Stiles' pov
Dorme.Dorme come un angelo.
Come posso andare avanti così? Lei mi ha mentito. Anzi, ha mentito a tutti noi. Non mi interessa il fatto che avrebbe dovuto uccidermi, perché non l'ha fatto. Mi distrugge, invece, che non si sia fidata di me. Vorrei buttarla fuori dalla mia vita, perché so che se restasse mentirebbe ancora e non riuscirei a sopportarlo. Però adesso dorme con la testa appoggiata alle mie gambe, le accarezzo i capelli e mi accorgo che non potrei stare senza di lei.
Quando mi ha raccontato del suo passato mentre mangiavamo i panini del Mc Donald's ogni tanto facevo caso ai battiti del suo cuore, ma ovviamente li stava controllando ed erano regolari.
Sentire quella ragazza dire che Cecil avrebbe dovuto uccidermi mi ha messo un enorme peso sul petto, eppure stavo per combattere contro quella specie di kanima per lei. Nel momento in cui mi è svenuta tra le braccia avrei fatto qualsiasi cosa per proteggerla, per sentire la sua voce di nuovo. Fortunatamente sono andato in macchina, non sarei mai riuscito a portarla da Deaton in tempo a piedi.
A proposito, Deaton è un veterinario. O meglio, è un veterinario quando non ha a che fare con il sovrannaturale; di solito aiuta Scott con i suoi problemi da lupo. Fortunatamente è riuscito a fermare l'emorragia, ma lei si deve ancora riprendere: ha perso molto sangue.
Ho ancora il viso umido di lacrime.
La amo? Sì. Dovrei amarla? Non lo so...
Scott sembra leggermi nel pensiero:
-Tu la ami, vero?
Rispondo senza pensarci:
-Sì...Scott, Allison e Lydia non sanno ancora niente, non so come dirglielo. Cecil è un'assassina. Lavora per i dottori del terrore. Doveva uccidermi, ma non l'ha fatto. Perché non l'ha fatto?
Pensandoci su sto capendo molte cose: perché non mi permetteva mai di accompagnarla a casa, perché era costantemente agitata, perché ogni volta che sentiva un rumore strano i suoi occhi si riempivano di terrore...
Da regolare il suo respiro passa ad irregolare. Inspira profondamente. Apre gli occhi. Quei bellissimi occhi color cioccolato, contornati da foltissime ciglia lunghe, così scuri che quasi non si vede la pupilla. Mi ci sono perso dentro troppe volte.
Inizialmente sembrano sorpresi, probabilmente Cecil non si aspettava di vedere me e non la luce dell'aldilà, ma lo stupore fa spazio alla paura.
Non avrei mai pensato di vedere quello sguardo sapendo che ne sono la causa. Lei ha paura di me.
Fa uno scatto e si alza, ma troppo velocemente perché la vedo appoggiarsi alla parete per non cadere. Deve essere molto stanca.
Non mi toglie mai gli occhi di dosso pur non dicendo una parola, e appena mi alzo per venirle incontro impallidisce e fa un passo indietro.
-Ehi, ehi, tranquilla. Non ho intenzione di farti niente. Solo, per favore, fatti aiutare.
Lei sembra ancora un po' incerta, ma annuisce.
-Non posso tornare all'hotel, mi troverebbero.
-Ci ho già pensato: dormirai da me.
-Oppure in macchina.
-No. Sei distrutta, hai appena superato una morte quasi certa; ti serve un letto comodo in cui dormire.
Annuisce ancora.Per la prima volta vedo sul suo viso un'espressione: tristezza mischiata a senso di colpa.
Mi si appesantisce di nuovo il petto. È colpa sua, perché però sento di aver causato io tutto questo?
••••••••••••••••
A casa mia mangiamo. Anzi, io mangio: Cecil gioca col cibo sotto al mio sguardo. Si alza e va in soggiorno. Non la seguo: magari ha solo bisogno ci pensare un po', ma ora sono io a pensare.Penso che da quando siamo usciti dalla clinica veterinaria siamo troppo silenziosi. Spesso ci capitava di stare in silenzio a non fare niente, ma stavolta è diverso: non è quel silenzio complice che ci caratterizza, è più un silenzio imbarazzante.
Dopo un po' vado in salotto, e la vedo. Dorme ancora. Menomale che doveva dormire su un letto comodo... Mi metto vicino a lei. Vorrei tenerla stretta, abbracciarla, farla sentire protetta.
Ma se non volesse?
Mi limito a sedermi sulla poltrona accanto al divano contemplando il suo viso perfetto, finché non mi addormento anch'io.
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under the moonlight
Genç KurguCecil Miller, ragazza indipendente, un po' sbadata e troppo occupata per essere un'adolescente normale. Stiles Stilinski, ragazzo curioso e amante delle sfide, farebbe qualsiasi cosa per aiutare i suoi amici, troppo immerso nei loro casini per esser...