NARRATORE ESTERNO
<<uno del genere non può uscire con mia figlia e fa bene ad andarsene>>
<<pensaci bene caro, lei ci tiene molto a lui e lui fa lo stesso. Avrà commesso degli sbagli ma non puoi cacciarlo dal castello solo per questo motivo…>>
<<è stato in prigione!>> I due non si erano accorti che ad ascoltarli c’era qualcuno che non tollerava si parlasse così di suo fratello
<<non è vero che mio fratello è cattivo!>> gridò Andrea con la sua vocina
<<non ti intromettere per favore>> le disse l’ex-sovrano
<<mio fratello è andato in quel posto brutto perché non avevamo i soldini per mangiare e allora ha dovuto rubare un po’ di cibo per noi>>
<<però devi capire che è una cosa sbagliata>> le disse con voce più calma rispetto a prima lui<<mio fratello è buono e adesso deve andare via!>> disse lei piangendo. A quella scena la ormai ex-regina si sciolse e prese in braccio la bambina
<<shh, non piangere piccola>> le sussurrò<voglio che mio Luca resti qui con me, lui è buono>>
<<è una cosa più complicata di così>> le disse lui accarezzandole la testa
<<Luca è buono>> continuava a ripetere come una cantilena.
<<se decidessimo che Luca può restare smetteresti di piangere?>> le chiese seriamente intenerito l’ex-sovrano
<<se lo giurate sì>> disse ora più calma Andrea. Quando i due annuirono lei disse
<<anche con il mignolo?>> vedendo i loro sguardi confusi aggiunse
<<se si giura con il mignolo è proibito non fare quello che si è detto>>
<<giuriamo con il mignolo>> risposero entrambi
<<domani a colazione gli diremo che Luca può restare>>
Quella sera i due amanti si amarono come se fosse l’ultima volta preoccupati di come fare a rimanere insieme
SARA POINT OF VIEW
<<mi prometti che non ci lasceremo mai?>> gli chiesi bisognosa di certezze
<<mai>> mi disse dandomi un bacio a stampo<<ti va di fare una pazzie?>> aggiunse
<<che genere?>>
<<seguimi!>>
Ci vestimmo con degli abiti più pesanti come mi aveva suggerito lui e poi, senza farci vedere da nessuno, uscimmo dal castello.
Luca mi prese la mano e mi portò verso il garage con le macchine che gli autisti avevano già chiuso a chiave. Quando si diresse verso ad una di queste<<cosa vorresti fare?>> gli chiesi
<<dove sono le chiavi?>> mi domandò di risposta
<<dentro quell’armadietto. Tieni questa carta, ti permetterà di aprirlo>> dissi prendendo la carta/chiave dalla mia borsa ed indicandogli un armadietto mezzo nascosto in un angolo sulla parete destra del garage.
Lui prese le chiavi di una delle macchine, mi restituì la chiave ed aprì la macchina. Si sedette al posto del conducente e mi invitò ad entrare.
<<metti le cinture che sarà un viaggio un po’ lungo>>
<<meglio mettere le cinture che poi se ci fermano chi glielo dice a mio padre che ho preso una multa>> scherzai io
<<ti vuole bene, tiene a te più di ogni altra cosa>>
<<lo so che mi vuole bene, ma se me lo dimostrasse qualche volta non sarebbe male. Ora scusa ma non ho voglia di parlare>> non era colpa sua e non volevo farlo restare male, ma in quel momento mi era passata completamente la voglia di parlare.
Allungai la mano e accesi la radio.<<mi dispiace di averti fatto arrabbiare>> si scusò lui non staccando gli occhi dalla strada, ma io non gli risposi nulla. La canzone che risuonava all’interno della macchina si mischiava al rumore prodotto del motore. Senza accorgermene mi lasciai cullare e mi addormentai
STAI LEGGENDO
QUEEN'S LOVER
Lãng mạnQuando pensi che la tua vita sia già bella così com'è, poi trovi quel qualcosa che che te la migliora che ti dimostra che era bella ma che mancasse qualcosa. Sarà credeva che dalla vita avesse avuto già tutto quello che credeva di volere, ma un gior...