Stiles' pov
Ieri è stato... fantastico. Per la prima volta dopo tanto tempo mi sono sentito libero, senza preoccupazioni, rilassato.Oggi però è un'altro giorno, e devo dire che sono un po' teso: dobbiamo escogitare un piano.
Siamo tutti riuniti a casa di Scott, giriamo intorno al tavolo pensando a cosa fare.
L'unico modo che conosciamo per sbarazzarci di loro è quello di fulminarli, e fortunatamente qua abbiamo un'adorabile Scelta a disposizione.
Cecil si sta massacrando le mani a forza di farsi scrocchiare le dita, noto che ogni tanto prende fiato per parlare, ma poi non dice niente. Lo fa un'altra volta, e io la incoraggio:
-Ogni idea è da prendere in considerazione. Di' quello che ti viene in mente.
-Io... pensavo che magari avrebbe senso intrappolarli di nuovo, ma non ci cascheranno più.Lydia butta gli occhi al cielo e incrocia le braccia.
-Certo, genio.
Sputa sarcastica.Cecil inclina un po' la testa di lato e riduce gli occhi a due fessure. Qua si mette male.
-Già, Lydia, ma almeno io ho proposto qualcosa. Tu hai per caso qualche brillante idea?
La banshee rimane in silenzio.
-Come pensavo. In ogni caso loro non si rifiuteranno di combattere, quindi l'unico modo per sconfiggerli è una sorta di lotta corpo a corpo.
Ciò che dice ha senso, ma serve programmare tutto.
Questa situazione mi spaventa. Siamo tutti a rischio, e specialmente Cecil: loro vogliono lei, poi me. Voglio fare di tutto per salvarla, anche morire.
Ma se non ci riuscissi?
La lotta fisica non è mai stato uno dei miei pezzi forti, potrei mandare tutto a puttane.
O peggio, se lei morisse potrebbe essere colpa mia, perché magari non riuscirò a proteggerla.
Inizio a sudare freddo, le mani mi tremano. Oh no... Le immagini si fanno sfocate e il mio respiro si affanna.
-Stiles, che succede?
Non riconosco la voce, mi appoggio alla prima cosa che mi ritrovo accanto. Scivolo per terra fino a sedermi sul pavimento freddo della cucina.
-Stiles, guardami.
Due mani prendono il mio viso e gli occhi marroni di Scott mi scrutano.
-Sta avendo un attacco di panico.
comunica a tutti.-Va bene, lo bacerò, tanto l'ho fatto anche l'ultima volta che è successo.
-No Lydia, potrebbe agitarsi ancora di più.
-Allora lo deve baciare Cecil.Tutto tace.
-No.
La sua voce. L'unica che riconosco.
-Cosa vorresti dire? Non vuoi aiutarlo? Vergognati, e poi dici di tenere a lui.
-Lydia, io ho detto no perché ci deve essere un altro modo. Baciarlo potrebbe far riaffiorare brutti ricordi e peggiorare la situazione.
-Ragazze, smettetela. I suoi occhi stanno diventando gialli. Sta peggiorando.Le mani di Scott scivolano via dalle mie guance, e vengono sostituite da delle altre con un tocco delicato.
Gli occhi marroni del mio migliore amico si scambiano con altri più scuri, quasi neri.
-Stiles, ci sono io qua.
dice quasi sussurrando.Cecil fa illuminare le sue iridi di arancione, facendomi concentrare solo su di esse.
-Inspira...
Prendo fiato riempiendo i polmoni d'aria.
-...trattieni un attimo il fiato...
Faccio esattamente come dice.
-...espira.
Butto fuori tutta l'anidride carbonica dal mio petto.
-Ok... bene... guardami. Guarda me. Ci sono solo io qua. Continua a respirare. Piano.
Smetto di sudare, mi rilasso e finalmente mi calmo. Eccola lì, davanti a me, in tutta la sua bellezza. Mi sorride accarezzandomi la guancia.
Mi riprendo abbastanza per dire qualcosa:
-Tu... come...Non ho specificato che quel qualcosa dovesse essere sensato.
-L'ho letto da qualche parte.
Una sorta di calore si irradia nel mio petto. Appoggio la testa sulla sua mano e realizzo una cosa:
Cecil è la mia ancora. Lei. Wow.
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under the moonlight
Roman pour AdolescentsCecil Miller, ragazza indipendente, un po' sbadata e troppo occupata per essere un'adolescente normale. Stiles Stilinski, ragazzo curioso e amante delle sfide, farebbe qualsiasi cosa per aiutare i suoi amici, troppo immerso nei loro casini per esser...