Quando apro la porta della mia camera, Noah mi guarda.
Noah: "Buongiorno, bella addormentata... Arrivi giusto in tempo, guarda qui."
Amy: "Buongiorno, Noah... Di che si tratta?"
Mi avvicino e guardo il meme sul cellulare di Noah.
Amy: "Ahahah. Tu e i tuoi meme di SpongeBob..."
Mi siedo accanto a lui e lo guardo mentre scorre la pagina in cerca di altri meme.
Noah: "Ahahah, guarda questo."
Si avvicina a me per mostrarmi il meme, e le nostre spalle si toccano delicatamente: sento un'ondata di calore in tutti gli arti.
(Dovrei parlargli di ciò che sto evitando da giorni...? Non abbiamo più ripreso l'argomento, e gli avevo promesso che ne avremmo riparlato. Ma... sento di avergli detto tutto quello che avevo da dire. Non so cos'altro aggiungere. E poi è davvero una buona idea tornare sulla cosa? Lui sembra stare bene, e non voglio turbarlo di nuovo.)
Prima che io abbia il tempo di decidere, la porta d'ingresso si apre: entra Eric tutto pallido e sbatte la porta dietro di sé.
Eric: "Ragazzi, vi prego, aiutatemi!"
(Sembra che abbia visto un fantasma. Gli è successo qualcosa?)
Amy: "Eric? Che succede? Non sembri stare al top."
Eric: "Non mi sento affatto bene. Mamma ha provato a curarmi con una delle sue medicine tradizionali..."
Viene verso di noi e si butta sul divano: mi avvicino subito a lui e gli misuro la temperatura con una mano sulla fronte.
Amy: "Oh, Eric. Hai la febbre!"
Poi sento una donna urlare e bussare forte alla porta di ingresso.
Mamma di Eric: "Apri! So che sei lì dentro, Eric! Sarà meglio per te che tu apra subito, giovanotto, altrimenti..."
Eric: "Ragazzi, qualunque cosa facciate, non consegnatemi a lei. Ve lo chiedo in ginocchio!"
Lo dice implorandoci e giungendo le mani.
(Eric ci sta pregando di non far entrare sua madre...)
Grido abbastanza forte affinchè la madre mi senta.
Amy: "Eric non c'è!"
Mamma di Eric: "Non mentirmi! Riesco a sentire l'odore di mio figlio a chilometri di distanza e a sapere come si sente. Si chiama istinto materno. In questo momento sento che non sta bene."
Io e Noah ci guardiamo, non sapendo cosa fare: prima che possiamo decidere la prossima mossa, la porta si apre.
Mamma di Eric: "..."
(Dovremmo cominciare a chiuderla a chiave... Ehi... Riconosco la vestaglia che ha addosso! E' quella che indossa sempre Eric quando viene qui.)
Mi avvicino a Eric e gli sussurro all'orecchio...
Amy: "Quindi per tutto questo tempo hai indossato la vestaglia di tua madre?"
Eric: "In realtà è mia!"
La madre di Eric si schiarisce la gola mentre supera l'uscio e ispeziona l'appartamento piena di disgusto.
Quando arriva a guardare me, i suoi occhi si soffermano qualche minuto di più e mi esamina più volte dalla testa ai piedi.
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Solo coinquilini
RomansaCOMPLETATA - Appena laureata, Amy Jamison decide di trasferirsi a San Francisco con la speranza di trovare il lavoro che ha sempre sognato: la vita da adulti è difficile, ma non quando hai al tuo fianco degli amici davvero speciali. Tutto cambia per...