era per caso il suo amante? E dicendo che sarebbe finita presto, si riferiva alla sua relazione con papà?)

Tina: "O-ra d-devo... a-andare."

Vedendomi immersa nei miei pensieri, Tina approfitta della situazione per andare via.

Grazie ai miei riflessi pronti, riesco a fermarla prendendole la mano non appena mi passa vicino per uscire dalla porta.

Amy: "Non così in fretta, Tina."

(Devo sapere la verità. Anche se lei non mi piace, voglio darle il beneficio del dubbio.)

Amy: "Ti ho sentita parlare con qualcuno che chiamavi 'cucciolo'. Che significa?"

Tina: "Ehm... Ero al telefono con mio fratello minore!"

Ha la voce stridula, e il tono è quello di chi è sulla difensiva.

Strizzo gli occhi e non faccio nulla per nascondere il mio scetticismo.

Amy: "E tuo fratello lo chiami 'cucciolo'?"

Tina: "Sì... ehm, mia madre lo chiamava così quando era piccolo, e tuttora continuiamo a chiamarlo così..."

(Non sono sicura che sia la verità...)

Amy: "Beh, anche se fosse vero, la gente avrebbe proprio un'idea strana del rapporto che hai con tuo fratello."

Tina: "Ma è la verità! E non hai nessuna prova per dimostrare il contrario."

Nonostante io percepisca che Tina stia nascondendo qualcosa, mi rendo conto che ha ragione.

(Devo affrontare la cosa con intelligenza...)

Impegnandomi al massimo, mi sforzo di sorridere a Tina.

Amy: "Scusa. E' che non ho avuto l'opportunità di conoscerti... Quando la gente vede una bellissima ragazza come te che esce con un uomo di mezza età come mio padre... è facile giungere a conclusioni. E sono solo molto protettiva nei confronti di mio padre, tutto qui. Spero tu capisca."

Tina: "..."

Tina sembra esitare prima di rispondere. All'apparenza sembra scettica riguardo al mio improvviso cambio di idea.

Visto che non dice niente, decido di incalzare.

Amy: "Senti, dal modo in cui parla di te, è ovvio che mio padre ti adori. E visto che sono sua figlia, vorrei davvero conoscere la sua compagna un po' meglio. Vediamoci uno di questi giorni. Ecco, digita il tuo numero sul mio cellulare."

Passo il cellulare a Tina. Lei accetta in modo riluttante, ma digita comunque il suo numero.

Amy: "Grandioso! Hai da fare più tardi?"

Tina: "Ehm, no, ma..."

Amy: "Fantastico, allora vediamoci!"

Tina: "Ehm, sì, perché no... Va bene."

Amy: "Ti scrivo dopo per metterci d'accordo sui dettagli. Ci vediamo!"

E con il mio sorriso migliore, allungo la mano e stringo la sua, poi esco dal bagno.

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L'unica cosa a cui riesco a pensare è l'incontro con Tina.

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