18.

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Drrrin, drrin!

Il suono della sveglia mi fa saltare giù dal letto.

Strizzo gli occhi a causa dei raggi di sole che passano dalle tende, rendendo la mia stanza più luminosa di quanto vorrei.

(Oh. Quanto sarebbe bello dormire un altro paio di minuti... o di ore.)

Raggiungo il comodino e cerco il cellulare per posporre la sveglia.

Drrrin, drrin!

Ma dopo quello che sembra un secondo, la sveglia torna a squillare.

Con un sospiro riluttante, mi metto a sedere e la spengo, mettendo fine a quel suono fastidioso e persistente.

(E' ora di alzarsi.)

Sguscio via dal letto e completo la mia routine mattutina come se fossi uno zombie.

(Il mio cervello non si metterà mai in moto senza il mio solito caffè mattutino.  Allora, cosa mi metto oggi? Ho qualche riunione importante o un cliente che voglio stupire... Aspetta un attimo!)

All'improvviso mi torna in mente la conversazione straziante che ho avuto ieri sera con il mio collega.

(Oh, Dio, mi sono appena ricordata cosa devo fare per prima cosa oggi, appena arrivo in ufficio. Devo chiarire le cose dopo il piccolo malinteso che ho avuto ieri, non andando a lavoro. Facciamo in modo che la magia della moda mi dia la sicurezza di cui ho bisogno.)

Decido di indossare un tailleur blu e rosso, con una cintura argento per risaltare il girovita ed una collana dello stesso colore: infine faccio delle onde ai capelli e li porgo su un lato, definendoli con la lacca.

(Sembra perfetto! Fa sembrare che mi sia impegnata il giusto per trovarlo, senza farmi sopraffare dall'ansia.)

Mi sono appena vestita quando sento la porta di camera mia cigolare e aprirsi di qualche centimetro.

Mi volto e vedo Eric che fa capolino nella stanza.

Eric: "Senti..."

(Ma che sta facendo?)

Amy: "Cavolo, Eric. In futuro preferirei che tu bussassi... Ma visto che sei qui... Che ne pensi dell'outfit?"

Faccio una giravolta a gli faccio vedere il vestito che ho scelto a 360 gradi.

Ignora la mia domanda e comincia a parlare.

Eric: "Volevo solo dirti che la tua stupida sveglia mi ha svegliato... non una, ma ben due volte. Perchè l'hai messa così forte? Riesco a sentirla anche dal salotto."

(Aspetta un attimo. Si è davvero intromesso nella mia stanza per lamentarsi della mia sveglia...?)

Amy: "Oh, scusa se ti ho recato fastidio in casa mia."

Solo uno scemo non capirebbe il sarcasmo della frase che ho appena pronunciato con tanto di tono canzonatorio.

Amy: "Ora, se non ti dispiace, devo andare a lavoro. E poi perchè diavolo dormi in salotto?"

Eric: "Uff... Mia madre ha organizzato un saluto al sole... e non è un saluto al sole qualunque, è un saluto nudo. Non riuscivo a dormire con tutti quei canti e quegli scampanellii... e immagini di pelle nuda e cadente per tutta la casa. A parte questo... Cavoli, amica, sei proprio chic."

Amy: "Oh, ti riferisci a questi vecchi cenci?"

Eric: "Ti hanno invitato ad una riunione importante o qualcosa del genere?"

Solo coinquiliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora