Ridillo

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Stiles' pov
-Ok. Ricapitolando, tu sei una Scelta, hai ricevuto i tuoi poteri da un'altra kitsune abbastanza potente da salvarti la vita quella volta quando avevi 6 anni. Per questo motivo sei per la maggior parte umana e in piccola parte creatura sovrannaturale. Da ciò derivano tutte le tue "debolezze". Ho dimenticato qualcosa?
Annuisce e mi risponde:
-Prima o poi evolverò aumentando il mio potere e i miei occhi diventeranno viola, non più arancioni.

Non riesco a capire le mie stesse emozioni: se fossimo una coppa normale probabilmente ora dovrei lasciarla, ma viste le nostre condizioni la situazione cambia.

Non so se al suo posto avrei mentito anche io, probabilmente no, ma lei lo ha fatto. E ho paura che lo potrà fare ancora.

-Perché non me l'hai detto?
-Ho mentito per tutta la vita, ormai è diventato parte di me. Non mi spaventa farlo- il suo battito aumenta... perché? -e non mi spaventa essere una bugiarda.
Di nuovo sento che la velocità dei suoi battiti cambia. Ha mentito di nuovo.

Però mi sembra strano: lei fa sempre attenzione ad ogni dettaglio, non può essersi dimenticata di controllare il suo cuore quando sa che lo posso sentire benissimo.

E se non sapesse di star mentendo? Magari ha paura delle conseguenze e non lo sa... no, improbabile, ha mentito a tutti più volte, non ha paura delle conseguenze. Però forse si sente in colpa solo con me... Un controllo veloce non fa mai male a nessuno, no?

-Ridillo.
-Non mi spaventa essere una bugiarda.
Eccolo.
-Di' "mi spaventa mentirti".
-Stiles, cosa stai dicendo...?
-Tu dillo e basta.
-Ok, ok. Mi spaventa mentirti.

Nessun battito irregolare. Ha detto la verità.

Come posso essere arrabbiato con lei? Senza saperlo mi ha dato la certezza che con me sarà sempre sincera ogni volta che potrà. 

Cammino verso di lei, mentre indietreggia fino a sbattere la schiena contro il muro. La intrappolo tra le mie braccia, mi avvicino alle sue labbra ma all'ultimo cambio strada, facendo sfiorare le nostre guance.

-Bugiarda.
Le sussurro all'orecchio sfiorandole il lobo.

Poi la bacio. Sembra quasi sorpresa dalla mia reazione, perché di solito se menti a qualcuno quella persona non ti ripaga baciandoti, ma io so di più.

Dopo qualche secondo ricambia il bacio. Mi vengono le farfalle nello stomaco, come sempre anche solo quando mi sfiora.

Le metto una mano tra la massa di ricci e la porto ancora più verso di me.

Solo ora realizzo di essere il suo primo ragazzo. Bacia così bene che avevo completamente ignorato la questione. Io sono il ragazzo a cui ha concesso il suo primo bacio...

Beh, penso di avere qualcosa di cui vantarmi.

under the moonlightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora