<<...Ho quindi assunto degli investigatori che in pochi giorni mi hanno dato delle informazioni riguardo la tua vita che non ti rendono di certo all’altezza di mia figlia!>>
<<dai tesoro, non può mica aver fatto chissà cosa, o mi sbaglio?>>
<<quello non merita di stare in questo castello, figuriamoci nel letto di nostra figlia!>>
<<papà la vuoi smettere?!?>>
<<lo sapevi che questo ragazzo è stato in prigione ed è uscito solo perché gli hanno pagato la cauzione?>>
Quando finì di pronunciare quelle parole la mano che mi stava stringendo prima me la stritolò completamente. Aveva raddoppiato la forza con cui la stringeva preoccupato dalla situazione e da come io avrei potuto reagire.
<<non ti hanno informato bene i tuoi informatori a quanto pare>> dissi spostando lo sguardo dalle nostre mani a mio padre cercando di mantenere il massimo della calma
<<che intendi dire?>>
<<se ti avessero informato bene sapresti che a pagargli la cauzione sono stata io>> dissi non distogliendo lo sguardo e senza far trasparire nulla dal mio tono di voce
<<e per quale ragione avresti dovuto fare una cosa del genere? Ti ha minacciata in qualche modo? Ti ricatta? Ti prego dimmi che non avete fatto nessuna cavolata…>>
<<l’ho fatto perché è colpa mia se l’hanno arrestato e poi non vedo il motivo per cui dovremmo darti delle spiegazioni>>
<<ma come ha fatto a farti mentire in questo modo?>>
<<non ha fatto nulla. Non ho bisogno di mentire su di lui, ma purtroppo l’ho capito solo ora!>> risposi alzando la voce
<<comunque sia andata non puoi uscire con una persona simile!>>
<<e invece lo farai perché altrimenti il nuovo erede sarà il figlio di tuo fratello e penso tu sappia cosa voglia dire…>> non potevo fargli un torto del genere …
<<non puoi farmi questo, non ne hai nessun diritto>> gli dissi con le lacrime agli occhi
<<sono tuo padre e visto che non ti dispiace vivere in queste condizioni devi fare quello che ti dico io!>>
<<bene, allora rinuncerò a quelle cose>> dissi convinta
<<non puoi farlo>> era evidentemente scioccato da quello che sarei stata disposta a fare
<<lo farò, non ci vedremo più così spesso da oggi in poi>> dissi risoluta
<<non può fare questo a sua figlia, mi dispiace, non immagina quanto sire, ma se non mi crede me ne andrò io, sua figlia non centra nulla>> si intromise nella nostra lite Luca
<<tu non lo farai, non te ne andrai senza di me!>> gli dissi non potendo sopportare l’idea di separarmi da lui
<<è la decisione migliore>> disse con tono di voce basso
<<sono d’accordo>> lo assecondò mio padre.Non volendo continuare questo litigio mi alzai da tavola e corsi verso la mia camera. Entrai sbattendo la porta e mi gettai sul letto. Le lacrime iniziarono a sgorgarmi dagli occhi, non riuscivo a fermarle. Sentì una mano che mi accarezzava la schiena e una presenza vicino a me. Era Luca.
<<ce la faremo. Insieme supereremo anche questa>>come faceva ad essere così tranquillo? Non me ne capacitavo e infatti glielo chiesi
<<potresti venire qualche giorno a stare nella mia vecchia casa. Non è neanche paragonabile alla bellezza di questo castello e non avresti tutte le comodità che hai qui, ma almeno passeremmo del tempo insieme…>>
<<se tu te ne vai io ti seguirò. Magari tornerò per qualche giorno al castello ma per la maggior parte del tempo starei a casa tua>>
<<per un certo periodo di tempo avevo smesso di considerarla tale>> mi confessò arrossendo. Non avevo parole, i sentimenti che lui dimostrava nei miei confronti, nessuno me li aveva dimostrati prima.
<<non so cosa dirti, tu… io… non posso vivere senza di te>> gli dissi voltandomi verso di lui e scoppiando a piangere.<<nulla ci potrà separare>>
<<rimani almeno questa notte>>
Non c'era stato bisogno di dire altro
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QUEEN'S LOVER
RomanceQuando pensi che la tua vita sia già bella così com'è, poi trovi quel qualcosa che che te la migliora che ti dimostra che era bella ma che mancasse qualcosa. Sarà credeva che dalla vita avesse avuto già tutto quello che credeva di volere, ma un gior...