Sicurissima

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Stiles' pov
Io e Scott siamo in corridoio; gli sto raccontando gli avvenimenti di ieri, ma non sembra molto interessato: ha lo sguardo perso nel vuoto cosmico. Schiocco le dita davanti alla sua faccia.
-Non mi stai ascoltando, vero?
-Scusa, sono rimasto alla faccia da arancia e panna.
-FRAGOLA e panna, Scott. FRAGOLA.
-Beh, in ogni caso lei è dietro di te.
Mi volto. Cecil sta camminando verso di me e quando mi vede accelera il passo.

Qualche metro prima di arrivare da me, però, sbatte su una persona. Persona che guarda caso ha un mazzo di margherite in mano e si chiama Jackson. C'è troppa confusione, non sento cosa dicono. Mi viene un'idea: usare il mio udito da lupo mannaro.

Sento la voce di Cecil:
-Ops, scusami, non ti avevo vist... Jackson? Guarda dove cammini, idiota.
-Beh, però ti ho portato i fiori.
-Mmmmmh... non mi piacciono.
-Ma sono margherite!
-Sì, ma non come piacciono a me. Sono troppo grandi, io preferisco quelle piccole che si trovano nei campi, che profumano di natura. Non quelle che sanno di serra.

In effetti ha ragione: quelle margherite sono veramente brutte.
-Oh andiamo Cecil, non rendermi le cose così difficili. Possiamo essere una coppia bellissima. Altre ragazze farebbero di tutto per essere al tuo posto.
-E io farei di tutto per essere al posto loro, ironia della sorte. Ora spostati, devo andare.

Lei fa un passo a destra ma Jackson la blocca.
-Dai, su, tu sei una donna forte e intelligente, io sono il ragazzo dei sogni: ricco, sportivo, popolare... Conosci il detto, no? Dietro ad un grande uomo c'è sempre una grande donna. Io sono un grande uomo, tu sei una grande donna. Siamo perfetti.
A questo punto Jackson mette la mano sulla spalla di Cecil.

Lei lo guarda divertita e con pollice ed indice sposta schifata la mano del ragazzo. Il suo sguardo si riempie improvvisamente si amarezza.
-Vedi... Jackson... hai appena riassunto tutto il problema con una singola frase. Io non sto MAI dietro ad un uomo.
L'ha fatto: ha ufficialmente rifiutato Jackson Whittemore.

-SÌ!
Ops... forse non dovevo urlarlo... tutti si sono girati verso di me, ma solo per poco.

-Spostati, devo andare in classe.
Dice Cecil allo sgorbio. Jackson fa illuminare i suoi occhi, sicuro di non farsi vedere da nessuno.
-Sei sicura di voler rifiutare ME?
Cecil fa illuminare i suoi di un arancione acceso.

-Sì, sicurissima.
Dà due pacche sulla spalla a Jackson, ma alla seconda di sente un rumore strano: una scossa. Il ragazzo fa uno scatto e si sposta, massaggiandosi la spalla dolorante. Lei gli fa un sorrisetto e se ne va.

La adoro.

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