Ha Accettato

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Stiles' pov
Non è possibile. Non può aver accettato di studiare con quel... quel... quello sgorbio. E io non accetto che passino un pomeriggio insieme, quindi ora sono in macchina, sto evidentemente superando i limiti di velocità di questa zona, ma non posso permettere che Jackson tocchi quell'angelo di Cecil. Parcheggio la mia Jeep azzurra in malo modo, sbatto la portiera e mi dirigo verso la porta della villa di Jimmy Sono Ricco E Bello. Busso con forza e insistentemente finché qualcuno non apre.

Ho davanti a me Jackson in mutande. Aspetta... IN MUTANDE? No. Questo è troppo. Accecato dalla rabbia lo prendo e lo spingo contro il muro.

-Dov'è?-Di chi stai parlando?Sfogo la mia rabbia tirando dei pugni al muro invece che sulla sua faccia

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-Dov'è?
-Di chi stai parlando?
Sfogo la mia rabbia tirando dei pugni al muro invece che sulla sua faccia.
-Ti. Ho. Chiesto. Dov'è.
-Ok ok, se n'è andata.
-E allora che stai facendo in mutande? Eh?

Non ha il tempo di rispondere che mi ritrovo accanto Lydia. Lydia con addosso la maglietta di Jackson. Ah. Adesso è tutto più chiaro. Però mi sorge un dubbio.
-Voi... siete tornati insieme?
Sì, perché Lydia e Jackson erano fidanzati ma poi lui l'ha lasciata.
Lydia mi risponde con un tono di superiorità:
-No, facciamo solo sesso.
Scuoto la testa per scacciare l'immagine oscena che mi è venuta in mente.
-Quanto tempo fa sei arrivata?
-2 minuti.
-E Cecil?
-Per quale motivo dovrei dirtelo?
-Perché dubito che tu voglia continuare a fare sesso con un ragazzo col naso rotto.
Lydia butta gli occhi al cielo, sbuffa, ma poi mi risponde:
-Se n'è andata appena prima che arrivassi.
Stavolta mi rivolgo verso Jackson:
-Da che parte è andata?
È un po' incerto, ma poi indica la sua destra.

Senza salutare esco dalla casa sbattendo la porta, salgo in macchina e mi dirigo nella direzione opposta a quella che mi ha indicato lo sgorbio: non mi fiderò mai di lui. E ovviamente faccio bene, perché dopo neanche 500m trovi Cecil, che cammina a testa bassa.

È bellissima... Abbasso il finestrino.
-Ehi Bellissima.
"Ehi Bellissima"? Sono uno stupido... dovevo proprio dire "Ehi Bellissima"? Non so, qualcosa tipo "Ciao" o robe del genere? No. Proprio "Ehi Bellissima". Va be'...

-Non dovevi studiare con Jackson?Alza lo sguardo

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-Non dovevi studiare con Jackson?
Alza lo sguardo. Ho l'impressione di vedere i suoi occhi illuminarsi per la mia presenza, ma probabilmente è solo la mia immaginazione visto che ho una cotta grande come una casa per lei. Mi sorride, uno dei suoi sorrisi bellissimi che mi lasciano senza fiato. Ora svengo. Anche no, perché dovrebbe chiedere aiuto alla persona che conosce più vicina, ossia Jackson. Quindi non devo svenire.

Intanto mi risponde:
-Beh, sì, ma me ne sono andata quando ha provato a baciarmi. Mi disgusta.
Faccio un sospiro di sollievo; lei deve averlo notato, perché cerca di nascondere una risatina. Le faccio cenno di salire in macchina.

E se rifiutasse? E se mi ritenesse uno sfigato? E se... I miei pensieri vengono interrotti dal rumore della chiusura di una portiera e alzando la testa mi ritrovo Cecil accanto. Ha accettato... HA ACCETTATO! La vocina nella mia testa sta urlando di gioia, se lei la potesse sentire probabilmente mi rivolgerebbe uno dei suoi sguardi confusi e divertiti allo stesso tempo.

-Hai voglia di studiare da me?
Annuisce come una bambina facendo ondeggiare la sua massa di ricci. Si mette la cintura.
Parto.

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