IL MEDAGLIONE DI SERPEVERDE -Parte 2-

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Circa 30 maghi avanzavano preoccupati lungo un corridoio.

-"Seguiamoli, Harry. È difficile che così tanti maghi si muovano insieme da qualche parte se non per qualcosa di importante. E poi hai visto le loro facce terrorizzate? Andavano sicuramente dalla Umbridge"-

Si unirono al gruppo di maghi. Attraversarono tutto il corridoio, girarono a destra ed entrarono in una stanza.

Il cartello fuori la porta recitava: 'Ufficio di Dolores Jane Umbridge. Lasciate ogni speranza o voi che entrate'.

Harry ed Hermione si mischiarono tra la folla e si districarono per vedere meglio.

Inconfondibile, grassa e bassa, tutta rosa, davanti a loro c'era proprio lei, Dolores Umbridge.
Ed eccolo lì, sul collo, il medaglione di Salazar Serpeverde. Sembrava innocuo, non poteva certo immaginare che lì dentro fosse custodito un pezzo dell'anima del Signore Oscuro.

-"Finalmente siete tutti qui. Ce ne avete messo di tempo"-

Ad ogni lettera pronunciata i suoi interlocutori facevano una smorfia. Sembrava quasi un effetto azione-reazione programmato.
Erano passati due anni, ma quella sensazione di cattiveria che emanava non era assolutamente passata.

La mano di Harry tornò a tremare. Hermione nuovamente gliela strinse. Mano nella mano si preparavano ad ascoltare perché la Umbridge avesse convocato così tante persone nel suo ufficio.

-"Mi è arrivata una soffiata da Hogwarts.
Harry Potter non è più nella scuola, e si è portato dietro quel branco di incompetenti amici che lo seguono ovunque credendo che sia davvero speciale. Patetici.
Quella insulsa di Minerva McGranitt ha provato a nascondere tutto, ma non ha fatto i conti con noi. Ormai Hogwarts così come ogni angolo del mondo magico non ha più segreti per noi"-

-"Perché se ne è andato da Hogwarts? È fuggito? "-

-" Ti ho dato il permesso di parlare, Bruce?"-

-"Mi scusi.."-

-"No, non penso. Quel ragazzino è troppo testardo per scappare. E poi Silente gli ha inculcato nella testa che Hogwarts è il luogo più sicuro che c'era. Ha qualcosa in mente. Trovatelo! "-

-" Dolores, ma dove dovremmo cercarlo? In tutto il mondo magico? È impossibile..."-

-"Quello che è impossibile lo decido io, Tony. Voi cercate e basta. Chi lo troverà sarà ovviamente ricompensato. Ma non uccidetelo, il Signore Oscuro potrebbe arrabbiarsi. Spetta a lui.
E se si avvicinerà al Ministero, perché vi assicuro che Potter è tanto stupido da poterlo fare, dovremo essere pronti. Portatelo da me, prima di consegnarlo a Voldemort mi divertirò un po' con lui. Quando ero a Hogwarts non ho potuto fargli niente"-

-"Davvero, Dolores? Ne sei sicura? Ricorda che non devi dire bugie"- si intromise Harry, non resistendo più. Ormai sapevano che era scappato, era inutile fingere.

-"Steve, ti senti bene? "-

-" Expelliarmus!"- Harry disarmò la Umbridge.
-"Stupeficium"- lanciò subito dopo, facendo volare l'ex professoressa.

-"Si, ora mi sento bene, professoressa.
Vai a prendere quel medaglione, Hermione, corri. L'effetto della pozione sta svanendo"-

Hermione corse vicino al corpo della Umbridge, recitò uno strano incantesimo e le strappò il medaglione dal collo.

Tutti i maghi presenti nella stanza erano fermi, immobili. Non capivano cosa stesse accadendo, non sapevano se intervenire.

-"Ecco il medaglione, ora filiamocela"-

- HARMIONE - Alla fine c'è l'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora