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E' un solito sabato mattina.

(Per prima cosa ho bisogno della mia caffeina!)

Entro in cucina e vedo Noah mangiare al tavolo mentre guarda il telefono e sorseggia una tazza di tè. Alza gli occhi e incontra il mio sguardo...

Noah: "..."

...E dopo aver annuito educatamente, torna a guardare lo schermo.

(Sento che le cose sono imbarazzanti quando siamo soli. Non sono sicura di cosa sia cambiato tra noi... E poi non ho dormito tutta la notte pensando a chi portare con me al matrimonio di Marie. Forse dovrei abbandonare l'idea di andarci con qualcuno e divertirmi con i miei amici.)

Mi avvicino alla macchinetta del caffè, con la mente che viaggia a tremila e le mani che si muovono in automatico.

(Non credo che Noah abbia già qualcuno con cui andarci. Potremmo andarci insieme come amici... Visto che siamo soli, forse è un buon momento per chiederglielo?)

Con una tazza di caffè caldo in mano, mi siedo dritto di fronte a Noah.

Lui alza gli occhi per guardarmi.

Noah: "Che succede?"

Sto per aprire la bocca e dire qualcosa, quando sento la porta d'ingresso spalancarsi.

Qualche secondo dopo, Eric entra in cucina.

(Ed ecco che arriva Eric. Probabilmente... si sta nascondendo da sua madre. Scommetto che si è data a qualche stupidaggine new-age... Non c'è da biasimarlo se viene sempre a rifugiarsi qui.)

Noah: "Ti senti bene, Eric?"

Eric: "Sì, sono sano come un pesce, amico. Sto solo, ehm, evitando mia madre un'altra volta..."

Noah: "Che ha combinato stavolta?"

Eric: "Cerca di purificarmi da tutte le medicine contaminate che mi hanno somministrato. A quanto pare devo ricongiungermi con la natura. Ha messo su uno spazio di guarigione con incenso soffocante e varie erbe che non farei ingerire neanche al mio peggior nemico."

Amy: "Ma è terribile, Eric."

Eric lascia andare un sospiro, poi si siede accanto a Noah, che è tornato a guardare il telefono.

Mi unisco a loro e tiro fuori il cellulare per controllare il feed di Instagram.

Eric: "Sapete, avere la varicella mi ha aperto completamente gli occhi. Una malattia letale come quella mi ha fatto sentire molto grato di essere vivo."

Nessuno sta ascoltando Eric, infatti continuiamo entrambi a guardare lo schermo del cellulare intensamente.

Un aggiornamento di Marie attira la mia attenzione.

(Oooh, Marie sta facendo un trattamento facciale prematrimoniale in una spa di lusso...)

Mentre guardo l'estetista utilizzare un roller per il viso al quarzo rosa per massaggiare la faccia, mi riprometto di prendere un appuntamento lì anche io.

Eric: "Sono vivo grazie alla mia dottoressa, Leslie. Le devo davvero tutto. Per mostrarle la mia gratitudine, l'ho perfino invitata a uscire, ma mi ha ignorato."

La confessione improvvisa di Eric fa risvegliare me e Noah dai nostri telefoni.

Lo fissiamo entrambi per qualche secondo con la bocca spalancata, cercando di elaborare quell'informazione.

Noah: "Aspetta. Cosa?"

Amy: "Hai chiesto a Leslie di uscire?"

Eric: "Sì... Lei mi piace. E' stato durante uno degli appuntamenti con lei... Le ho chiesto se volesse fare una passeggiata con me."

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