E' arrivato il weekend e sono appena tornata da una bella sessione di allenamento con Vinnie.
Raggiungo la mia stanza e mi squilla il telefono: guardo lo schermo e vedo che è mia madre.
Amy: "Ciao, mamma! Volevo chiamarti più tardi. Come stai?"
Mamma: "Tutto bene, grazie."
(La mamma sembra un po' tesa... Chissà cosa c'è che non va.)
Amy: "Stai bene, mamma? Va tutto bene a casa?"
Mamma: "Va tutto bene."
Amy: "Eppure non mi sembri la solita..."
Mamma: "Beh, forse è perchè mi sento ferita e tradita dalla mia unica figlia."
Amy: "Cosa? Mamma, ma di che stai parlando? Io.... Io non capisco."
Mamma: "Ho appena scoperto che hai chiesto dei soldi a papà per non spifferare il suo appuntamento con quella giovane studentessa vivace."
Quest'accusa mi trapassa il cuore come se qualcuno mi avesse infilato un coltello dritto nel petto.
(Non mi aspettavo che mamma scoprisse il mio astuto piano, almeno non così presto...)
Mamma: "Allora? Non hai nulla da dire in tua difesa?"
Onestamente non ho avuto proprio il tempo di pensare ad un modo per uscire da questa situazione. Ma sembra proprio che io debba dire qualcosa.
(Come faccio a spiegarglielo?)
Amy: "Mamma, possiamo vederci così posso spiegarti tutto di persona? So che non esistono scuse per una cosa del genere, ma spero che tu voglia darmi almeno una possibilità per raccontarti tutto."
Mamma: "Dovrei vederti per permetterti di raccontarmi altre bugie? Non credo proprio, tesoro. Almeno non adesso."
Amy: "Mi dispiace tantissimo di averti fatto passare tutto questo..."
Mamma: "Non posso credere che tu abbia fatto una cosa del genere mentre chiedevi dei soldi anche a me!"
L'arroganza nella sua voce fa scattare qualcosa in me ed in quel preciso istante mi rendo conto che mia madre non è affatto priva di colpe.
(Aspetta un attimo... Lei si arrabbia con me perchè le ho mentito? Si è completamente dimenticata della sua infedeltà?)
Amy: "Mamma, capisci qual è stata la causa di tutta questa situazione?"
Mamma: "Sì. Mi hai mentito ed hai chiesto dei soldi a papà per tenere me all'oscuro della sua relazione!"
Amy: "E non pensi alla tua relazione, mamma? Te ne sei dimenticata? Devo rinfrescarti la memoria? Devo ricordarti di Howard, il Richard Gere dei poveri che ho beccato in albergo con te? Ne hai parlato a papà?"
Mamma: "Questa è una cosa completamente diversa."
Amy: "Ah, davvero? E come?"
Dall'altro lato della cornetta cala un lungo silenzio. Riesco quasi a sentire il suono del cuore di mia madre che si frantuma in mille pezzi: le mie parole hanno centrato il bersaglio, e non posso più rimangiarmele.
Amy: "Mamma? Sei ancora lì?"
Lei si schiarisce la gola. Forse nel tentativo di sfruttare quel momento per riordinare le idee.
Mamma: "Sì, ci sono. Da questo momento in poi non ti aiuterò più in alcun modo a livello economico. Ed è la mia ultima decisione."
Dal cellulare sento un click: mia madre mi ha appena riattaccato il telefono in faccia.
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Solo coinquilini
RomanceCOMPLETATA - Appena laureata, Amy Jamison decide di trasferirsi a San Francisco con la speranza di trovare il lavoro che ha sempre sognato: la vita da adulti è difficile, ma non quando hai al tuo fianco degli amici davvero speciali. Tutto cambia per...