|Capitolo 28|

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<<siamo arrivati>> mi svegliò lui toccandomi una spalla.

<<non mi ero accorta di essermi addormentata, scusa>> gli dissi scusandomi più per le parole che gli avevo detto prima che per essermi addormentata.

<<scendi dai con me>> disse dandomi una mano ad uscire.
Poi si diresse verso il baule dove precedentemente deve aver messo delle coperte e le prese. Le dispose sul prato e solo allora notai che ci trovavamo in un cinema all’aperto.

C’erano decine e decine di macchine davanti a noi e altrettanti ragazzi che erano sdraiati sulle coperte.

<<non sono andato troppo vicino perché non volevo che qualcuno magari ti riconoscesse>>

<<certo, è un’idea fantastica la tua. Sarà una sera fantastica>> dissi improvvisamente più entusiasta.

<<mi era venuto in mente qualche giorno fa, avevo scoperto che avrebbero fatto 'love actually' e ho pensato che ti sarebbe potuto piacere>>

<<in realtà è uno dei miei film preferiti>> gli dissi sorridendogli e gli diedi un bacio a stampo

<<inizia subito?>> continuai

<<no, inizia alle dieci>>

<<da qui vedo un venditore ambulante quindi se ho tempo andrei a prendere qualcosa da magiare>>

<<non ti riconosceranno?>>

<<aspetta un secoondooo>> dissi allungando le ‘o’ dell’ultima parola e prendendo dalla borsa un paio di occhiali da sole

<<occhiali da sole alle 9,45 p.m.?>> mi chiese ridendo

<<almeno non vengo riconosciuta>> gli risposi per poi dirigermi verso l’ambulante.
Quando tornai, due sacchetti di popcorn e due enormi coca-cole dopo, mi sdraia vicino a Luca

<<vorrei rimanere qui abbracciato a te tutta la vita>>

<<non sai quanto lo vorrei io>>

<<questo film è bello anche dopo averlo visto almeno una decina di volte>> gli dissi staccandomi a malincuore dall’abbraccio

<<era la prima volta per me>>

<<un’altra prima volta che mi sono presa>> dissi ridacchiando

<<sei una scema!>> mi disse mettendosi poi a cavalcioni su di me e iniziando a farmi il solletico

<<sta-i offfe-nden-o la r-egi-na>> gli dissi ridendo e cercando di fermarlo

<<devo essere punito quindi?>> mi chiese con tono di voce malizioso

<<pervertito!>>






<<posso entrare?>>. All’inizio non ci feci caso ma poi notai che la voce che ci stava chiedendo ciò da fuori la porta apparteneva a mio padre

<<un minuto>>. Subito dopo scrollai Luca e gli feci cenno di indossare almeno il pigiama, così forse non avrebbe sospettato nulla. Io intanto presi il lenzuolo, me lo avvolsi intorno al corpo e poi cercai nell’armadio un pigiama da indossare. Quando entrambi fummo vestiti andai ad aprire la porta

<<se non volevate farmi sapere che avete fatto sesso potevate almeno gettare via il preservativo>>

come abbiamo potuto dimenticare una cosa del genere?!?  Pensai

Luca velocemente lo prese e lo gettò nel cestino e

<<me ne stavo per andare>> gli disse poi

<<non serve>>

<<cosa?>> mi rivolsi a mio padre

<<non serve. Pensandoci bene può rimanere…almeno per ora>>

<<grazie, grazie, grazie>> dissi a mio padre abbracciandolo

<< lo faccio solo perché ti voglio bene tesoro mio>>

<<grazie mille signore>> interruppe il nostro momento Luca

<<se la tratti male il venire cacciato dal castello sarà l’ultimo dei tuoi problemi. Capito?>>

<<sì signore>> gli rispose un po’ intimorito dal tono che aveva usato mio padre

<<smettila dai di terrorizzarlo papà>>

<<sei la mia bambina, devo proteggerti>>

<<ti voglio bene>>

<<anch’io>>





LUCA POINT OF VIEW

<<Nicola, posso entrare o disturbo?>> gli domandai vedendo la porta leggermente aperta

<<certo, vieni. Hai bisogno di qualcosa?>> mi chiese invitandomi a sedere su un divanetto

<<in realtà sì. Allora, in breve tempo io e tua sorella ci siamo avvicinati sempre di più e anche i nostri sentimenti sono diventati più profondi: ora come ora non penso riuscirei a starle lontano e nemmeno lo vorrei. Insomma sono innamorato perso di lei e mi sembra che un po’ lo sia anche lei, almeno spero>>

<<fidati di me, anche lei prova lo stesso>> pose fine ai miei dubbi lui

<<e quindi in questi giorni stavo pensando ad una cosa…>>

<<ma vuoi chiederle di sposarti?>> mi chiese scioccato Nicola alzandosi in piedi nel mentre. Mi alzai allora anch’io

<<no, non penso sia ancora ora>>

<<per fortuna. Mi piaci e tutto ma lei ha ancora diciannove anni. Cosa vorresti fare allora?>>

<<tecnicamente io e lei siamo ancora solo compagni, vorrei chiederle ufficialmente di essere la mia fidanzata>>

<<wow, lo apprezzerebbe molto>>

<<però c’è un problema…>>

<<sarebbe?>>

<<anche tenendo in considerazione tutti i soldi che negli ultimi tempi ho messo da parte non riuscirei a comprarle un anello, non uno degno di lei insomma. Quindi, non sai quanto mi dispiaccia dovertelo chiedere…>> dissi abbassando lo sguardo

<<sai già quale prenderle?>>

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