33.

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Lui si muove accanto a me e mi risveglia dal sonno.

Provo ad aprire gli occhi, ma devo strizzarli per proteggermi dai raggi di sole che entrano con prepotenza dalla finestra.

Noah: "Buongiorno, splendore. Hai dormito bene?"

La voce di Noah è impastata dal sonno. Mentre mi sussurra sulla nuca, mi tornano alla mente le immagini della nostra nottata...

Amy: "Se ben ricordo, ieri non abbiamo dormito molto, giusto?"

Lui ridacchia dolcemente. La sua voce è così calda e rassicurante, vorrei che mi avvolgesse completamente.

Noah: "Hai ragione. Dormire non era la nostra priorità."

Si gira su un fianco, appoggiandosi sul gomito. Mi guarda negli occhi e sposta delicatamente un ciuffo dal mio viso.

Noah: "Rinuncerei a una vita di sonno in cambio della notte scorsa. Nonostante... questo."

Amy: "Questo, cosa?"

Distrattamente, faccio scivolare le dita sul suo petto e inizio a riflettere sulle sue parole.

Noah: "Hai la tipica faccia di quando rimugini qualcosa."

Lui mi prende il naso fra le dita, ed io reagisco arricciandolo.

Noah: "Dimmi, a cosa pensi?"

Amy: "Penso solo... a questo momento."

Noah: "E cosa ne dici?"

Amy: "Ecco, adoro questa fase delle relazioni. E' tutto nuovo. Ogni giorno ci vediamo sotto una nuova luce."

Noah: "E ogni notte da una nuova prospettiva... Ahia!"

Noah emette un urlo esagerato e si massaggia il punto in cui l'ho appena pizzicato. Entrambi scoppiamo a ridere.

Amy: "Quindi... non lo diremo ai nostri amici?"

Noah: "Prima o poi dovremo farlo. Ma per il momento, prendiamoci del tempo per noi e basta."

Amy: "Diranno che lo sospettavano da tempo, ci scommetto."

Noah: "Sì. Ed Eric dovrà essere il primo a saperlo. Altrimenti mi terrà il muso per una settimana."

Amy: "Oh, no! Già me lo vedo. Starà qui con noi tutto il tempo, ma senza dire una parola."

Quando smettiamo di ridere, rimaniamo stesi l'uno accanto all'altra e ci godiamo il tepore dei nostri corpi caldi.

(Potrei restare a letto tutto il giorno.)

Quando Noah poggia i piedi accanto al letto e fa per alzarsi, io metto il broncio e aggrotto le sopracciglia.

Amy: "Dove vai?"

Noah: "Non è ora di alzarsi? Preparo la colazione per tutti e due. Muoio di fame."

Noah afferra la mia mano e la strattona dolcemente. Io oppongo resistenza e tiro con più forza, facendolo cadere nuovamente sul letto.

Amy: "Restiamo ancora un po' a letto. Ti preeeego..."

Noah: "D'accordo. Che cosa vuoi fare?"

(Uhm, ottima domanda...)

Mi metto sopra di lui e avvicino il viso al suo. Faccio forza sugli avambracci e gli circondo la testa.

Guardo verso di lui e vedo che mi fissa con un sorriso arrogante.

Noah: "Sono tutto tuo."

Solo coinquiliniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora