Dopo averla cercata in tutti i luoghi dove di solito passava le giornate, andai a cercarla anche in biblioteca dove fortunatamente la trovai mezza sdraiata su un divano di finta pelle a leggere un libro. Questo aveva una copertina rossa, il titolo era scritto in oro e avrebbe potuto contare anche più di cinquecento pagine.
<<mi dispiace se non sembra che io mi fidi ciecamente di te perché lo faccio>> le dissi schietto
<<sabato prossimo ci sarà un ballo dove parteciperanno praticamente tutti, ti va di andarci insieme?>> mi chiese cambiando argomento
<<mi andrebbe. Ma dovremmo andarci insieme come amici o fidanzati?>>
<<non mi sembra che siamo fidanzati>>
<<compagni, ok. Quindi?>> le domandai come se fosse una questione di vita o di morte
<<come mio compagno. Così potrei presentarti ufficialmente>>
<<o mio dio>> alle sue parole mi colse un’ondata improvvisa di calore e fui costretto a poggiarmi al tavolino al centro della camera.
<<ma stai bene?>> nel frattempo si era avvicinata e mi aveva messo un braccio attorno alla vita
<<sì, scusa. È che non è una cosa da prendere molto alla leggera>>
<<come lo devo prendere? È un sì o no?>>
<<sicuramente non posso non accettare. Ma sei sicura che io gli andrò bene?>> chiesi davvero preoccupato che non potessi essere molto adatto ad una come lei
<<gli andrai sicuramente bene, altrimenti che si attacchino: io voglio stare con te>>
<<anch’io>> dissi dandole un bacio a stampo. Subito dopo mi ricordai le parole di suo fratello e decisi di darle un altro bacio meno casto. Le appoggiai le mani sui fianchi mentre lei mi circondò il collo con le sue. A differenza delle altre volte però non mi sarei limitato ad un bacio, o almeno lo speravo. Mentre una mano rimase ferma l’altra la feci scendere fino ad arrivare al suo sedere che strinsi. A quel tocco lei si lasciò scappare un gemito, non si aspettava che sarei andato oltre. La seconda mano presto seguì la prima. La presi in braccio e le feci appoggiare la schiena contro il muro. Una delle sue mani andò verso il bordo della mia maglia e lo superò. Mi iniziò ad accarezzare il petto e con l’altra mi tirava leggermente i capelli.
<<hai messo su un bel po’ di muscoli ultimamente>> mi sussurrò staccandosi solo per qualche secondo, per poi riprendere il nostro bacio.
<<portami sul divano>> mi sussurrò. Non aspettai altro tempo e la feci sdraiare sul divano. Una delle mani rimase sul suo sedere mentre l’altra la portai sulla sua schiena. Dopo un po’ riuscì finalmente a sganciare il gancetto del reggiseno.
Andai con una mano all’orlo della sua maglia e gliela cercai di togliere, non ci riuscì però con una sola mano quindi lei mi aiutò e in poco tempo rimase in reggiseno. Mi tolsi allora anche la mia maglia. Con calma le tolsi anche il reggiseno.
Ora a dividerci non c’era nessun pezzo di stoffa. Iniziai a baciarle il collo e poi le clavicole. Mi resi a quel punto conto di quello che stavo facendo, ma non mi tirai indietro, anzi scesi ancora e arrivai a baciarle il seno.
Lei spostò le mani dal mio petto ai miei jeans che sbottonò e mi fece scendere fino a poco sotto le ginocchia. Una delle due mani la poggiò sulla mia schiena mentre l’altra si trovava sopra al rigonfiamento che avevo nei boxer . Presto anche questi fecero la stessa fine dei miei pantaloni. Lei prese in mano il mio sesso e iniziò con un movimento che mi stava facendo impazzire<<Sara…>> gemetti. Continuò con il suo movimento alternando ad un ritmo più veloce uno più lento finchè non venni con un urlo strozzato in gola.
<<ti vuoi fermare?>> mi chiese guardandomi negli occhi per cogliere ogni sorta di dubbio che avrei potuto avere
<<no>> non servirono altre parole che ricominciammo a baciarci sempre più vogliosi.
<<hai..>>
<<sì, in camera però>> mi interruppe lei
<<andiamo?>> le chiesi non smettendo di baciarle il collo.
La presi per mano e dopo esserci vestiti alla rinfusa corremmo verso la sua, o meglio nostra ormai, camera. Presi la chiave e chiusi la porta e raggiungemmo in pochi secondi il letto. Ancora più velocemente i nostri vestiti raggiunsero i piedi del letto e le nostre pelli tornarono finalmente a toccarsi tra di loro.
<<terzo cassetto>> mi disse in preda alla foga. Allungai il braccio e, dopo aver aperto il cassetto, presi quello che stavo cercando

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QUEEN'S LOVER
RomanceQuando pensi che la tua vita sia già bella così com'è, poi trovi quel qualcosa che che te la migliora che ti dimostra che era bella ma che mancasse qualcosa. Sarà credeva che dalla vita avesse avuto già tutto quello che credeva di volere, ma un gior...