Era passato quasi un mese da quel giorno e io e Luca non avevamo mai smesso di sentirci: appena potevo andavo a casa sua ed inoltre l’avevo accompagnato da sua sorella altre due volte, senza però mai entrare nella sua stanza. Quel giorno sarei dovuta andare da lui alle 3 p.m. ma avendo avuto degli impegni arrivai solamente alle 3.45 p.m.<<forse non è il caso che tu entri…>> mi disse Diego dopo che mi aprì
<<perché? Cos’è successo? Luca come sta?>>
<<lui sta bene…più o meno. Ma forse sarebbe meglio che tu->>
<<Sara!>> Lo interruppe Luca abbracciandomi forte
<<entriamo e poi mi dite cos’è successo, ok? >>
<<negli ultimi mesi non siamo riusciti a pagare tutte le tasse e allora mi hanno inviato una lettera con scritto che dovrò fare da servitore per quella stronza della principessa>>
<<perché la definisci così?>>
<<perché sicuramente sarà una di quella viziate che non sa nemmeno cosa c’è oltre il suo castello>>
<<come fai a dirlo?>> Gli chiesi triste che pensasse certe cose
<<quelle come lei sono tutte uguali, o almeno tutte tranne te>> Anche se da una parte mi stava insultando, ma non potei non sorridere capendo quello che pensava lui di me. O almeno della me che pensava fossi.
<<ma ci sarà un altro modo, o no? >>
<<è stato il re a fare questo contratto quindi lui non lo annullerà certamente e né la principessa né il principe possono annullarlo… il problema non è tanto lavorare presso di lei, ma non poter più fare il mio lavoro e quindi non avere i soldi necessari per le cure di mia sorella >>
<<magari riescono a farlo…>>
<<si certo,come no…>> disse Diego
<<io devo andare un secondo in bagno>> Disse alzandosi Luca, forse stanco di quella faccenda
<<si sta affezionando molto a te Sara, è mio fratello e non voglio che soffra>> disse Diego dopo che Luca salì al secondo piano
<<neanche io voglio che soffra>>
<<ma sei la principessa, ti sposerai sicuramente con qualche principe o comunque con qualcuno di ricchissimo>>
<< è un po’ più complicato di così in realtà… comunque farò il possibile con il contratto>>
<<Sara lo sai che ormai ti considero un’amica, ma se non ti sposi non annulli il contratto. In ogni caso lui soffrirebbe>>
<<proverò a fare tutto quello che mi è possibile, te lo prometto>>. In quel momento scese Luca
<<non dovevamo uscire noi due?>> mi chiese fingendo un sorriso
<<se ti va ancora si>>
<<allora andiamo, poi però dovrei andare a licenziarmi dal mio ormai ex datore di lavoro>>
<<aspetta dai Luca, magari cambia qualcosa…>>
<<la vedo dura Sara…>>
Passammo tutta la giornata insieme. In quel momento era il tramonto e noi eravamo sdraiati su un prato. Ci aveva messo parecchio tempo però alla fine aveva preso coraggio e mi aveva messo un braccio sulle spalle e mi aveva avvicinato a lui.
<<cos’avrei fatto se non ti avessi conosciuta?>> mi chiese guardandomi non negli occhi come faceva di solito, bensì la bocca
<<e io senza di te?>> gli chiesi avvicinandomi sempre di più. Ormai a separarci erano pochi centimetri
<<mi piaci tanto Sara>> disse mentre i centimetri si stavano azzerando. Le nostre labbra finalmente si unirono. Non era un bacio passionale e che voleva portare ad altro, ma dolce e casto.
<< è stato…wow…>>
<<già>>
<<forse non doveva succedere…>>
<< perché?>>
<<ora mi illuderò…>>
<<Luca…>><<no, ho capito. Fa niente>> mentre lo diceva si notava però la tristezza nei suoi occhi
<<ora scusa ma devo andare a casa>>
<<Luca, senti i->> provai a dire ma lui mi interruppe
<<tranquilla Sara, va bene così. Devo andare>> disse frettolosamente per poi scappare lontano da me
<<ciao Luca>>
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QUEEN'S LOVER
RomanceQuando pensi che la tua vita sia già bella così com'è, poi trovi quel qualcosa che che te la migliora che ti dimostra che era bella ma che mancasse qualcosa. Sarà credeva che dalla vita avesse avuto già tutto quello che credeva di volere, ma un gior...